Granuloma dopo devitalizzazione

Salve,
Circa 3 anni fa ho devitalizzato un molare inferiore dx perché la carie era arrivata in profondità. In questi giorni ho fatto una panoramica che serviva al mio ortodontista per definire un trattamento ortodontico e gnatologico e mi ha fatto notare la presenza di un granuloma sotto il dente devitalizzato. Così ho prenotato un appuntamento dal dentista per curarlo e sfortunatamente proprio il giorno dopo è scoppiata l'infezione e il granuloma che era stato 3 anni latente ha iniziato a causare la formazione di un ascesso molto doloroso e gonfio. Il dentista mi ha fatto la pulizia canalare e ,visto il dolore e il gonfiore eccessivi, mi ha lasciato il dente aperto per far drenare il pus con un antibiotico direttamente all'interno del dente dandomi appuntamento al giorno successivo e prescrivendomi lo zimox. Il giorno successivo mi ha ripulito e disinfettato il dente però mi ha lasciato nuovamente con il dente aperto con l'antibiotico dentro dicendomi che, nel caso la situazione si fosse complicata, non avrei potuto recarmi dal dentista d'urgenza per le vacanze pasquali. In questo modo il pus avrebbe potuto continuare ad uscire e mi avrebbe evitato il dolore. Adesso ho l'appuntamento dopo le vacanze e mi ha detto che me lo chiuderà. Intanto sto prendendo l'antibiotico. Questa pratica di lasciare il dente aperto per tutte le vacanze (5 giorni) è corretta? L'ascesso effettivamente si è sgonfiato molto e il dolore è passato perché dal dente è uscito molto pus, però non potrebbe causare altre infezioni?
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Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92 2
Gentile Utente,
le rispondo dicendo che personalmente faccio parte di quella parte di dentisti che preferisce chiudere il dente dopo averlo strumentato, anche con una medicazione intermedia se necessario:
contrariamente i canali non solo possono essere contaminati da batteri presenti nel cavo orale poi difficilmente eradicabili, ma diventare ricettacolo di residui alimentari e quindi terreno di coltura anche e soprattutto dei batteri che hanno causato l'ascesso, perpetuando l'infezione in atto, per quanto vi sia un'iniziale remissione del quadro clinico.

Si può anche far drenare la raccolta ascessuale( in verità avviene solo per una piccola parte) tramite i canali, ma a fine seduta è sempre consigliabile chiudere il dente.
In effetti conviene attendere la riduzione delle dimensioni dell'ascesso con la terapia antibiotica prima di aprire il dente, dato che potrebbe risultare difficile arrestare bloccare il drenaggio attraverso i canali, che invece per una risoluzione dell'infezione devoro rimanere asciutti, privi di sangue e pus.

Cordiali Saluti


Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la rapidissima risposta,
In effetti adesso l'ascesso si è praticamente sgonfiato tutto e il dolore è talmente ridotto che la notte riesco a dormire senza antidolorifico. Però rimane un dolore di fondo e una rigidità della zona ascessuale; potrebbe essere dovuta al fatto che l'infezione non è stata eradicata completamente per il motivo a cui lei si riferisce?
Ora non esce più il pus e presumo che il mio dentista avrebbe richiuso il dente se non fosse per le vacanze ma dovrò aspettare fino a mercoledi. Ne approfitto per augurarle una buona Pasqua.
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Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46
Concordo perfettamente con la risposta del Dott.Palomba, lasciare un dente aperto dopo un trattamento canalare (o un ritrattamento, nel suo caso) è una pratica obsoleta che può portare ad una sovrainfezione batterica difficile da eradicare.

Soprattutto se durante la terapia non è stata utilizzata la diga di gomma per isolare perfettamente il dente dal cavo orale ed impedire la contaminazione salivare (batteri) dello spazio dei canali radicolari, legga qui sotto
http://studiodecarli.com/1/conservativa_379886.html

Infatti l'obiettivo di questo ritrattamento è la disinfezione dei canali radicolari, capisce come sia molto arduo se non del tutto impossibile disinfettare qualcosa se poi i batteri e i residui alimentari passano all'interno creando le condizioni ideali per la crescita di ulteriori batteri.

Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com

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