Richiesta consulto ortopedico

Salve,in data 25 marzo 2010 ho subito un trauma distorsivo caviglia dx provocandomi un edema osseo intraspongioso da verosimile lesione da impatto in corrispondenza della porzione infero-mediale del corpo dell'astragolo,del I cuneifome e della testa del I metatarso. Modesto versamento articolare. Non evidenti significative alterazioni morfologiche e di segnale delle strutture tendinee e ligamentose in esame.
Successivamente dal controllo della seconda RMN mi hanno diagnosticato che il ligamento peroneo-astragalico anteriore è lievemente ispessito con intensità del segnale disomogeno per lesione parziale. Piccola area di edema post-tramautico in corrispondenza dell'apofisi anteriore dell'astragolo: coesiste modesta iperemia della spongiosa dello scafoide e del I cuneiforme. Nella norma i tendini esaminati.
I tessuti molli superficiali del dorso del mesopiede e del comparto laterale della caviglia sono ispessiti ed ipertensi nelle sequenze T2 pesate per importante edema: assenza di raccolte fluide capsulate.
Premesso che la terapia consigliatemi è stata : un bendaggio elastico per due settimane ed antiffiammatori, Trascorsi i venti giorni, mi hanno rimosso il bendaggio elastico funzionale, e mi hanno consigliato la calza elastica a gambaletto di media compressione, con tutore tipo siarigir bivalva da indossare durante le ore diurne, associato a ciclo di fisioterapia o magnetoterapia, massaggio linfodrenante e rieducazione funzionale, flebinec bustine due volte al dì per due settimane.
Successivamente gambaletto gessato, carico tutelato, fluxum 0.4 fiale 1 al dì per 25 giorni con controllo settimanale dell'emocromo per piastrine; difosfonal fiale con lidocaina, 1 fiala al dì per 15 giorni, poi una fiala ogni tre giorni per 15 giorni, magnetoterapia, tauxib 90mg 1 cp per 15 giorni, riposo per 25 giorni.Successivamente conserva la valva per 15 giorni, continua fluxum da 0.4, magnetoterapia e doppler arterioso e venoso arti inferiori. Successivamente carico libero per trenta giorni, efferergal 1000 una compressa al bisogno, fluxum 0.4 1 fiala per 30 giorni ,rieducazione al piede, difosfonal 1 fiala al dì per 20 giorni, riposo funzionale per trenta giorni, nuoto,massaggi.
Il mio quesito è questo: cosa sta succedendo al mio piede e perchè fino ad oggi accuso molto dolore alla parte inferiore e superiore del piede e della tibia, tale da non riuscire a camminare senza l'ausilio delle stampelle? Quanto tempo ancora mi occorre per recuperare in toto la funzionalità del mio piede, e se la riprenderò integralmente senza lascianre postumi al riguardo?
Fiduciosa di una vostra risposta invio cordiali saluti.
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Dr. Gianluca Cusmà Ortopedico 122 9
Buonasera, i sintomi da lei descritti (e le circostanze in cui sono venuti a crearsi) farebbero pensare ad una algodistrofia post traumatica. Dalle cure che i colleghi hanno impostato mi pare che questa sindrome (frequente nei traumi di caviglia, nelle donne) sia stata riconosciuta e concordo con l'impostazione terapeutica che hanno adottato.
Il tempo per uscire da questo stato infiammatorio è tuttavia imprevedibile senza poter valutare e rivalutare più volte clinicamente la situazione: solo chi la segue può azzardare dei pronostici. Quel che posso dirle è che a completa risoluzione della fase infiammatoria i postumi permanenti sono modesti o nulli.
Un saluto

Dr. Gianluca Cusmà
Chirurgia Protesica ed Artroscopica
di Anca e Ginocchio www.orthopedia.it