Seconda rottura tendine achille a 60gg da sutura LARS

Mai avuto fratture ossee né tendinee né alcuna altra patologia.
Attività fisica discreta, solo dilettantistica, soggetto ad alcune slogature del piede sia dx che sx alcuni anni fa giocando a calcio.
A 42 anni durante un allenamento di motocross amatoriale un ostacolo imprevisto mi ha causato una forte spinta sotto il piede nella parte anteriore.
Ho sentito un forte dolore e mi è stata diagnosticata la rottura del TA.
Operato dopo 5 gg con vite e sutura lars 60 fibre sono stato gessato per 30gg con tutore bloccato da subito a 90 gradi (non in equinismo).
A 35gg dall'intervento FKT che in ulteriori 30gg mi porta fino a camminare in modo quasi normale senza stampelle.
Senza una apparente ragione mi si rompe nuovamente il tendine mentre cammino normalmente.

Vengo nuovamente operato, viene risuturato il lars esistente (senza sostituire nè la fibra nè la vite).

A 65 gg dal secondo intervento RM evidenzia:
" Il tendine di Achille presenta esiti di intervento, appare fissato da mezzo di ancoraggio nella tuberosità calcaneare e da punti nella giunzione miotendinea, il suo spessore è aumentato pari a circa 1,1cm in senso anteroposteriore e 2cm in senso trasversale senza peraltro discontinuità.
E' apprezzabile edema muscolare in prossimità della giunzione e nel triangolo adiposo di Kager."

Il mio problema è il seguente:

a) Il chirurgo ora prescrive di "camminare senza stampelle e continuare la FKT ma evitando gli stiramenti del tendine".

b) Il fisiatra invece dice che se non si procede immediatamente con gli stiramenti (sono passati più di 100gg) non potrò più riprendere la mobilità normale. Lui comunque non farà nulla se il chirurgo non lo consente esplicitamente.

Ora arrivo solo a 90° il ché mi impedisce ad esempio di fare le scale in discesa.

Cosa devo fare? Ciò che ha scritto il chirurgo mi spinge a pensare che abbia visto che il mio tendine non reggerebbe una riabilitazione normale...

Secondo un fisioterapista è addirittura meglio rischiare un'altra rottura piuttosto che rassegnarsi alla condizione attuale.

Cosa faccio?

Da una RM si capisce qual'è la vera condizione del tendine?
Ho paura di guidare l'automobile perché in caso di frenata d'emergenza lo stiramento del tendine sarebbe inevitabile e l'incidente pure!

Serve qualche altro tipo di esame per valutare l'effettiva tenuta del tendine? (TAC o altro)
Non ho paura del dolore nè di farmi rioperare ma ora sono molto disorientato e non capisco più quale sia la cosa giusta da fare.

Grazie
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Dr. Massimo Agelao Ortopedico 37 2
Intanto volevo precisare che sempre piu' spesso la figura del fisioterapista, contravvenendo a quello che e' il suo ruolo, si permette di esprimere giudizi medici ed anche terapie....pur non avendo la qualifica per farlo. Quello che "e' meglio o peggio" per qualsiasi patologia lo puo' affermare solo ed esclusivamente il medico.
Nel suo caso specifico, dopo aver subito 2 interventi al tendine di achille, le consiglierei di seguire scrupolosamente cio' che Le consiglia il chirurgo che ha operato in quanto e' l'unico che " conosce " lo stato del suo tendine.
Il fatto che lei riesca a flettere dorsalmente il piede fino a 90° mi sembra un buon risultato...si armi di tanta pazienza e dia retta al suo chirurgo ortopedico
In bocca al lupo

Dr. Massimo Agelao