Artodesi dito del piede

Salve Dottore, mi permetto di diturbarLa ma ho bisogno di chiarimenti riguardo un intervento che dovrò subire a breve: Artodesi al 2° dito piede sx per dito a martello. Ho 31 anni e inpratica convivo da sempre con il 2° dito del piede sx che resta piegato a 90° con la seconda e tenza falange rigide a 90° mentre la prima falange sembra "staccata" dalle altre, ossia sembra che l'articolazione non ci sia. Ricordo che all'eta di 10 anni subii un trauma frontale al piede, un carrello mi sbatté forte al piede spingendomi indietro il dito, avevo le ciabatte. Rimasi giorni col dolore, un pò di gonfiore, ma poi non ci feci caso e non andai dal medico nonostante le insistenze di mia madre. Nel crescere questo dito a martello mi ha creato non pochi problemi, soprattutto limiti nell'acquisto di scarpe perchè essendo sporgente verso l'alto l'articolazione bloccata questa sfrega sulle scarpe e si crea il callo o la vescichetta! Per il fatto estetico non è che mi pesa più di tanto. Ora più che mai mi rendo conto del fastidio perchè non posso utilizzare le scarpe antinfortunistiche, che dovrei utilizzare al lavoro, perchè l'articolazione bloccata sbatte in alto sul puntale in ferro. Così alcuni mesi fa mi sono deciso ad andare da un ortopedico presso l'ospedale di San Gavino (VS), dal dottor Andrea Aste il quale, visitandomi e visionando la radiografia, mi ha prenotato l'intervento di Artodesi con cui intende risolvere, col primario di Ortopedia dr Sorrentino, il mio problema. Purtroppo non mi ha spiegato bene in cosa consiste l'intervento, che tempi di ripresa ha, se devono ingessarmi il piede o solo fasciarlo, ma soprattutto vorrei sapere se lascia dolori permanenti, fastidi, ecc. Mi hanno detto che il dito,una volta raddrizzato potrebbe essere più lungo degli altri e quindi darmi più problemi di come sta adesso, perchè sporgendo in avanti sarà un fastidio continuo con ogni calzatura.... è vero? Il dito nell'intervento se ho ben capito andrà Fratturato nel punto in cui l'articolazione è rigida a 90° e poi rimesso dritto e bloccato dritto con un perno rigido, giusto? Naturalmente il Chirurgo Ortopedico lo posizionerà in modo che il piede sia normale e l'allineamento frontale delle dita corretto, giusto? Per favore Dottore mi conceda un pò del suo tempo e mi risponda, ho tanti dubbi che sono più propenso a tenermi il dito così com'è che a farmi operare... In più su internet si legge tutto e il contrario di tutto che alla fine la sicurezza che avevo di farmi operare ormai si è di molto affievolità.... Per cortesia mi può spiegare come sarà il mio intervento e se dopo avro strascichi tipo fastidi, dolori, problemi nel camminare o fare altri movimenti per via del dito "bloccato dritto"... Facendo un lavoro in cui spesso movimento carichi su scale non vorrei avere problemi al piede, perderei il lavoro..... Mi scusi se mi sono dilungato ma ho bisogno di chiarimenti e della sua cortese disponibilità nel fornimeli. La ringrazio e la saluto.
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
1) Non mi ha spiegato bene in cosa consiste l'intervento, che tempi di ripresa ha, se devono ingessarmi il piede o solo fasciarlo, ma soprattutto vorrei sapere se lascia dolori permanenti, fastidi, ecc.
L'INTERVENTO PER DITO A MARTELLO CONSISTE NEL BLOCCARE L'ARTICOLAZIONE TRA LE FALANGI DOPO AVER ALLINEATO IL DITO RISPETTO AGLI ALTRI.
IL DITO VIENE TENUTO PER ALCUNE SETTIMANE DA UN FILO DI KIRSHNER CHE ALTRO NON E' CHE UN PICCOLO CHIODO.
TEMPI DI RIPRESA SONO DI UN MESE ABBONDANTE PER UNA BUONA DEAMBULAZIONE CON CALZATURE COMODE.
ALCUNI DOLORI POSSONO RESIDUARE

2) Il dito,una volta raddrizzato potrebbe essere più lungo degli altri e quindi darmi più problemi di come sta adesso, perchè sporgendo in avanti sarà un fastidio continuo con ogni calzatura.... è vero?
NON E' DETTO.
DIPENDE DALLA GRAVITA' DEL SUO DITO A MARTELLO E DAL TIPO DI INTERVENTO CHE TECNICAMENTE SARA' POSSIBILE ESEGUIRE.
NON CI E' POSSIBILE PRONUNCIARCI OLTRE SENZA POTER VISITARE IL SUO DITO E SENZA POTER VISIONARE LA RADIOGRAFIA.

