I marcatori tumorali

Caro dottore,
la mia storia è un pò complessa (immagino come molte altre) e cercherò di essere il più sintetico possibile.
Il 23 luglio 2005 mi sono svegliato una mattina ed ho avuto una emottisi. Dopo una Broncoscopia ed un rx torace, mi hanno sottoposto a terapia antitubercolare. Dopo un mese di terapia (pesantissima come saprà) mi fanno la TAC e mi dicono che non ci sono segni di tubercolosi ma che devo continuare la cura. Al quinto mese di cura ho un'altra emmottisi ed allora cambio ospedale, mi fanno un'altra TAC e scoprono che ho delle bronchiectasie e che l'infezione che avevo avuto era da micobatterio AVIUM per il quale non serviva tutta quella cura. Nel frattempo ero entrato in un grave stato di ansia che mi aveva praticamente distrutto più della cura.
Ora che ero più tranquillo mi sono andato a guardare la cartella clinica che mi avevano rilasciato al primo ospedale dove avevo fatto tutte le analisi del sangue possibili e noto una cosa che mi fa ripiombare nella crisi più totale: nell'analisi fatta il primo giorno (ossia prima di iniziare qualunque terapia) nella zona riguardante i marcatori tumorali leggo: CEA 2,2 - CA 125 55,6 - CA 19,9 41,8 - CA 15.3 26,5 - TPA 20 - ENOLASI NEUROSPECIFICA 9,1 - FERRITINA 678.
Non mi era stato detto nulla sul fatto che il CA 125, il CA 19,9 e la FERRITINA fossero oltre i normali valori.
Dopo tutto quello che ho patito insieme alla mia famiglia (mia mogli e mio figlio di due anni sono stati sottoposti a profilassi antituburcolare inutilmente), devo sospettare un brutto male in qualche zona del mio corpo? Perchè non mi hanno avvertito un anno fa?
La ringrazio infinitamente in anticipo e spero mi possa rasserenare un poco.
Andrea
[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1

Caro Andrea,

mi sento di tranquillizarti in pieno e mi dispiace molto per tutte le disavventure che hai sostenuto. I marcatori tumorali sono degli esami che non hanno una sensibilità ed una specificità del 100%. Possono risultare facilmente alterati in corso di processi infiammatori ed infettivi (come nel tuo caso) ed in particolare il Ca 125 risente delle infiammazioni delle sierose (come la pleura). La ferritina inoltre è un indice che particolarmente si altera in corso di infezioni ed infiammazioni. I marcatori tumorali non debbono essere usati (se non in alcune specifiche patologie) in fase di diagnosi ma possono essere utili in fase di follow-up (cioè di monitoraggio nel tempo) di una patologia neoplastica già accertata. Quindi, serenità.

Un cordialissimo saluto e FORZA ITALIA!!

Dr. Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Non ho parole!!!
Saluti
[#3]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Non ho parole!!!
per un comportamento simile, prima si doveva essere completamente sicuri ed escludere la possibilità di una formazione tumorale, mettendo in atto tutte le procedure possibili, successivamente escluso questo, accertarsi se vermente esisteva la possibilità di un processo tubercolare.
SAluti
[#4]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Caro Andrea,

volevo scrivere ulteriori due parole di integrazione del mio precedente intervento. L'emottisi probabilmente derivava dalle bronchiectasie ed i marcatori tumorali (premesso tutto quello che ho già scritto) comunque erano stati eseguiti con un pò di confusione: il Ca 125 infatti è indicato nel monitoraggio di una neoplasia dell'ovaio, il Ca 15-3 nelle neoplasie del seno ed il TPA è ormai in disuso....

Raccomandandoti la massima tranquillità, ti saluto nuovamente

Carlo Pastore
[#5]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Concordo con il dr. Pastore sull'atteggiamento di cautela quando si è chiamati ad interpretare i valori dei marcatori tumorali che possono aumentare in situazioni che nulla hanno a che vedere con una patologia tumorale.
Oltre a quelli citati dal collega, ad esempio il Ca 19.9, antigene gastrointestinale , una glicoproteina presente nel sangue, può incrementarsi in diverse situazioni NON TUMORALI, come ad esempio nel'ittero, nel diabete mal controllato, nelle malattie reumatiche e anchee in diverse PATOLOGIE BENIGNE del tratto gastroenterico.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

Diabete

Il diabete (o diabete mellito) è una malattia cronica dovuta a un eccesso di glucosio nel sangue e carenza di insulina: tipologie, fattori di rischio, cura e prevenzione.

Leggi tutto