Cancro alla prostata e sla

A mio cognato, 55 anni, dopo biopsia è stato diagnosticato adenocarcinoma prostatico (1 frustolo su 11) con score Gleason 3+3 (6/10). il suo PSA è di 5.9
purtroppo meno di un anno fa gli è stato detto che soffre della terribile SLA. Lui è ancora autosufficiente, guida l'auto, si nutre autonomamente, ha leggere difficoltà a camminare o prendere oggetti, il suo linguaggio è abbastanza comprensibile e ha una insufficienza respiratoria di grado moderato.
aveva già eseguito per la SLA (meno di 6 mesi fa) TAC, scintigrafia ossea, Rx torace, tutti esami con esito negativo.
Il suo urologo dice che il trattamento di elezione è la prostatectomia ma si deve tener conto della patologia di base e ha chiesto un consulto neurologico e anestesiologico. Mio cognato è demoralizzato. non vuole operarsi perchè è sicuro di non farcela e vorrebbe sottoporsi solo a radioterapia e/o terapia ormonale. noi parenti vorremmo scegliere il trattamento che gli offre una buona qualità di vita compatibilmente con la SLA. Grazie per l'interessamento.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
La radioterapia in alcuni casi, sostituisce la chirurgia e questo potrebbe essere uno di quelli, considerando inoltre che in caso di recidiva potrebbe (se non vi sono segni di malattia a distanza) eseguire una chirurgia di salvataggio, fermo restando la possibilità di trattare con ormoni tale patologia.
Ritengo comunque giusta la scelta di una valutazioe pluridisciplinare per scegliere il miglior trattamento possibile (non è detto che poi non si opti per la chirurgia, anche se prima dell'intervento valuterei uno studio PET con colina, onde scongiurare secondarietà).

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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Dr. Gabriele Antonini Urologo, Andrologo, Chirurgo plastico 291 15 23
Considerando la patologia di base, Le consiglio una radioterapia IMRT (Intensità modulata del fascio Radiante)avrà risultati sovrapponibili in termini di sopravivvenza a lungo termine uguali all'intervento chirurgico.
Saluti

Dr. Gabriele Antonini
Urologo Andrologo
www.antoniniurology.com
www.protesipeniene.it

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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Considerando la importante comorbidità,
la radioterapia è la scelta ideale. Come già anticipato dai colleghi, oggi per un adenocarcinoma prostatico a basso rischio, come questo caso, la radioterapia rappresenta lo standard come la chirurgia, con uguale efficacia in termini di controllo libero di malattia e di sopravvivenza (più del 90% a 3 anni).
Inoltre modalità quali la IMRT con acceleratore convenzionale o con Tomoterapia permettono di effettuare il trattamento in modo da ridurre il coinvolgimento degli organi sani circostanti alla prostata(retto, vescica) con buone possibilità di abbattimento della tossicità acuta e tardiva legata la trattamento stesso e quindi mantenedo una qualità di vita buona durante e dopo la terapia.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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dopo
Utente
Utente
grazie di cuore ai dott. D'Angelo, Antonini e Alongi. La vostra tempestività nella risposta è veramente ammirevole. Oggi mio cognato si è sottoposto a visita radioterapica ma nella nostra zona non si effettua radioterapia in modalità IMRT o Tomoterapia (in verità l'IMRT si pratica solo per tumori testa-collo non per le pelvi). Gli è stata proposta(scusate se sbaglio nllo scrivere) RT 3D Conformazionale di circa 40 sedute. Ci hanno anche chiarito le differenze in termini di coinvolgimento degli altri organi come ci aveva già anticipato il dott. Alongi. Aspettiamo comunque la valutazione neurologica e contatteremo l'urologo per iniziare l'ormonoterapia. Grazie ancora
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Ci tenga informati se le fà piacere.
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dopo
Utente
Utente
buonasera a tutti, accolgo il vostro invito a continuare il consulto on line e vi pongo un nuovo quesito.
mio cognato ha fatto il consulto neurologico nel centro dove viene seguito per la SLA per valutare la progressione della malattia e per informarli della scoperta del k prostatico.
quando il neurologo ha preso visione della biopsia prostatica ci ha detto una cosa che (per noi) è stata abbastanza sconvolgente. Il succo è questo (chiedo scusa per i termini non propriamente medici): alcuni carcinomi potrebbero provocare delle sindromi paraneoplastiche cioè noi abbiamo capito che la SLA potrebbe non essere SLA ma un qualcosa di neurologico provocato dal tumore. certo la notizia per noi sarebbe buona (tutto è meglio della SLA). Il dottore ha anche parlato di immonoglobuline da fare per via endovena. Ha richiesto alcune analisi di cui non posso riferire perchè non ho con me la prescrizione. in compenso la SLA non è progredita particolarmente dall'ultimo controllo: dovrà solo assumere una quantità maggiore di litio.
non vorrei chiedere l'impossibile, ma vorrei il vostro parere su questa valutazione neurologica-oncologica. grazie
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
E' vero che alcune patologie provocano dei segnali che spesso precedono di anni la diagnosi di tumore.
Molte volte la diagnosi si esegue con la prova indiretta, cioè se il tumore risponde alle terapie e i sintomi (qualunque essi siano e ve n'è un lungo elenco) si riducono, si arriva alla deduzione del rapporto causa effetto.
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dopo
Utente
Utente
dr. D'Angelo, grazie ancora. mio cognato inizierà la radioterapia fra due settimane, intanto ha già intrapreso la cura ormonale. Come Lei ci ha gentilmente spiegato, aspetteremo con ansia e fiducia la prova indiretta.
sono ammirata dal comportamento di tutti i medici del sito che pazientemente colloquiano con utenti non sempre.....pazienti e senza lucro. so per certo che altri medici on line dopo aver letto la richiesta inviano per e mail il numero di telefono dello studio privato dove si potranno avere tutte le risposte. A pagamento.
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