Tumore con metastasi

Salve a tutti. Il 30 settembre hanno diagnosticato un tumore al colon retto a mia zia. Con la tac è risultato che non ci sono metastasi a parte una piccola lesione nel fegato della quale sospettavano un angioma. Il 24 novembre mia zia è stata operata con intervento di emicolectomia laparoscopica per togliere un adenocarcinoma maligno al colon sinistro discendente e sigma. L intervento è andato benissimo è stato tolto tutto il tumore. Quando è arrivato l'esame istologico è risultato essere un tumore al 3 stadio con 3 linfonodi colpiti su 8 analizzati. L oncologo ha deciso di fare un ciclo di chemioterapia per prevenzione. Prima di cominciare con la terapia ha voluto fare una tac di controllo dalla quale è risultato che nel fegato la lesione precedente è aumentata di volume e nei polmoni è comparsa una lesione anche se piccola. L oncologa ha deciso di fare una Pet per vedere se queste lesioni sono metastasi e nel caso per quella al fegato vorrebbe apportarla con un intervento chirurgico..mentre di quella ai polmoni non ha parlato. Vorrei un parere. Se quelle lesioni potrebbero davvero essere metastasi o magari altro di minore importanza? E se sono metastasi per quella ai polmoni come si dovrebbe agire per eliminarla se si può operare oppure no? Grazie a tutti quanti per il tempo dedicatomi.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signorina il fatto che siano coinvolti tre linfonodi su otto asportati indica che il tumore è uscito dall'intestino e è passato per il sangue. Se la lesione al polmone non c'era ed adesso c'è è molto probabile che sia una metastasi e quindi bisogna escluderlo con certezza. Se la lesione al fegato si è ingrandita anche questa fa pensare ad una metastasi e quindi bisogna escluderne la malignità. E' corretto eseguire una PET, ma sarebbe opportuno effettuare la chemioterapia e verificare dopo tre mesi se le metastasi (una volta accertato che lo sono) si sono ridotte. A questo punto fare l'intervento chirurgico asportando contemporaneamente la metastasi epatica e quella polmonare. L'attesa farebbe emergere anche la eventuale presenza di altre metastasi, in modo da fare l'intervento nel modo più corretto possibile. Infatti le cellule sono partite quando c'era ancora il tumore nel colon e adesso non si muovono più, ma se ve ne sono altre già localizzate in tre mesi possono creascere ed evidenziarsi. Importante è guardare anche i marcatori (Ca 19.9 e CEA). Se sono elevati c'è ancora malattia in corcolo, se sono normali purtroppo non dicono niente. cari saluti
Gerunda

