Carcinoma mammario multifocale bilaterale

Gent.mi dottori,
vi scrivo per avere dei chiarimenti in merito alla mia situazione.
Ho 42 anni ( e una bimba di 7 anni...) e stata operata il 27 aprile scorso per una "neoplasia multicentrica alla mammella sinistra" ed un "carcinoma in situ alla mammella destra" (diagnosticata in data 6 aprile in seguito ad analisi: mammografia e agoaspirato ecoguidato). è stata effettuata una mastectomia bilaterale con svuotamento ascellare a sx (positività del linfonodo sentinella) e con applicazione di espansori tissutali sottocutanei per poter effettuare fra qualche mese una ricostruzione del seno.

La diagnosi istopatologica è la seguente:
mamm. sx - carcinoma duttale e lobulare infiltrante G2, multicentrico (Q.S.E. e regione parareolare). Invasione vascolare ematica/linfatica presente. Infiltrazione neoplastica di n. 3 dei n. 23 linfonodi ascellari. pT2; pN1a; pMx.
mamm. dx - carcinoma microinvasivo G2 in un contesto di carcinoma duttale in situ di tipo papillare e comedo G2 estesamente coinvolgente il Q.S.E. e focalmente il Q.I.E.. Invasione vascolare ematica/linfatica peritumorale assente. Nessuna proliferazione neoplastica nei 2 linfonodi sentinella e nel linfonodo ascellare non sentinella inviato separatamente. pT1mic; pN0 (SN); pMx.

I parametri biologici sono i seguenti:
SX - ER (clone 1D5): positivo 80%; PgR (clone 636): positivo 50%; Ki67 (clone Mib-1): 10%; c-erbB-2 (antisiero policlonale DAKO): negativo.
DX - ER (clone 1D5): positivo 20%; PgR (clone 636): negativo; Ki67 (clone Mib-1): 5%; c-erbB-2 (antisiero policlonale DAKO): negativo.

L'esito della scintigrafia ossea total body, eseguita fra gli esami preoperatori, è il seguente: L'esame scintografico non evidenzia iperattività a carattere ripetitivo nei segmenti scheletrici esplorati. Il quadro non depone per interessamento scheletrico secondario.

Dall'ecografica addominale non emerge niente di rilievo.

Come cura mi è stata prescritta una chemioterapia con epirubicina-taxolo (EPI-PTX) per 6 cicli a distanza di 21 giorni l'uno dall'altro e la terapia ormonale (1 iniezione di ENANTONE ogni 28 giorni durante la chemio; a seguire: TAMOXIFENE in compresse). Ho iniziato la chemio il 29 maggio ed effettuato la prima iniezione di enantone il 6 giugno.

Vorrei avere una conferma da voi riguardo la cura e soprattutto una prognosi al riguardo. Sono abbastanza serena (compatibilmente con la situazione), ma il mio maggior pensiero rimane la mia bambina...
Inoltre, fra quanto tempo consigliate di effettuare la ricostruzione? Pensavo di farla appena finita la chemio, visto che gli espansori mi causano molto fastidio.
Vi ringrazio infinitamente dell'attenzione prestatami.

Ombretta
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Gentile utente,
Lei ha già pagato PESANTEMENTE la estensione della malattia con la mastectomia bilaterale. Questo fa parte del suo passato anche se gli effetti sono ancora evidenti.
Al presente mi affiderei serena all'oncologo di fiducia che ha largo margine per le terapie.
I parametri da Lei riportati inducono un cauto OTTIMISMO perchè a fronte di un coinvolgimento dei linfonodi ascellari ( che purtroppo è una delle più importanti variabili prognostiche, ma rientra nella categoria a prognosi più favorevole per l'interessamento "solo" di 3 linfonodi ascellari),esistono altri parametri favorevoli, come ad esempio l'assenza di invasione vascolare peritumorale e soprattutto la positività recettoriale che è associata con una risposta alle terapie endocrine adiuvanti, che già sta praticando, e soprattutto aumenta la sopravvivenza delle pazienti trattate.
Torni serena ad occuparsi della Sua bambina e ciò potenzierà le terapie farmacologiche e l'aiuteranno a tollerare gli eventuali effetti collaterali.
Sui tempi della ricostruzione ovviamente ne dovrà discutere con il Suo chirurgo.
Auguri con cordialità
Salvo Catania
www.senosalvo.com

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Rileggendo la Sua richiesta di consulto mi sono accorto che in realtà
in riferimento alla assenza di invasione vascolare peritumorale , ciò vale solo a destra e non a sinistra.Questa può essere considerata una ragione in più per la programmazione di terapie precauzionali, ma il senso di quanto le avevo già scritto lo confermo.
[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Gent.mo dott. Catania,
la ringrazio innanzitutto per la sua risposta.
Non è per sfiducia nei confronti dei medici che mi hanno seguito che mi sono rivolta a voi. Anzi, nella sfortuna del male che mi è capitato mi ritengo molto fortunata perché tutti, dai chirurghi, agli oncologhi, al personale infermieristico, sono stati meravigliosi! è solo che avevo l'impressione che volessero tenermi nascosto qualcosa, mentre invece ritengo che sia assolutamente importante conoscere la situazione nella sua interezza per poterla affrontare al meglio.

Ancora qualche domanda, se è possibile.
Cosa comporta l'invasione vascolare peritumorale? Una maggiore probabilità di ripresentazione della malattia in altre sedi?
Cosa significano le seguenti sigle: pT2; pN1a; pMx (sinistra) e pT1mic; pN0 (SN); pMx (destra)? Il tipo e il grado del tumore?

