Adenocarcinoma prostatico, metastasi ossee

Gentilissimi dottori sono il figlio di un malato di tumore alla prostata,vi sottopongo in sintesi la storia clinica dello stesso affinchè possiate darmi un parere sulla diagnosi e sul piano terapeutico avviato.Vi faccio presente che si tratta di un uomo di 67 anni che, fino a questo evento,non aveva avuto grossi problemi di salute e che oggi,nonostante tutto,è completamente autosufficiente.

NOVEMBRE 2008
Mio padre,dopo qualche mese di sofferenza nella minzione,e dopo avere ritenuto,sbagliando,che la cosa potesse essere posticipata, decide di fare un controllo tramite l'esame del sangue e delle urine.Valori assolutamente anomali (azotemia 400,psa 200,nonchè una forte anemia) inducono il nostro medico curante a disporre l'immediato ricovero di mio padre.Il ricovero viene effettuato il giorno stesso.Vi riporto,in sintesi,quanto contenuto nel foglio di dimissioni:Diagnosi di dimissione: Insufficienza renale cronica,iperprostatismo,anemia.Decorso:Il paziente giunge alla nostra osservazione per grave IRC,anemia severa e ritenzione urinaria con ischiuria paradossa.Posto il catetere vescicale si è avuta un'ottima ripresa della diuresi ma isostenurica per cui si è iniziato il trattamento dialitico,previo posizionamento di CVC in vena femorale dx.Nonostante la buona ripresa della diuresi la funzionalità renale al momento resta compromessa,per cui viene inserito nel programma dialitico.Si consiglia scintigrafia ossea e valutazione urologica,Viene dimesso con catetere vescicale a permanenza.In questo momento il valore del PSA era di 147,l'azotemia era 142,la creatinina 5,03.

Dicembre 2008.
Dopo visita urologica,viene disposta biopsia prostatica e scintigrafia ossea total body,viene inoltre,da subito,prescritto il casodex 150(1 cp al dì).
Esito Biopsia: ADENOCARCINOMA DI GRADO GLEASON 4 E 3 (SCORE 7) NEI QUATTRO PRELIEVìSUL LUBO DI DX.(OVE OCCUPA RISPETTIVAMENTE IL 25 %, 60 %, 70% E 80% DEICILINDRI: BIOPTICI),NEI: CINQUE PRELIEVI SUL LOBO DI SIN (SO%, 60% 70%, 80%
90%);NEI QUATTRO SUL MARGINE DI DX (20%,30% 40% E 50%) E NEI QUATTRO
SUL MARGINE DI SIN (10%,60%,70% E 80%);SI SEGNALA INFILTRAZIONE
NEOPLASTICA PERINEURALE.

GENNAIO 2009
Sospensione trattamento Dialitico,inizio dieta ipoproteica.
Esito Scintigrafia ossea Total Body: RELAZIONE(8_Gennaio_2009)
L'esame mette in evidenza patologica fissazione del tracciante osteotropo che si proietta sul tratto medio delta slncondrosi sacro-iliaca di destra e sulla porzione più craniale della sincondrosi sacro-iliaca di sinistra. Ipercaptazione interessa inoltre la VII giunzione costo-vertebrale di sinistra:tali ultimo rllievo,seppur compatibile in prima ipotesi con patologia spondilo-artrosica,appare meritevole dl ulteriori approfondimenti diagnostici con imagining radiologico mirato.Iperfissazione artropatica si rileva nei maggiori distretti articolari.L'indagine meritatamente ai rimanenti segmenti ossei esplorati,in atto non documenta altre a aree di abnorme accumulo del radiofarmaco. CONTINUA...
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

il testo del consulto risulta incompleto. Comunque credo di aver capito che si tratta di una neoplasia prostatica con ripetizioni ossee. L'ormonoterapia è la prima scelta direi in abbinamento all'acido zoledronico per contrastare la progressione ossea.

cari saluti

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
...CONTINUA
Visita Urologica:
Viene prescritto, con piano terapeutico, Eligard 22,5 MG ogni 3 mesi e Casodex 50 (1 cp al dì).

