Dolore post operatorio - prescrizione farmaci corretti

Premetto che non sono una persona solita a lamentarsi del dolore ma anzi sono stato abituato a stringere i denti.
Sono stato operato a Roma nel maggio 2008 per un trauma all'arto superiore dx con frattura dell'omero dx. L'instervento di osteosintesi ha previsto l'impianto di chiodi endomidollari.
Questi alcuni dettagli dell'ultima visita, proprio oggi:
E.O. Arto superiore destro: cicatrice in regione epicondiloidea cm 5 con sottostante tumefazione dolente; particolarità gomito completa, spalla con scrosci, parestesie nella regione dorsale dell'avambraccio.

Ora, questa è la situazione, e io sento un dolore quasi quotidiano, alle vole lieve, alle volte pazzesco. Il dolore, quando è forte, non mi permette di concentrarmi sul lavoro ed evidentemente mi rende nervoso e intrattabile.
Nel mio lavoro, piuttosto importante, non me lo posso assolutamente permettere.

Dunque, la soluzione dei molti ortopedici consultati a Roma sembra molto diversa. Chi non farebbe sostanzialmente nulla, chi rimuoverebbe immediatamente i chiodi ormai dentro al braccio da 2 anni, chi opererebbe in atrtroscopia la spalla, chi andrebbe a controllare i nervi aprendo il braccio e vedendo che non siano stati inclusi nell'ossificazione.

Indipendentemente dal futuro del mio braccio, che mi sembra ancora non chiaro ad alcuno, il mio problema attuale è tenere a bada il dolore, perlomento per una vita pseudo normale e continuare a lavorare.

Sono una persona robusta, di 187 cm x 105 kg, e attualmente prendo, al bisogno:
Oxyxontin 20 mg; Tramadolo (p.es. Contramal ); co-efferalgan.

Questo vuol dire che non tutti i giorni prendo farmaci, e quando li prendo non li prendo insieme. A seconda del dolore che sento so che mi basta una cosa o l'altra.

La prescrizione di questi è stata fatta da medici diversi, ma io ho la necessità di farmi fare un prescrizione continuativa per un certo periodo di tempo anch per averli su ricette rosa dal medico di base. In poche parole ho bisogno di una terapia.

Capisco che farmaci come quelli che prendo non siano proprio all'acqua di rose, ma se io prendo altri antidolorifici, e li ho provati quasi tutti, anche in dosi da cavallo, non mi fanno assolutamente nulla, perlomeno per questo tipo di dolore.
L'Oxycontin l'ho iniziato a prendere su consiglio di un medico di Milano, saltuariamente, quando mi sono accorto che in alcune giornate prendevo il doppio della dose raccomandata massima di Tramadolo. Eppure il dolore non passava. Ora, io mi chiedo se sia possibile continuare a spendere tempo e denaro in visite da molti diversi ortopedici, convenzionati o privati, sentirsi dare ogni volta una soluzione diversa, ma che mai io riesca ad uscire con una terapia farmacologica adatta A ME. Sono disposto ad ascoltare i consigli di chiunque voglia darmeli, e viaggiare in tutta Italia per un consulto finalmente decisivo. Abito a Roma ma sono di Milano, e quindi sono spesso anche lì.
Spero in un consiglio finalmente risolutivo, grazie.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Non posso darle pareri sulla terapia perché questa impone la visita diretta, e comunque non è possibile parlare di prodotti specifici.
Per quanto riguarda le cause del dolore è impossibile fare ipotesi utili: Lei parla di dolore ma non dice mai la sede, i modi di insorgenza, le caratteristiche, i movimenti che lo provocano, ecc., nè soprattutto da quanto tempo. Un conto è se si tratta di un dolore recente, cosa ben diversa se il dolore è sempre stato presente fin dall'intervento. Altra cosa da capire è la natura della tumefazione sul gomito, e i tempi di comparsa, le sue caratteristiche (calore, aspetto fluttuante, ecc), potendo essere una infezione o una procidenza di un mezzo di sintesi, o una raccolta liquida, ecc,; anche il tipo di osteosintesi può avere il suo peso: Lei parla di "chiodi endomidollari" ma senza sapere di che tipo è difficile ipotizzare la mobilizzare di un mezzo di sintesi e/o un processo infettivo.
Gli interventi proposti hanno tutti un loro significato ma solo se la diagnosi evidenzia la necessità di uno di essi, altrimenti rischia che ad esempio rimuova i chiodi ma il problema sia invece l'intrappolamento di rami sensitivi, oppure faccia un'artroscopia di spalla e il problema sia dovuto ai chiodi.
Non riesco a dirLe a chi rivolgersi, essendoci sia a Milano sia A Roma solo l'imbarazzo della scelta, ma Le consiglio di affidarsi a un solo specialista di Sua fiducia e di farsi seguire, anche più volte, solo da lui, altrimenti può solo confondersi le idee e ogni volta si trova a ricominciare da capo. Del resto la soluzione farmacologica è accettabile solo se è stata fatta una diagnosi e si è accertato che quella è l'unica strada percorribile, altrimenti non è pensabile che Lei sia condannato ad assumere farmaci a vita.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore, ed è vero che non ho indicato una sede, dato che il dolore a volte è a livello della spalla, altre a livello della frattura, ovvero a metà braccio, altre al gomito.

E' certo che il dolore vi è sempre stato, dopo l'intervento, fino a oggi stesso. Non sempre intenso, non tutti i giorni.
Ma non ho mai passato una settimana intera senza sentire dolore almeno una volta, e questo dalla data dell'operazione.

Inutile, probabilmente ulteriori dettagli che come lei dice bene devono essere valutati solo durante la visita. Alcuni, poi, non li conosco, i chiodi so solo che sono in numero di 5 o 6, piuttosto sottili, ma semplicemente vedendo da profano una radiografia.

Le chiedo solo come posso trovare e scegliere un medico di cui fidarmi e da cui farmi seguire, fra gli specialisti, se ho posizioni tanto diverse fra chi vorrebbe aprire oggi il braccio a metà, chi non farebbe niente, chi non ammette nemmeno vi sia un dolore e chi invece opererebbe domani in una clinica (guarda caso).

Tanto per dire, chi mi ha operato e lo staff di un famoso ospedale ortopedico di Roma non ha mai parlato di dover togliere i chiodi inseriti. Anzi, mi hanno sempre detto che sarebbero stati per sempre lì.

Come posso scegliere il medico giusto, per evitare, appunto, di passare la vita a prendere farmaci per il dolore ?

Grazie comunque per la risposta.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
E' ben difficile suggerire "il medico giusto". Un consiglio però che posso darLe è di sentire un parere in un centro autorevole e al di fuori di Roma e Milano, come potrebbe ad esempio essere la Chirurgia della spalla e del gomito dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna http://www.ior.it/Sito/frmCurarsi_DettUO.aspx?IDItem=25&IDCont=0&IDUO=62
Ci tenga aggiornati, se vuole
Cordiali saluti