Infezione molare

Salve Gentilissimi Dott.
Allora in pratica circa un mese fa è iniziato il dolore a questo molare spezzato, ho provato con i comuni analgesici ,ma nulla mi faceva effetto, così ho iniziato Augmentin 1g compresse 2 volte al dì per 6 giorni. La terapia ha avuto effetto e sono stata bene per 2 settimane , dopodichè il dolore si ripresenta ,sempre immune ai comuni analgesici, così reinizio terapia di Augmentin di nuovo e Synflex entrambi ogni 12 ore. Dopo circa 3-4 giorni il dolore è diventato cosi' forte di notte che credevo di morire. Forti dolori che partivano dal collo , bocca , labbra ed arrivavano fino all'orecchio ed a volte anche fitte alla testa, una cosa pazzesca, indescrivibile. Dopo aver passato la notte insonne, crollo , perchè il dolore era ad intermittenza e mi sveglio senza , contatto un dentista che mi dice che ovviamente con l'infezione in corso c'è poco da fare, che la terapia è adeguata, e che al massimo potevo associare il bentelan 1g compressa all'antidolorifico, cosa che non mi son sentita di fare. Ho parlato con un altro dentista che mi ha visto e dice che vuole provare a salvare il molare , penultimo molare (assenza di dente del giudizio) , io sinceramente preferisco fare un estrazione, cosa che lui sconsiglia insistentemente, anzi mi diceva che devo lasciargli il consenso scritto e che comunque non è un operazione che puo' effettuare in una sola seduta. Quindi avrei appuntamento per Martedì, a fare pulizia e non so cosa intenda fare lui ,ma non estrazione ancora.
In teoria la terapia di 6 giorni di antibiotico è terminata ,il dentista mi aveva detto di non prenderne più e se in caso tornava dolore o ascesso di tornare ad assumerlo, il mio medico invece mi ha detto che dato che ancora c'è dolore , di continuarla eventualmente fino a 10 giorni, mi ha tolto synflex e prescritto Tachidol in caso di necessità.
Ora mi chiedevo, perchè devo andare incontro a questa sofferenza prolungata e non può effettuare l'estrazione?
A me non va di curare il dente "temporaneamente" , perchè con molta probabilità tornerò ad avere problemi e in ogni caso mi viene a costare molto di piu', e non sono nelle condizioni sinceramente.
Dovrei forse cambiare dentista ? Io sono ignorante in materia, ma la cosa non mi convince e mi farebbe molto piacere avere altri pareri di esperti.
Grazie Mille anticipatamente.
Cordialmente.
Francesca.
[#1]
Dr. Pierluigi De Giovanni Dentista 342 23
Gentile utente,
credo che il collega, come qualsiasi altro professionista che opera secondo coscienza e con la giusta etica, voglia incoraggiarla, vista anche la sua giovane età, a salvaguardare l'integrità della sua bocca. In altri termini, un odontoiatra, come qualsiasi altro medico, qualora veda la possibilità di avere un approccio conservativo (cura) deve sempre prediligere questo ad un approccio distruttivo (estrazione). Per quanto possa sembrare banale, un'estrazione è pur sempre una mutilazione e quindi un'alterazione appunto di un integrità anatomica e funzionale.
Il discorso economico è solo di pertinenza del paziente ed il professionista è sempre obbligato a consigliare il paziente per il suo meglio, a prescindere da qualsiasi costo economico. E' ovvio che qualsiasi terapia, anche la stessa estrazione, deve sempre essere approvata dal paziente attraverso un consenso informato scritto e sottoscritto. In sintesi, il medico consiglia ed informa il paziente sulle possibilità terapeutiche prediligendo e consigliando sempre quelle più conservative e meno invasive ma è alla fine il paziente, una volta edotto dal professionista, che ha l'ultima parola e che deve decidere, esprimendo in maniera scritta la sua volontà al fine di sollevare anche il medico da eventuali responsabilità direttamente collegate alla scelta del paziente.
Quindi, concludendo, se lei ha deciso per motivi suoi personali a procedere comunque all'estrazione del dente è liberissima di farlo e nessuno può obbligarla al contrario ma non veda nell'atteggiamento professionale del collega un interesse diverso da quello della salvaguardia della sua salute.