FEBBRAIO 2009
Per maggiore sicurezza sulla esistenza di metastasi ossee, viene prescritta una TC di cui allego l'esito: TC RACHIDE DORSALE D5-D8 E TC BACINO (07-02-2009)
L'esame del rachide dorsale è stato condotto da D3 e D9 in basale, in assiale e con ricostruzioni MPR. Diffusa spondiloartosi con osteofitosi margino-somatica. Artrosi interapofisaria dei tratti in esame bilateralmente, Artrosi delle articolazioni costo-vertebrali bilateralmente. Ernia di schmorl a livello della limitante somatica inferiore del soma di D7, Lesione focale osteoaddensate nel soma della 4° vertebra dorsale dal diametro di 3,7 mm.Area focale addensante con zona centrale di minore densità a ridosso della limitante somatica inferiore del soma della 6° vertebra dorsale (in prima ipotesi ernia di schmorl etc). Piccolissime aree addensanti focali nel disco intersomatico D7-D8 e D8-D9. Non si apprezzano lesioni focali nel bacino. Artrosi delle sincondrosi sacro-iliache.

Marzo 2009
Abbiamo fatto degli ulteriori controlli da specialisti in urologia che, purtroppo confermavano la diagnosi (K prostatico metastatico) seppur avessero proposto terapie diverse (un urologo ci ha consigliato di iniziare solo con Casodex per poi, quando il corpo diventerà farmaco-resistente, usare i farmaci LHRH agonisti. Gli altri ci hanno consigliato il blocco androgenico totale -che ad'oggi sta facendo-). Circa le metastasi la particolare conformazione della colonna vertebrale di mio padre (conformazione che, negli ultimi anni gli ha fatto assumere una andatura claudicante.) Il fatto che egli abbia sempre sofferto di artrosi, ha portato il nefrologo a disporre la TC per valutare meglio l'esistenza delle metastasi ossee. Su questo punto qualche urologo ci ha consigliato di usare da subito i bisfosfonati, altri dicono che sarebbero inutili (sia perchè si tratterebbe si metastasi periferiche che non toccano articolazioni importanti, sia perchè c'è uno stato di insufficienza renale) per il momento, e ci hanno consigliato di usarli all'occorrenza (cioè alla comparsa dei sintomi).

Aprile 2009

Ad oggi mio padre è in dieta ipoproteica (alla quale risponde bene). Continua altresi il blocco androgenico totale (l'attuale valore di PSA è 40 circa ha iniziato l'eligard da un mese, mentre continua prendere ancora il casodex seppur ridotto da 150 a 50 mg). Un primo tentativo di rimozione del catetere a permanenze non ha dato esiti ottimali (nonostante avesse una buona minzione, rimaneva in vescita parte dell'urina), pertanto è stato rimesso il catetere ed è stato disposto, dopo Pasqua, un ricovero per un intervento disotruttivo ai fini della rimozione del catetere a permanenza.


Anche grazie al vostro sito ho potuto documentarmi sulla patologia che è stata diagnosticata a mio padre e, putroppo, credo non ci aspetti un futuro positivo. La felicità per il fatto che mio padre oggi stia bene viene, spesso, sopraffatta dalla certezza di un futuro negativo e, soprattutto, dal senso di impotenza nei confronti dell'inesorabile avanzata delle mestastasi. Vi chiedo un parere sulla diagnosi e sulla terapia che è stata prescritta a mio padre soprattutto per ciò che concerne l'aspetto del trattamento delle metastasi -compatibilmente con la sua, seppur non gravissima, insufficienza renale- (ho sentito parlare oltre che dei bisfosfonati, anche dell'Acido Zoledronico e di alcune recentissime ricerche che avrebbero individuato come fronteggiare la farmacoresistenza alla terapia ormonale nei pazienti affetti da carcinoma). Vi chiedo ,altresì, di suggerirmi qualsiasi terapia (sia risolutiva che palliativa), anche in fase sperimentale, che possa fare al caso nostro perchè, considerato che mio padre non è vecchissimo, e considerato che ad oggi è pienamente autosufficiente ritengo che, di fronte ad una diagnosi così infausta, sia plausibile il ricorso a qualsiasi terapia quand'anche non sia ancora pienamente inserita nei protocolli.

