Post artroscopia giocchio flessione impossibile

Buongiorno, il 4 Febbraio scorso, quattro mesi fa dunque, mi sono sottoposto a meniscectomia selettiva presso l'ospedale Gaetano Pini di Milano in seguito a frattura del menisco laterale. Suppongo che sia rilevante descrivere anche la situazione precedente all'intervento: in tutta sincerità non ho la minima idea di come io abbia potuto riportare questa frattura, non pratico sport, il mio lavoro non comporta alcuno stress alle articolazioni, non ho avuto incidenti o subito traumi di alcun genere; l'unica ipotesi che resta è che io non mi sia reso conto di qualche trauma. So solo che per un lungo periodo, che non so quantificare temporalmente (almeno un anno) ho sopportato un saltuario dolore al ginocchio, che divenuto meno saltuario mi ha messo in allarme fino alla scoperta della diagnosi.
Questo il referto della rm:
frattura a decorso orizzontale interessante l'intera cartilagine meniscale laterale associata a cisti meniscale della superficie libera. non lesioni del menisco mediale. normale aspetto dei legamenti crociati e laterali. accenno a iperpressione rotulea esterna. non versamento articolare significativo. non alterazioni di segnale a carico della componente ossea. regolari i tendini quadricipitale e rotuleo.
Il principale sintomo era essenzialmente dolore, mentre camminavo,mentre scendevo o salivo le scale, dolore nell'accovacciamento, la corsa era esclusa categoricamente. C'è da dire tuttavia che come ho detto prima il dolore si presentava ad intervalli e che nei periodi in cui scompariva, tutte le attività che ho citato prima potevano essere svolte senza problemi. Dopo qualche mese di attesa mi sono sottoposto a meniscectomia. Questa la lettera di dimissioni:
artroscopia del ginocchio, meniscectomina selettiva laterale asportazione cartilagine semilunare del ginocchio, altra riparazione del ginocchio asportazione cisti parameniscale.
sono trascorse circa due settimane e finalmente potevo camminare senza stampelle. L'unico problema, che ho fatto presente durante il controllo , era che l'angolo di flessione del ginocchio non superava i 90 gradi. Sono passati 4 mesi, sebbene l'estensione del ginocchio sia completa, ma così è stato sin dall'indomani dell'intervento, la flessione risulta ancora troppo ridotta e soprattutto estremamente dolorosa. Prima dell'intervento era dolorosa ma completa, oggi il movimento è bandito, appena l'angolo di flessione supera i 95 gradi circa il dolore diventa immediatamente acuto e violento, nelle ultime settimane sono tornato a sentire dolore anche semplicemente camminando. Va detto che il punto dolorante non è però lo stesso di prima, poiché adesso mi fa molto male dietro il ginocchio e non lateralmente. Le chiedo un parere. Sono molto scoraggiato. Grazie mille
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Caro utente,

può capitare che in alcuni casi il recupero della flessione sia difficoltoso, e a volte -caso ben più grave!- può essere difficoltoso il recupero dell'estensione.
Mi sento di rassicurarLa, perché la fisiokinesiterapia costante e intensa Può migliorare, nel giro di qualche tempo, la Sua condizione.
Qualora con la FKT non si riuscisse, esistono altre frecce al nostro arco. Ma prima di intraprendere qualunque strada, anche solo intensificare la FKT, è opportuno che Lei si faccia visitare da un ortopedico per essere certi che non esistano elementi che controindichino questi provvedimenti.

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
anche se in ritardo La ringrazio molto per la sua risposta che sul momento mi ha rincuorato molto. Successivamente il ginocchio ha continuato a dare problemi, così su consiglio del mio medico di base ho effettuato un'altra risonanza magnetica. Ho ritirato oggi il referto e già prenotato una visita specialistica per la prossima settimana. Appena letto il referto mi sono scoraggiato moltissimo:
"L'indagine documenta lesione a decorso orizzontale a livello del menisco laterale, in contiguità con formazione cistica sepimentata a sviluppo laterale e posteriore. Non significativa quota di versamento endoarticolare. Invariati i restanti restanti reperti. Invariata la situazione articolare della rotula che appare in lieve iperpressione esterna su base displasica. Iniziali segni di condropatia."
Io non sono un medico. Ma sbaglio se dico che questo referto appare addirittura peggiore del preintervento? Volevo chiederle anche se il termine "lesione" é differente da "frattura". Secondo lei dovrò sottopormi ad un ulteriore intervento? Ha qualche consiglio in merito? La ringrazio ancora. Cordiali saluti.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
In questo caso "frattura" e "lesione" sono del tutto sovrapponibili.
E' impossibile dire se il quadro alla risonanza sia migliore o peggiore: è necessario che lo stesso osservatore confronti le lastre. Qui invece leggiamo la descrizione di due radiologi diversi (o dello stesso radiologo in due momenti diversi), che peraltro dicono la stessa cosa.
Temo che solo visitandoLa si possa capire cosa sia accaduto, sciogliere la riserva e capire se sia necessaria un'ulteriore artroscopia.

Distinti saluti