Amalgama

Buongiorno, io ho 5 otturazioni in amalgama con mercurio, aventi circa 18 anni. Vorrei sapere se è più tossico lasciarle lí dove sono oppure rimuoverle. Premetto che il mio dentista conosce le procedure per la rimozione in sicurezza ma io non sono tuttavia molto tranquilla. Il mio dentista propone di toglierne una al mese e di assumere dei farmaci che favoeiacono l'espulsione del mercurio (purtroppo non ricordo esattamente i nomi dei farmaci). Altra domanda: l'intervallo di un mese fra le rimozioni è sufficiente per garantire la sicurezza della mia salute? Altra domanda: si possono fare dei test/esami per rilevare la quanrità di mercurio presente nel mio sangue e nel mio cervello? Grazie mille.
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Dentista, Ortodontista attivo dal 2008 al 2022
Dentista, Ortodontista
Buongiorno, se le sue otturazioni non pongono problemi estetici e se, ad un accurato controllo odontoiatrico, risultano indenni da infiltrazioni, le lasci dove sono! Se lei vivesse sulla costa atlantica e fosse un'appassionata di sogliole avrebbe addosso molto più mercurio di quello che le possono cedere le otturazioni. E' ormai dimostrato da decenni che le amalgame non creano problemi alla salute. Non si faccia abbindolare da articolo pseudoscientifici che si trovano su internet e che fanno solo terrorismo.
Cordialmente.
[#2]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
Il mercurio è neurotossico.
Questo è un dato di fatto assodato.
Le amalgame rilasciano mercurio in continuazione.
E anche questo è un altro dato incontrovertibile.
Manca la prova (la pistola fumante, si direbbe in altri termini) che il mercurio rilasciato dalle amalgame sia tossico.
Non la prova, badi bene, che il mercurio sia tossico, ma che sia tossico PROPRIO QUELLO che viene rilasciato dalle amalgame...
E comunque c'è mercurio anche nel tonno.
Le amalgame rilasciano mercurio un pò alla volta, a no per anno, microquantità.
Dopo 20 anni è presente, nelle otturazioni, metà del mercurio di quello che c'era all'atto del suo inserimento.
Direi che, dopo 18 anni, quello che dovevano dare hanno già quasi tutto dato.

Vediamo le sue domande:

"assumere dei farmaci che favoriscono l'espulsione del mercurio (purtroppo non ricordo esattamente i nomi dei farmaci)."

Due categorie di farmaci: i chelanti e i drenanti.
Con l'utilizzo dei farmaci chelanti (ad esempio infusioni lente endovenose di EDTA) il mercurio si può MISURARE nelle urine, con l'utilizzo dei farmaci drenanti (ad esempio l'alga Clorella) bisogna avere FEDE, non potendo misurare l'espulsione del mercurio.
Non significa che non funzionano però...
Sighifica che non lo so.


"l'intervallo di un mese fra le rimozioni è sufficiente per garantire la sicurezza della mia salute?"

Per la salute DI CHI?
Della sua?
Sicuramente si.
Se però pensiamo alla NOSTRA salute e delle mie assistenti, non dovrei rimuovere una amalgama al mese: tutti respiriamo infatti la stessa aria.
SE ADOTTASSI questa regola anche per me, potrei darle il primo appuntamento verosimilmente intorno a aprile 2036, quando probabilmente saranno già cadute da sole!
E' il motivo per cui giudico questa "tradizione" (del rimuovere una amalgama al mese) una autentica idiozia.
Se ho adottato le misure precauzionali della rimozione protetta e uso una buona tecnica operativa, non c'è nessun problema.
L'eccezione è per gli ammalati di Sensibilità Chimica Multipla: loro vivono sul filo del rasoio, e le precauzioni non sono mai troppe.


"si possono fare dei test/esami per rilevare la quanrità di mercurio presente nel mio sangue e nel mio cervello?"

Ni.
Nel cervello c'è un modo solo: la biopsia.
Ma temo che lei non voglia farsi prelevare un pezzetto di cervello per verificare.
Nel sangue, se lei va a cercarlo, non lo trova.
E' uno dei maggiori argomenti utilizzati dai sostenitori dell'innoquità delle amalgame, o in buona fede o in malafede.
Non lo si trova per il motivo che si deposita rapidissimamente nei tessuti bersaglio, cervello in primo luogo, e da li non si sposta più.
Non si sposta più, a meno che non venga chelato.
Si chiama infatti "test di provocazione": il giorno dopo una infusione EV lenta di EDTA lo si trova.
E nelle urine dei dentisti anche tanto (se lavorano con le amalgame senza i dovuti accorgimenti).

Su internet lei trova sicuramente le informazioni terrorizzanti a cui fa riferimento il dr. Scalia, ma trova anche informazioni corrette come anche informazioni negazioniste del problema.

Le sogliole, come tutto il pesce di piccole dimensioni, NON contengono mercurio; le scatolette di tonno o il pesce spada si.
Il Mediterraneo è inoltre molto più inquinato dal mercurio della costa Atlantica.

Il mercurio di origine alimentare passa nel tubo intestinale sotto forma di metil-mercurio, e viene scarsamente assorbito proprio in virtù di questa sua forma e viene per lo più espulso con le feci, mentre quello in forma di vapori viene inalato e rapidamente assorbito dai polmoni.
Oltre ai vapori del mercurio contenuto nelle amalgame si può entrare in contatto con cosiderevoli quantità di vapori di mercurio per rottura di termometri o barometri in ambiente caldo.

ANCHE SE FOSSE di origine ittica la fonte di contatto maggiore con il mercurio, essa è comunque meno pericolosa e meno responsabile di assorbimento (anche se da non trascurare) rispetto a quella sotto forma di vapori.

Qui ho trattato diffusamente, penso (spero) in modo ponderato e ragionato, l'argomento amalgama:
www.studioformentelli.it/pagine/articoli/l-amalgama-d-argento
Scarichi e legga anche l'articolo di Ronchi che ho linkato sugli aspetti tossicologici, nella sezione "documentazione scientifica".
Penso che risponderà a parecchie delle sue domande, magari ancora inespresse.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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