Gonalgia al ginocchio sx

Gentile/li Dottore/ri,
ho quarantasei anni, altezza 1,77 e peso 75 kg, in giovane età ho subito un forte trauma al lato inferiore esterno del ginocchio sx con profonda ferita vicino alla rotula (lato sx inferiore); ferita suturata con dieci punti e successiva immobilizzazione dell’arto per circa un mese con fasciatura semirigida, per fortuna l’incidente fu risolto senza danneggiamento dei tendini, dei menischi e della stessa rotula.
In seguito, durante la crescita, ho lamentato occasionalmente dolore nell’area colpita da quel vecchio trauma.
Con l’avanzare dell’età, il dolore al mio ginocchio si è fatto sempre più intenso, soprattutto quando rimango fermo in piedi nella posizione eretta per prolungato tempo, quando fletto al massimo all’indietro la gamba sulla coscia (oltre i 140°) e quando mi tocco la rotula con lieve pressione verso l’esterno sx in direzione della vecchia sutura.
Tempo addietro (’90) ho eseguito degli esami strumentali al ginocchio e l’esame clinico dello specialista ortopedico mi diagnosticò “gonalgia al ginocchio sx con segni di contromalacia rotulea” e mi prescrisse, con la circostanza, dei farmaci antinfiammatori, dei cicli periodici di fisiocinesiterapia e di idrokinesiterapia, che peraltro mi portarono beneficio per un certo periodo, e di evitare le prolungate stazioni erette.
A tutt’oggi il dolore permane, a volte mi sembra di avere il ginocchio gonfio, ma in realtà è solo una sensazione, quando sono fermo in piedi ed il mio peso si trasferisce al ginocchio sx è come se una punta di chiodo mi trafiggesse verso l’interno sottorotuleo procurandomi dolore e instabilità, anche quando mi stendo nel letto prono e la rotula viene a contatto col materasso devo immediatamente cambiare posizione perché ho fastidio, raramente ho dolore mentre salgo e scendo le scale.
Faccio presente che durante la normale deambulazione quotidiana o quando ad esempio faccio del nuoto libero in piscina, non lamento alcun dolore, mentre lo stesso si fa sentire soltanto se rimango nella posizione ferma in piedi per un po’ di tempo con le gambe pressoché unite (ad es: se divarico le gambe non accuso il dolore).
Ho eseguito da poco degli esami strumentali consigliatimi dal medico: raggi e tac con i seguenti referti:
rx=”Non evidenti segni di lesioni ossee. Conservati i rapporti articolari. Calcificazione con caratteri di entesopatia in corrispondenza dell’inserzione tendinea quadricipitale rotulea”;
tac=”Calcificazione entesopatica all’inserzione del tendine quadricipite sulla rotula. Menischi, tendine rotuleo, legamenti crociati e collaterali nei limiti. Rotula in sede. Cartilagini femoro-rotulee finemente assotigliate. Note infiammatorie e sottile film liquido all’apice posteriore del corpo adiposo di Hoffa”.
Vi premetto che la mia attività lavorativa mi consente di stare per alcuni periodi seduto alla scrivania. Non svolgo alcuna attività sportiva in particolare.
Gentile/li Dottore/ri, volevo un vostro parere sugli esiti degli esami eseguiti?
La contromalacia rotulea allora diagnosticatami potrebbe esserne tuttora la causa della mia gonalgia?
Una concausa della gonalgia potrebbe venire dalle cartilagini finemente assotigliate o dalla calcificazione entesopatica all’inserzione del tendine quadricipite sulla rotula?
Potrebbe essere la regione di Hoffa, cos è questa patologia, Dottore?
Cosa mi consiglia la vostra esperienza?
Un grazie anticipatamente per la professionale consulenza e per le cortesi risposte in merito.
Cordialità

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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 938 50 10
Da quanto ha esposto sembrerebbe che il problema emergente sia quello rotuleo. Una condromalacia rotulea quindi.
Da valutare la causa e questo si fa bene clinicamente e con esami radiografici tipo assiali di rotula. Nel caso in cui venisse confermata questa diagnosi sarebbe consigliabile una artroscopia anche in relazione alla sua giovane età.
Per quanto riguarda il corpo di Hoffa diciamo che lei ha una infiammazione di questa struttura che in genere si realizza in tutte le circostanze in cui il ginocchio riceve stimoli irritativi di tipo infiammatorio.
Cordiali saluti

Antonio Mattei

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dr.Antonio Mattei,
innanzi tutto grazie per la Sua disponibilità per la risposta fornitami.
Volevo inoltre chiedergli il significato delle cartilagini finemente assotigliate ed il perchè della calcificazione entesopatica all’inserzione del tendine quadricipite sulla rotula del mio ginocchio sx?
Il dolore che accuso potrebbe dipendere, in parte o in tutto, anche da queste patologie evidenziate?
Si sente dire che la condromalacia rotulea può essere difficile se non addirittura impossibile da diagnosticare strumentalmente. Le chiedo se questo potrebbe essere vero?
Quindi una radiografia di tipo assiale di rotula potrebbe risultare negativa?
Grazie ancora.
Cordiali saluti
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 938 50 10
La calcificazione dell'inserzione del tendine quadricipitale è anch'essa espressione di una sofferenza dell'articolazione femoro-rotulea. Quando la patologia cartilaginea è di grado elevato la semplice radiografia mostra le rime articolari ristrette (la cartilagine è radiotrasparente).
La condromalacia rotulea si diagnostica abbastanza agevolmente con RM e bene con una artroscopia che le consiglio di praticare, sempre dopo avere effettuato una attenta valutazione clinica da parte di uno specialista.
Le assiali di rotula servono per valutare eventuali difetti meccanici dell'articolazione che potrebbero essere la causa della malattia.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Antonio Mattei,
grazie per la Sua solerte risposta e per la Sua preziosa consulenza.
Buon lavoro.
Cordiali saluti.