Cordiali saluti

Dr. Pierluigi De Giovanni
ODONTOIATRA

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
Gentile dottore,
Grazie per la risposta,
No assolutamente, in realtà la parte nella quale sono dubbiosa è quella riguardante l'estrazione, perchè gia' andro' da lui che avro' finito l'antibiotico, la mia paura è che non facendo l'estrazione, il mio problema infettivo non si risolva , e non ho ben capito se è normale fare piu' sedute per un estrazione, come ho già detto al suo collega , io mi fido, ma avendo io il dolore e facendo terapie antibiotiche cosi' prolungate, che tra l'altro bene non mi stanno facendo a detta del mio intestino, è normale essere perplessa suppongo. I miei dubbi quindi, dato che forse non mi sono spiegata bene, riguardano più che altro la procedura, non dubito del medico assolutamente, ne tanto meno ho detto questo, infatti ho detto che desideravo altri consulti tutto qui. Non credo ci sia niente di male informarsi quanto piu' possibile quando si tratta della propria salute.
Cordialmente.
Francesca.
[#3]
Dr. Pierluigi De Giovanni Dentista 342 23
Gentile utente,
siamo qua per questo, per informarla e mi scuso se ho frainteso in qualche modo il suo quesito.
In merito alle sue perplessità su terapie antibiotiche così prolungate mi trova concorde, nel senso che queste dovrebbero essere sempre limitate il più possibile. La soluzione al suo problema tra l'altro è di tipo operatorio e non farmacologico, quindi bisogna quanto prima procedere con la cura o con l'estrazione dell'elemento dentario per eliminare la noxa patogena infettiva.
Detto questo, non posso darle un parere specifico al suo caso in particolare in quanto necessiterei di un esame clinico per potermi esprimere e non sono in grado di dirle e giustificare in alcun modo in questa sede le scelte tempistiche del collega. Suppongo solo che avrà fatto le sue necessarie valutazioni ed abbia deciso di procastinare la terapia. Le posso solo dire con certezza che, qualora ve ne siano i presupposti, la terapia conservativa ben eseguita è tanto efficace quanto l'estrazione nell'eliminare il "problema infettivo".

Cordialità
[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
Gentile dottore,
grazie ancora per la sua risposta.
Allora quando mi ha visitato , ieri, ha battuto più volte sul dente chiedendomi se faceva male, cosa che non accadeva , ma se lo toccava con lo strumento si, poi mi ha chiesto se sentissi il dente rialzato , e non succedeva, il dolore non era nemmeno costante. Ha visto la lastra e mi ha detto che c'è l'infezione che vuole uscire sotto, e sotto il dente la macchiolina più scura è il nervo morto, e mi ha dato appuntamento per martedì per la cura del dente, ho chiesto per l'eventuale estrazione e me l'ha sconsigliata, dicendomi appunto che se avessi voluto fare l'estrazione , avrei dovuto fare piu' sedute comunque , ed è proprio quello che non capisco, dice che deve pulire , io avevo chiesto pulizia completa ed estrazione. Non capisco quale possa essere il motivo per non estrarmi il dente? La mia paura è che se non lo tolgo , e non sono piu' coperta da terapia antibiotica ,l'infezioni possa peggiorare.
Ho anche chiesto se aveva intenzione di pulir via l'infezione almeno , ed ha detto no perchè altrimenti non potrebbe poi effettuare l'estrazione,cosa in effetti logica.
Oggi , sin da quando mi sono svegliata, il dolore è costante, anche se sopportabile, ed ho l'impressione che il dente sia piu' in alto , e lo sento sbattere con i denti di sopra cosa che ogni volta, ovviamente , fa male.
E' possibile stia peggiorando nonostante gli antibiotici?
La mia è semplice preoccupazione , riguardo la mia salute, oltre che solo per il dente.
Cordialmente.
Francesca