Sicuro di una vostra risposta,scusandomi per la prolissità, vi ringrazio sentitamente per il lavoro che fate, e colgo l'occasione per augurarvi una felice e serena Pasqua.
P.s. Intanto ringrazio di cuore il Dott. Pastore che ha immediatamente risposto al mio quesito anche se non ancora completo.
[#3]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

di nulla, figurati... Confermo quanto ho scritto in precedenza e direi che in effetti una insufficienza renale importante porta ad impiegare l'acido zoledronico con cautela. Un trattamento da valutare quando la patologia si svincolerà dal blocco androgenico totale è quella con docetaxel. Inoltre si potrebbero abbinare localmente delle applicazioni di ipertermia. Anche il dosaggio della CgA (cromogranina A) può essere utile nel verificare se la neoplasia presenta componente neuroendocrina (tanto da poter abbinare alla terapia attuale, una terapia con octreotide).

resto a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, torno a scrivere sul vostro sito per chiedervi,nuovamente, un parere sulla situazione che riguarda mio padre. Abbiamo dal momento dell'esito positivo della scintigrafia ossea (8 Gennaio 2009 iniziato il trattamento ormonale (blocco androgenico totale) con l'utilizzo di Eligard 22,5 MG ogni 3 mesi e Casodex 50 (1 cp al dì) (a settembre 2009, il casodex veniva sostituito con farmaco equivalente,safedex 50 mg).Il problema attuale è il PSA,a dicembre 2008, prima di iniziare la terapia il PSA era di circa 150 (si inizio subito il trattamento con casodex) da gennaio 2009 si inizio il blocco androgenico totale (venne aggiunto eligard),da quel momento i valori del PSA si sono progressivamente abbassati fino ad arrivare al 9 di settembre 2009 con un valore di 10,10 ng/ml (ricordo che, in questo mese,veniva sostituito il casodex con il safedex sempre da 50 mg).Il 18 dicembre 2009 vengono ripetuti gli esami di routine e, con grande preoccupazione,ci siamo accorti che il PSA era nuovamente salito addirittura fino al valore di 123, l'esame viene ripetuto il 24 dicembre 2009 ed il valore era ancora cresciuto fino a 177.Gli altri esami emocromo,ferritina,ecc...) andavano bene. Adesso siamo preoccupatissimi, on sappiamo cosa fare,la cosa mi sorprende molto,perchè,per quello che ne posso sapere è anomala, infatti il PSA non è mai arrivato a valori prossimi allo 0 (come doveva accadere con il blocco androgenico totale),inoltre la ricrescita dei valori del PSA è stata troppo repentina,dalle visite che abbiato fatto e dai vostri consigli non mi sarei aspettato mai una ormonoresistenza tanto rapida (11mesi dal blocco androgenico totale),inoltre mi era stato detto che i valori sarebbero iniziati a crescere lentamente quando fosse iniziata la ormonoresistenza. Stiamo prenotando una nuova scintigrafia ossea total body per valutare l'avanzamento della compromissione ossea. Vi chiedo di darmi un vostro parere circa la situazione in cui versa mio padre,è possibile che sia già iniziata l'ormonoresistenza? E'possibile che si sia manifestata facendo impennare i valori del PSA in maniera così repentina in costanza di blocco androgenico totale? Cosa ci consigliate di fare? Siamo molto preoccupati e confusi.Vi ringrazio anticipatamente e vi Auguro Buone Feste.
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