parestesia labbro inf e mento dopo estrazione dente del giudizio inf sx

Buonasera,
è da un po che leggo il vostro sito con interesse.. complimenti davvero per quello che fate.
Vi spiego:

ieri pomeriggio mi sono recato dall'odontoiatra per una visita di controllo,in quando sentivo un lieve dolore nella parte sx della mascella, e dopo aver effettuato rx panoramica , il dentista assieme al chirurgo maxillo facciale mi hanno consigliato di rimuovere i denti del giudizio inferiori , in quanto in posizione orizzontale (solo una piccola parte esce dalla gengiva) e quindi che potrebbero danneggiare i molari adiacenti. Detto cio, mi sono deciso a procedere all'operazione del dente sx, dato che il chirurgo era disponibile in giornata e mi aveva avvertito che sarebbe stato meglio procedere al piu presto.

Dopo l'iniezione di anestesia locale , il chirurgo trovo difficolta nel girare il dente, rompendolo in varie occasioni. Il dolore era a tratti fortissimo , insopportabile, allora il dr mi ha iniettato anestesia piu volte, dicendo che il dolore era provocato dal nervo. Una volta finito con quello, ha proceduto a rimuovere quello sopra, come da accordi, (in 2 secondi, nessun problema), e gia che c'era anche a cominciare la devitalizzazione del molare inf. sx. La notte tutto bene, preso antibiotico, nessun dolore , nessun gonfiore, sempre meno sangue. La mattina dopo mi son accorto di avere il labbro inferiore assieme al mento (solo metà sx) ancora "imbambolato" , allora ho chiamato lo studio e una dott.sa mi ha detto che era normale, che se non passava di tornare lunedi. (non ha menzionato parestesia) Arrivata la sera , siccome poco o nulla è cambiato, ho cominciato a leggere in internet e sono cominciate le paranoie! Devo aggiungere che la zona è un pochino sensibile a caldo/freddo, e che se mi "pizzico" sento qualcosina.
Comunque, nessuno di loro mi ha informato che potevo andare in contro a parestesia, e non si sono preoccupati di farmi una TAC (dentalscan).
Secondo voi come devo comportarmi?
Vi ringrazio infinitamente, spero troverò la tranquillità che cerco nelle vostre risposte!
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Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo 3.2k 128 29
Come immaginerà è possibile che il nervo alveolare inferiore abbia sofferto di un qualche traumatismo legato all' atto chirurgico.
L'entità del danno e di conseguenza i tempi di recupero potrebbero essere variabili da pochi giorni a diversi mesi. Ricontatti il chirurgo lunedì che se riterrà opportuno istituirà una terapia medica di supporto.
Cordialità

Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it

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Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92 2
Gentile Utente,
la seppur minima risposta agli stimoli termici ed al tatto lascia ipotizzare una lesione parziale del tronco nervoso ed depone a favore di un recupero forse totale della funzionalità, anche se in tempi non brevi.
Di solito superati i 6 mesi dal trauma, le possibilità diminuiscono drasticamente.
Considerando inoltre le poche ore trascorse dall'intervento, non si può escludere che la parestesia sia da ascrivere all'eventuale edema verificatosi dopo l'estrazione più che ad un danno diretto al nervo, se così fosse ovviamente i recupero si verificherebbe in breve tempo.
Cordiali Sauti


Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
vi ringrazio infinitamente per le risposte.
Oggi un altro dentista del centro mi ha visitato,confermando che il nervo alveolare è stato danneggiato e che dovrà passare parecchio tempo prima che labbro e mento ritornino alla normalità. Sembrava comunque fiducioso in quanto la sensibilità non è completamente assente. Mi ha prescritto Benerva 300 mg da prendere x 15 gg.

Ho chiesto se fosse possibile fare una TAC o un qualche esame x verificare le condizioni nel nervo, ma ha detto che ciò non è possibile. Confermate? Perchè mi sembra di aver letto online che ci sono dei modi x verificare.

Ho anche fatto notare a questo dottore che il suo collega che mi ha estratto il dente non ha menzionato assolutamente che il dente del giudizio poteva essere vicino al nervo e che sarebbe stata una operazione difficile,avrebbe dovuto farmi una TAC o sbaglio?E se l'avesse fatto ci sarei andato piu cauto e magari avrei fatto come mia madre che si è rivolta ad uno specialista , che tralaltro lavora in ospedale e quindi non ha dovuto pagare nulla (ed è quello che farò x i denti dall'altra parte).
Vi prego di espormi le vostre considerazioni sull'accaduto, sarebbero di grande aiuto

Cordiali saluti
[#4]
Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo 3.2k 128 29
La tac non consente di evidenziare il nervo ma solo il canale entro il quale decorre.
Qualora la effettuasse probabilmente si vedrebbe solo la lacuna ossea nella quale era presente il dente in contiguità con il canale, solo nel caso fosse stato violato con le manovre chirurgiche il canale con interruzione di entrambe le corticali si avrebbero elementi che farebbero propendere per una lesione importante del fascio vascolo-nervoso, ma in tal caso anche intraoperatoriamente si sarebbero manifestati segni clinici importanti e patognomonici quali ad esempio un profuso sanguinamento (infatti il nervo alveolare inferiore decorre insieme ad una vena e ad una arteria).
In ogni caso per quanto concerne la prognosi e la terapia il discorso non cambierebbe.
Effettuare o meno l'esame potrebbe forse (e non è neanche certo) avere solo una qualche rilevanza dal punto di vista medico-legale ma in questo non so aiutarla.
Mi dispiace non fosse stato informato del rischio operatorio che è sempre comunque in una certa qual misura presente. A volte si danno per scontate troppe cose e converrebbe soffermarsi di più a parlare tra medico e paziente, e questo non solo in odontoiatria.
Spero comunque che il problema possa risolversi ed in tempi brevi.

Cordiali saluti
[#5]
Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92 2
Gentile Utente,
per una valutazione più approfondita e completa del caso potrebbe inoltre sottoporsi a visita neurologica ed eventualmente ad esami diagnostici specifici come il test di sensibilità trigeminale, che serve per valutare l'entità del danno.
Cordiali saluti
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