3) Fratturato nel punto in cui l'articolazione è rigida a 90° e poi rimesso dritto e bloccato dritto con un perno rigido, giusto?
NON POSSIAMO ESPRIMERCI SUL TIPO DI INTERVENTO UTILE NEL SUO CASO IN QUANTO NON CI E' POSSIBIEL COME GIA' DETTO VISITARLA

4) Naturalmente il Chirurgo Ortopedico lo posizionerà in modo che il piede sia normale e l'allineamento frontale delle dita corretto, giusto?
DOMANDA FRUTTO DI MOLTA ED INGIUSTIFICATA PAURA!
RISPOSTA ---> OVVIAMENTE SI

5) In più su internet si legge tutto e il contrario di tutto che alla fine la sicurezza che avevo di farmi operare ormai si è di molto affievolità....
MALE.
SMETTA DI LEGGERE SU INTERNET IN QUANTO LA SUA CONFUSIONE POTRA' SOLO AUMENTARE.
SI AFFIDI AI COLLEGHI CHE HA CONSULTATO VISTO CHE DA QUELLO CHE MI SEMBRA DI AVER CAPITO IL LIVELLO DELLA SUA DEFORMAZIONE E' MOLTO ELEVATO E NON COMPATIBILE CON USO DI CALZATURE RIGIDE.

Cordiali saluti

Dr. Roberto LEO

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dopo
Utente
Utente
Dottor Leo La ringrazio per la sua rapida risposta. Beh sò di aver scritto di fretta e di aver fatto un pò di confusione, però per me che faccio un lavoro da operaio e stò in piedi dalle 8 alle 10 ore, dover subire un intervento al piede con queste tempistiche di recupero è un pò un problema: sono più orientato a non farlo che farlo! Quello che mi "spaventa" è il fatto di aver dolori permanenti o fastidi dopo l'intervento: fino ad ora il dito non mi dà dolori (se non sbatte sulla calzatura). Non so come fare ma se fosse necessario Le invio le foto: dalla radiografia non risulta nessun problema ma il dito è come se fosse libero dall'articolazione nell'ultima falange, (unghia), mentre la seconda e la terza sono bloccate tra loro a 90° e se cerco di fare forza per raddrizzarlo questo non succede: sembra che sforzo su un pezzo unico e se insisto sento dolore ma non si muove. Per questi motivi credo che ci sia stata una frattura a suo tempo e che si sia saldata male includendo l'articolazione, però nelle radiografie fatte non vedono nulla.... Quindi l'ortopedico mi ha spiegato che vedranno il da farsi all'apertura dell'articolazione... Mi può spiegare, per cortesia, cos'è il chiodo di KIRSHNER, come viene messo e se resterà permanente o poi dovrò subire un altro intervento per eliminarlo. Cerco di farle capire com'è il dito con questi caratteri: ^- In pratica quello che devono raddrizzare (^) è un unico pezzo rigido...
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
quello che mi "spaventa" è il fatto di aver dolori permanenti o fastidi dopo l'intervento:
CHIEDA AI COLLEGHI CHE LE HANNO PROPOSTO L'INTERVENTO I REALI RISCHI CHE CIO' SI VERIFICHI.
RITENGO CHE TALI RISCHI SIANO BASSI.

Non so come fare ma se fosse necessario Le invio le foto:
IL SITO NON PREVEDE LA POSSIBILITA' DI INVIARE FOTO.