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

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Buonasera dottore, la ringrazio molto per l'attenzione. I marcatori tumorali so solo che il CEA è a 14.7 e il livello di paragone è massimo 5. dalle analisi del sangue di oggi è risultato che ha i neutrofili alti e i linfociti bassi. C'entra qualcosa? Questo vuol dire che il tumore è ancora in circolo giusto? Posso chiederle un parere? È molto probabile che compariranno ancora altre metastasi da come ho capito? Quindi sarebbe più opportuno fare la chemio prima di operare al fegato e polmone giusto? La ringrazio ancora molto davvero di cuore!!
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signorina al momento non è possibile sapere se sono metastasi e se sono uniche. quindi bisogna prima fare la PET, in caso di dubbio una biopsia, ma prima di operare sicuramente bisogna fare la chemioterapia per almeno tre mesi (non di più perchè dopo in caso di intervento il fegato diventa più friabile). Mi faccia sapere
cari saluti
gerunda
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Grazie mille dottore, appena avrò notizie le farò sapere. La ringrazio ancora di cuore!!
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Salve dottore, mia zia ha fatto la pet e queste sono state le conclusioni scritte sull'esito dell'esame. Le chiedo gentilmente se può spiegarmi cosa significano perché io non le comprendo. La ringrazio molto.
Conclusioni: è stata identificata localizzazione secondaria epatica nella sede descritta. Non corrispettivo funzionale al dubbio reperto toracico paracardiaco segnalato in ultimo studio CT. Verosimili esiti aspecifici post chirurgici a livello della parete addominale meso e ipogastrica. Compatibilmente con la risoluzione della tecnica (circa 5 mm)non sono stati identificati altri elementi patologici di rilievo nei distretti corporei esaminati.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signora il referto indica che suell'angioma in realtà è una metastasi verosimilmente da cancro del colon. Non vi sono altre lesioni tumorali visibili ( i limiti di visibilità sono cinque millimetri, il che vuol dire che potrebbero essercene altre più piccole). La presenza di linfonodi positivi per tumore all'intervento faceva temere questa situazione. Cari saluti
Gerunda
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La ringrazio veramente di cuore dottore, le sue parole mettono tanta speranza e tanta chiarezza!! Le auguro il meglio e ancora grazie!!!!
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Cara signora, se ha piacere mi tenga aggiornato. cari saluti
Gerunda
gerunda.giorgio.enrico@unimore.it
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Salve dottore, chiedo scusa se la disturbo nuovamente ma avrei bisogno del suo parere. Un paio di mesi fa le avevo scritto che i dottori avevano deciso di fare tre cicli di chemioterapia a mia zia in aggiunta di una terapia molecolare per fare rimpicciolire la metastasi al fegato e per far sparire quella al polmone. Mia zia ha finito i tre cicli e ora le hanno detto che invece di tre deve farne sei di cicli e che secondo loro ca metastasi al fegato può sparire senza dovere in seguito operare. Secondo lei è la procedura corretta? Perché inizialmente volevano solo farlo rimpicciolire per operare a fine giugno, adesso invece hanno cambiato idea inaspettatamente. Non capisco proprio il perché. La ringrazio di nuovo di cuore per tutto l'aiuto che mi ha dato finora!!buona serata!!
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signora le metastasi non guariscono con la chemioterapia, ma si riducono fino quasi a sparire alla visione di una radiografia, ma nella migliore delle ipotesi rimangono ancora delle cellule pronte a riprendere la propria crescita quando possibile. Quindi se la metastasi al fegato e al polmone si sono rimpicciolite fortemente è bene operare perchè così si può sperare di guarire. Andare avanti con la chemioterapia renderà più pericoloso l'intervento chirurgico particolarmente al fegato per gli effetti negativi della chemioterapia sul fegato stesso. Quindi parli con un chirurgo di fiducia e senta anche il suo parere oltre che quello dell'oncologo. E' evidente che dopo l'intervento dovrà essere fatta una chemioterapia di copertura.
Cordiali saluti
Gerunda
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La ringrazio davvero di cuore dottore!!!la sua risposta ha confermato il mio pensiero!!!!le farò sapere come andrà la situazione!!!le auguro una buona giornata!!
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Buonasera gentile dottore, la disturbo nuovamente per un suo parere. Mia zia ha fatto quattro cicli di chemioterapia ed oggi l'oncologo le ha detto che dalla tac fatta questo lunedì di controllo risulta che la metastasi al fegato è cresciuta, invece ai polmoni prima ce n'era una adesso ce ne sono due e inoltre in un'ovaia hanno trovato quelle che pensano essere delle cisti ma ancora non sono sicuri perché devono aspettare la visita ginecologogica. L'oncologo le ha detto che adesso inizieranno la prossima settimana con la chemioterapia molecolare che a quanto pare non hanno fatto precedentemente. Le chiedo un parere medico su cosa farebbe lei in questo caso? Dato che la metastasi al fegatw è più di 2 centimetri e mezza non possono operarla. Io non capisco, sembra che invece di curare i pazienti cerchino di aggravarne la situazione!!!la ringrazio ancora per tutto il tempo che mi ha è mi dedica tutt'ora!!!buona serata!
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signora se la chemioterapia non funziona e le lesioni sono operabili e meglio portarle via chirurgicamente prima che diventino inoperabili sia per quella al fegato che per quelle al pomone. Poi farà una seconda chemioterapia. Il tumore è in progressione e quindi dopo aver fatto una PET senta il parere di un chirurgo ( a Torino c'è il Prof. Salizzoni alle Molinette o c'è il centro di Oncologia Chirurgica dell'ospedale di Candiolo) per essere certa di fare le cose per bene.
Cari saluti
Gerunda
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Buongiorno dottore, dopo un sacco di tempo mi trovo qui a chiederle nuovamente un parere sincero anche perché poche persone ultimamente ci parlano con sincerità.
A mia zia era stato trovato un tumore maligno al colon operato in laparoscopia. Dopo ciò erano state trovate metastasi in un segmento del fegato, alle ovaie e due ai polnoni. Dopo cicli di chemioterapia con panitumumab quella al fegato sembtava rimpicciolita per cui hanno deciso di operare e a febbraio 2018 le tolgono la metastasi al fegato e le tolgono le ovaie. Con esame successivo scoprono che quelle alle ovaie non erano metastasi ma cisti per cui la situaziobe fa ben sperare. Al polmone non si concentrano perche la macchiolina sembra sparita. Da febbraio che l'hanno operata decodono di non fare più chemioterapia. A settembre fanno la prima tac di controllo e non esce nulla. A dicrmbre le analisi del sangue rivelano i marcatori tumorali CEA e CA19.9 più alti rispetto ai livelli normali. Ovviamente da questo immaginiamo ci dia una ripresa della malattia infatti la tac di questo mese riferisce queste parole precise:
TAC TORACE SRNZA E CON CONTRASTO:
Rispetto al precedente controllo del 5 settembre u.s. appare ingrandito, In accordo con la natura neoplastica, il nodo apprezzabile nel segmento basale laterale del lobo inferiore sinistro(diametro di circa 0,9 cm verso 0,3 cm). Il restante reperto appare sostanzialmente invariato ed in particolare non sono evidenziabili linfoadenopatie mediastiniche o ascellari.
TAC ADDOME COMPLETO SRNZA E CON CONTRASTO:
In sequele di resezione del lobo epatico di sinistra si apprezza la comparsa di multiple nodulazioni confluenti a carico del quarto, ottavo e sesto segmento ( diametro massimo assiale del complesso maggiore di circa 10 cm). Il restante reperto appare sosyanzialmente invariato rispetto ai prevedenti controllo duddetto ed in partocolste non sono evidenziaboli signigicative linfoadenotapie.
Posso chiederle il suo parere sincero su questo esuto. Loro faranno chemioterapia di nuovo con panitumumab e folfox. Lei come agirebbe?
Graxie per l'attenzione.