Tumore mammella e possibili metastasi ossee. approccio?

Buongiorno,

vorrei richiedere un consulto relativo a mia moglie. Neiprossimi giorni vedrò il chirurgo senologo, ma come potete immaginare l'ansia è tanta e quindi un primissimo parere anche con i pochi dati che posso trascrivere qui sarebbe utile.
A seguito di autopalpazione che aveva evidenziato un nodulo fisso, a mia moglie è stato prescritto un agoaspirato, che ha evidenziato CELLULE EPITELIALI NEOPLASTICHE DA CARCINOMA DUTTALE CATEGORIA C5 laddove l'ecografia ha trovato un nodulo di 18x9mm.
Il chirurgo senologo ci ha dunque prescritto TC Total Body e Scintigrafia ossea. La TAC non ha evidenziato nulla di particolare a livello dei maggiori organi, ma ha messo in luce diverse tumefazioni subcentimetriche ai linfonodi mediastinici e nei pressi del nodulo la presenza di una più piccola nodularità (poco sopra il cm) che il referto ipotizza possa essere un linfonodo lievemente tumefatto. Sempre dalla TAC si è riscontrato aspetto disuniformemente addensato del soma e delle lamine della L3 senza alterazioni del profilo corticale.
La scintigrafia ha evidenziato artrosi in diversi punti, ed in corrispondenza della L3 ha evidenziato un iperaccumlo per il quale suggerisce TC o RM mirata.
A questo punto qual è di norma il percorso? L'approfondimento della problematica alla vertebra andrebbe fatto prima o dopo l'intervento di asportazione al seno (già prospettata quadrantectomia)?
C'è qualche possibilità che l'iperaccumulo a livello vertebrale non sia legato alla problematica al seno?
Qualora lo fosse, ci sono possibilità di trattarlo con successo non essendo coinvolti altri organi, oppure la compromissione ossea indica malattia avanzata?

Grazie a chi vorrà rispondermi!
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Urologo, Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza attivo dal 2008 al 2015
Urologo, Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza
Gentile Signore,
ho letto con estrema attenzione quanto da Lei scritto.
Il collega senologo ha impostato con correttezza il trattamento. La prospettata quadrantectomia è necessaria e rappresenta il gold standard in questi casi.
L'approfondimento del problema vertebrale può essere fatto contestualmente o anche dopo l'intervento chirurgico di quadrantectomia. L'iperaccumulo a livello osseo potrebbe anche non essere correlato al problema mammario. In questo caso le probabilità di trattare con successo il problema mammario sarebbero soddisfacenti.
In caso di iperaccumulo osseo in correlazione con il problema mammario, l'assenza di compromissione di altri organi permetterà un adeguato trattamento della lesione secondaria mediante trattamenti integrati (radioterapia e chemioterapia sistemica).
Cordiali saluti
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