Mi può spiegare, per cortesia, cos'è il chiodo di KIRSHNER, come viene messo e se resterà permanente o poi dovrò subire un altro intervento per eliminarlo.
NON SI TRATTA DI UN CHIODO MA DI UN "FILO DI KIRSHNER"
CON I PAZIENTI SPESSO PARLO DI CHIODO PERCHE' LA STRUTTURA DI TALE MEZZO DI SINTESI E' SIMILE AD UN CHIODO.
NON MI SEMBRA CORRETTO PARLARE TECNICAMENTE DI UN INTERVENTO CHE NON DOVRO' FARE PERSONALMENTE.
LA MIA E' SOLO UNA IPOTESI DI LAVORO.
I COLLEGHI POTREBBERO AVER SCELTO ANCHE UN'ALTRA STRATEGIA CHIRURGICA PER IL SUO CASO ED IO INVECE LA PORTEREI FUORI STRADA.
TORNO AD INVITARLA A RIVOLGERSI, CON GRANDE FIDUCIA, ANCORA AI MIEI COLLEGHI CHE LE HANNO PROPOSTO UN INTERVENTO.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Beh sicuramente il mio ortopedico sà il fatto suo, le mie domande sono solo a titolo di curiosità, non farò di certo presente al mio ortopedico questo consulto sià perchè è una cosa mia e poi non perchè non abbia fiducia in lui.... Mi sono rivolto a questo sito forse in modi o toni sbagliati ma, ripeto, la mia è pura curiosità sui metodi di intervento nel mio caso e poi il mio ortopedico ha proprio parlato di CHIODO quindi presumo voglia utilizzare il metodo di cui Lei ha parlato. Purtroppo il giorno che mi ha visitato andava di fretta perchè lo chiamarono in rparto e quindi mi ha dato una spiegazione veloce e senza dettagli dell'intervento, quindi in questi giorni io aspetto la loro chiamata per l'intervento "al buio". Sinceramente se alla chiamata vogliono una risposta secca se accetto l'intervento o no io rispondo no, non so a cosa andrò incontro e, purtroppo, essendo l'ospedale lontano da casa non posso recermi là prima per chiedere spiegazioni. Ho provato a telefonare ma non mi hanno potuto dare spiegazioni al telefono e il medico non era reperibile, quindi pensavo che chiedere qualche spiegazione qui fosse più semplice. Tutto quà, non volevo fare un paragone tra il metodo del mio ortopedico e quello di uno di Voi, semplicemente speravo di ottenere informazioni più chiare e con meno fretta rispetto alla mia visita... Grazie lo stesso.
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Non si preoccupi lei non si e' rivolto a questo sito nei modi sbagliati.
Semplicemente le informazioni relative ad un intervento chirurgico e' imprescindibileche vengano dal chirurgo che le eseguira' o tutto al piu' da uno dei suoi assistenti.
Eviti il contatto telefonico ed investa il suo tempo per una nuova visita.
Dopo anni di attesa mi creda ne vale la pena!
In questa visita cerchi di ottenere tutte le risposte alle sue giustissime domande.
Mai sottoporsi ad un intervento al buio.
Noi medici siamo spesso vessati da mille burocrazie e purtroppo, molto spesso, cio' toglie il necessario e doveroso tempo che dobbiamo dedicare al paziente che stiamo per operare al fine di spiegare:
- tipo di intervento
- rischi relai
- aspettative possibili
- ecc ecc.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
eh si, alla fine farò così! Grazie Dottore e scusi per il tempo che Le ho "preso"! Le farò sapere gli sviluppi! Cordialmente! F.C.
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Nessun problema
Ci faccia sapere.
Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Salve Dr Leo,

alcuni giorni fa sono stato operato! Tutto ok, a parte il dolore post operatorio del primo e secondo giorno nonstante gli antidolorifici. Da oggi va meglio, senzo un pizzicorio e qualche fitta, ma più passano le ore e più sono rare.

Il Chirurgo che mi ha operato, lo stesso del mio primo post su questo sito, ha fatto un intervento di plastica del II dito con sezione parziale del tendine estensore, stabilizzazione con filo di K. E' stato un intervento breve, 20 minuti circa tra anestesia locale e uscita dalla sala operatoria, il chirurgo è stato bravissimo. Alla prima medicazione ho visto il filo di k fuoriuscire dal mio dito: verrà estratto tra circa 30 gg.

La sua estrazione come avviene? Chi mi ha medicato mi ha detto che si sfilerà facilmente senza dolori, però un pò di timore rimane, sopratutto dopo il dolore del primo e secondo giorno post intervento.

Mi può spiegare come avviene l'eliminazione del filo di k?

Comunque aver visto il mio dito finalmente dritto e pensare che non mi darà più il dolore dovuto al contatto sulla scarpa vale il fastidio dell'intervento! potrò usare scarpe eleganti, basse, le scarpe antinfortunistiche al lavoro.

Consiglio a tutti di fare l'intervento senza timori