La ringrazio ancora infinitamente. Complimenti per questo sito!

Ombretta
[#4]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Gentile utente,
i fattori prognostici, allo stato attuale della loro conoscenza , si possono distinguere in tre categorie: fattori legati alla paziente (es. età), fattori legati alla neoplasia (dimensioni del tumore primario -T - che ha una importanza rilevante ed è direttamente correlata ad una aumentata probabilità di metastasi regionali N, e molti altri fattori prognostici come lo stato dei recettori,l'indice di proliferazione , ecc ) e fattori legati al trattamento.
T indica la dimensione del tumore primitivo (T1-T2-T3-T4) : nel Suo caso T2 a sinistra e T1 a destra. N1 indica l'interessamento dei linfonodi ascellari : nel Suo caso N+ 3/23 esaminati a sinistra e micrometastasi in 1/3 linfonodi sentinella esaminati a destra).
M indica la presenza di metastasi a distanza (nel Suo caso Mo perchè gli esami, scintigrafia, rx torace ed ecografia addominale sono negativi).Per quanto riguarda l'interessamento ascellare dei linfonodi, la prognosi varia scomponendo le pazienti con cavo ascellare positivo in base al numero dei linfonodi ascellari metastatici: in pazienti con meno di 3 linfonodi, in pazienti con da 4 a 9 linfonodi ascellari ed infine nella categoria con più di 10 linfonodi ascellari.
Per quanto riguarda l'invasione vascolare peritumorale (IVP) , la presenza di emboli neoplastici nei vasi linfatici o ematici siti alla periferia del tumore è strettamente correlata alla presenza di metastasi ascellari, ed in questo caso, come il Suo, non ha valore prognostico peggiorativo indipendente per quanto riguarda la sopravvivenza globale. Questo parametro ha maggior valore in assenza di metastasi linfonodali, perchè può rappresentare un parametro prognostico sfavorevole. Inoltre, l'invasione vascolare è strettamente correlata ad un aumentato rischio di recidiva locale a seguito di interventi di chirurgia conservativa e quindi non ha valore nel Suo caso che ha subito una mastectomia bilaterale.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com

[#5]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Di nuovo grazie per la sua infinita cortesia e la sua chiarezza!
Adesso mi sento molto più tranquilla.
Ombretta
[#6]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Cari dottori,
vi scrivo a un mese di distanza perché adesso sono in possesso del risultato della TAC eseguita il 21 giugno scorso:

Esame eseguito diretto e dopo infusione di mezzo di contrasto per via endovenosa.
Piccolo linfonodo con centro linfatico ben visibile nell'ascella di destra. Altri linfonodi molto piccoli sono presenti nell'ascella di sinistra (nota mia: quella che ha subito svuotamento ascellare); non si rilevano tumefazioni linfonodali in sede mediastinica o mammaria interna. Regolari le strutture vascolari; normale il volume cardiaco.
Regolarmente pervie la trachea e le principali diramazioni bronchiali; non si rilevano alterazioni parenchimali polmonari, ma solo un minimo ispessimento delle pareti dei bronchi della piramide basale, a sinistra, a livello del segmento anteriore (nota mia: mi hanno detto potrebbe dipendere da una broncopolmonite avuta da piccola).
Non si rilevano alterazioni a carico degli organi dell'addome superiore esplorati; presenza di alcune formazioni cistiche epatiche. Modesta ectasia del coledoco, peraltro non significativa in paziente colecistectomizzato.
Non alterazioni a carico delle componenti ossee.

Cosa significa il fatto che siano stati osservati linfonodi in ascella? In particolare in quella che dovrebbe aver subito lo svuotamento?
Alla luce di questa nuova indagine, cosa può esser detto in più (o di diverso) riguardo la prognosi?
[#7]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Gent.mi dottori,
avevo chiesto ulteriori chiarimenti sulla mia situazione dopo aver effettuato la tac, ma non avendo ricevuto risposta (che l'altra volta è arrivata in brevissimo tempo) temo di aver sbagliato qualcosa... c'è forse un tempo massimo entro il quale poter fare ulteriori domande?
In ogni caso vi ringrazio e faccio a tutti i migliori auguri di buone ferie
[#8]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Vedo solo adesso la sua replica del 17 luglio.

Non so darLe una risposta precisa, se non quella di stare tranquilla perchè i linfonodi sono piccoli e non hanno caratteristiche sospette.

Lo svuotamento ascellare con l'asportazione di 23 linfonodi può essere considerato sufficiente.

La domanda che Lei fa a me , la girerei al Suo chirurgo che sicuramente è più in grado di darLe una risposta esaustiva.

Nulla da aggiungere , alla luce dei nuovi dati, sulla prognosi precedentemente prospettata.

Ci aggiorni se lo desidera.
[#9]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Innanzitutto di nuovo grazie per la cortesia.
Quello che ho chiesto a lei lo avevo in effetti già chiesto ai chirurghi e agli oncologi presso cui sono in cura, come anche al mio medico. I primi hanno detto che la situazione trovata è assolutamente normale, mentre il secondo ha detto che, pur non essendoci motivi di particolare e immediata preoccupazione, i linfonodi devono essere tenuti sotto controllo, in particolare quello di destra (ascella con linfonodo negativo).
Cordiali saluti
Ombretta
[#10]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
E' sufficiente inserire tra gli esami periodici una ecografia di entrambi i cavi ascellari.
[#11]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Grazie e buone vacanze!
[#12]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Buone vacanze

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