Carcinoma a piccole cellule (oat) colon retto

Salve,
sono Giovanni da Palrmo; a mia sorella Teresa è stato diagnosticato, dopo esame istologico, quanto in oggetto. Al momento non risulta operabile e ha già effetuato il primo ciclo di chemio (Carboplatino- Vepesid); il prossimo sarà fra 15 giorni. Da una ricerca in internet leggo che oltre a trattarsi di una rarità per il colon (è più frequente al polmone), risulta estremamente aggressivo non dando una via di uscita (prospettive di vita nell'ordine massimo di un anno). La mia domanda è:
Ci sono dei centri in Italia, in Europa dove si sono compiuti passi avanti, anche a livello sperimentale, per quanto riguarda questo tipo di carcinoma?
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
La rarità dell'istotipo rende difficile che vi siano centri con studi clinici statisticamente significativi.
E' stao escluso del tutto la possibilità di una neoplasia con attività neuroendocrina?

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

si tratta in effetti di una neoplasia dotata di elevata aggressività biologica. Quanto si fa in Italia è quanto è disponibile anche a livello internazionale. Io valuterei l'ooportunità di abbinare della ipertermia e doserei la cromogranina A a livello ematico (le due tematiche sono ampiamente dibattute sul mio sito www.ipertermiaroma.it).

un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Innanzi tutto volevo ringraziare entrambi per la solerte risposta. Per quanto riguarda la domanda del Dr. D'Angelo, l'esame istologico riporta quanto segue:
Carcinoma scarsamente differenziato, con prevalenti aspetti neuroendocrini, con aspetti suggestivi per carcinoma a piccole cellule, infiltrante mucosa del grosso intestino e frammenti di tessuto fibroso. Immunofenotipo della popolazione neoplastica: CKAE1/AE3+ (positività "dot-like"), CD56+, NSE+, CK7-, CK20-, CD45(LCA)-. Indice della proliferazione neoplastica (Ki-67)(clone 30-9):90%.
Da quel che riporto, mi sembrerebbe di capire che ci potrebbe essere un'attività neuroendocrina; questo apre uno spiraglio (pur minimo)?
In attesa di una risposta rinnovo i ringraziamenti e porgo i miei più distinti Saluti.

Giovanni da Palermo
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Scusate, è la prima volta che chiedo un consulto in rete e non conosco le regole.
Dato che non ho ricevuto alcuna risposta alla mia replica mi chedo, per avere ulteriori dettagli che cosa devo fare?
Mia sorella ha solamente 44 anni e dopo la prima chemio sembra che stia molto meglio. Sembrerebbe impossibile ma ora riesce a camminare, a sedersi, a riposare tranquillamente, la pancia è più sgonfia, il rigonfiamento pelvico dice di non averlo più, le sono rientrate le emorroidi. Che significa? Esistono dei casi, pur con percentuali trascurabili, in cui si riesce a sconfiggere o quantomeno a sopravvivere a lungo a questo tipo di carcinoma?
Grazie ancora e scusate se insisto.
Con affetto Giovanni
[#5]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
C'è nessuno?
Grazie ancora per la risposta.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Poichè è un servizio voplontariato esso viene svolto nei momenti liberi lavorativi e questo spiega le attese.
Sicuramente vi è una componente neuroendocrina come cita il referto; bisognerebbe sapere se vi sono stati sintomi (quali diarrea, vampate di calore etc...)
Valuterei l'opportunità di dosare la cromogranina A.