Ascite con carcinosi peritoneale

Salve,mio padre ha 53 anni. il 30 ottobre 2007 e stato operato perche gli era stato riscontrato un adenocarcinoma maligno nel colon discendente. Ha iniziato la chemio i primi di gennaio e dopo l'undicesimo ciclo ha fatto la TAC dove avevano riscontrato un linfonodo inferiore ad 1cm localizzato vicino la ferita.
Dopo l'ultimo ciclo di chemio, tenutosi il 17 giugno, a distanza di 16-17 giorni, cioè il 4 luglio ha avuto la febbre e ha preso degli antibiotici anche se nessuno ne aveva identificato la causa.
Dopo una settimana di febbre ha iniziato ad avere dolori addominali che si ripercuotevano sin dietro ai reni ed in prossimità dell'inguine.
Il medico che lo aveva operato gli ha prescritto il normix ed enterolactis plus,parlando di un impigrimeento del colon ed una lieve infezione guaribili con questa cura.
I dolori nonostante 20 goccie di Contramal non passavano.Ha fatto un ecografia addominale il cui esito è: abbondante riversamento di liquido nell'addome, gli organi sono tutti nella norma . E stato ricoverato subito e i dati preoccupanti del prelievo sono :

1)VES 38

2)S-P.C.R. 100,7

£)la TAC del 26 luglio dice: paziente sottoposto a resezione colica.Totace:non sono evidenti lesioni parenchimali infiltrative o a focolaio. Non linfoadenopatie mediastiniche e ascellari. Addome:presenza di abbondante versamento ascitico sovra e sotto mesocolico. E presente una probabile infiltrazione del grande omento di significato ripetitivo per carcinosi. Fegato e milza: nulla da segnalare. Pancreas, reni, vescica : come di norma. Prostata: aumentata di volume. Regolare l'anastomosi chirurgica. Non adenopatie sottodiaframmatiche.
Hanno iniziato ha somministrargli dei diuretici per vedere se il liquido riusciva a riassorbirsi, ma non ci sono stati dei miglioramenti.

E stato dimesso dal policlinico il 4 agosto con questa diagnosi: Sub-occlusione intestinale da carcinosi peritoneale. si consiglia ricovero in ambiente oncologico per chemioterapia.

E stato trasferito in un altro ospedale dove ha tenuto il primo ciclo di chemio.
- La condizione attuale è che mio padre non mangia da 20 giorni, ha la micosi e questo gli causa il vomito anche se sorseggia dell'acqua, l'umore e pessimo. I dottori hanno parlato di Marcello Deraco come unico medico in grado di operare su malattie del genere, ma hanno anche detto che ce bisogno di altre sedute di chemio per ridurre le masse tumorali del peritoneo.

-Le mie domande sono?
1)E in grado di reggere ad altre sedute di chemio, visto anche che non riesce ad alimentarsi col cibo?
2)Che possibilità ha?
3)E' operabile?
4) E' vero che chi e colpito dall'ascite comunque ha pochi anni di vita?
5)A chi altro posso rivolgermi, cosa posso fare,dato il periodo di ferie di molti medici validi?

Vorrei sapere quanto più possibile, aspetto una vostra risposta.
Voglio salvare mio padre!!!
GRAZIE
[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Cara Utente,

partiamo dalla fine... ho avuto modo di conoscere Marcello Deraco e ti dico che effettivamente è persona affidabilissima ed in effetti mi rivolgerei a lui per un intervento del genere. Per drenare il liquido eseguirei delle paracentesi. La chemioterapia sistemica è utile ma le localizzazioni di malattia peritoneali sono assai subdole e difficilmente raggiungibili dai farmaci a causa della loro scarsa vascolarizzazione. Una carcinosi peritoneale senza alcun trattamento specifico poi è correlata ad una prognosi molto severa.
In sintesi eseguirei una chemioterapia ma chiederei anche un consulto al Prof. Deraco.

un caro saluto

Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie del consulto Dott. Pastore!
le faccio presente le attuali condizioni di mio padre.
Il 19 agosto avevamo un appuntamento a Milano dal Dott. Deraco ma da Deraco stesso mi e stato consigliato di non far fare un viaggio cosi stancante a mio padre per un semplice consulto.All'appuntamento ci sono andata solo io e guardando insieme le TAC sia dell'11giugno che del 26 luglio mi ha detto che l'11 giugno c'era qualcosa di prevedibile (lieve ispessimento del mesentere). L'intervento di chemiometria ipertermica di Deraco e al momento escluso perche l'attuale ispessimento del mesentere significherebbe asportargli tutto l'intestino, è dunque consigliabile qualche ciclo di chemio con AVASTIN per tentare di ridurre la massa del mesentere. Il dottore dell'Hospice (dove siamo tutt'ora) sconsiglia la chemio perche potrebbe peggiorargli la qualita della vita.
Deraco mi ha detto che nella TAC del 26 luglio non ce sub-occlusione intestinale, mio padre ha ripreso a mangiare pochissimo (omogenizzati, mela frullata,brodino,the,camomilla,acqua,succhi energetici) con pochi episodi di vomito;si alternano episodi di diarrea a giorni di stitichezza,la micosi gli è passata anche se ora presenta tantissime afte e stomatite.Fa sciacqui con Froben e le afte le curiamo con Alovex.Ha tanta voglia di vivere, l'umore e migliorato, facciamo lunghe chiacchierate ed e lucido!Purtroppo non ha molta forza fisica perche per un mese non ha mangiato, ha i piedi e polpacci gonfi, urina discretamente (1,5litri di media al giorno) ha il catetere. Mi e stato detto che l'addome non e solo gonfio per l'ascite ma ce anche molta aria, fa sporadiche flatulenze.Gli e comparso il singhiozzo poiche il liquido gli comprime sul diaframma, gli fanno delle punture per alleviargli il fastidio.La paracentesi me l'hanno sconsigliata perche non urgente per il momento.

-mi e stato detto che i valori sanguigni sono buoni, possiamo tentare la chemio?
-ce qualche barlume di speranza della riuscita della chemio?
-cosa significano questi piedi gonfi?

Vi ringrazio immensamente, attendo vostre notizie.
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