Frattura condilo omero braccio sinistro

Salve a tutti gentili dottori, mi sono appena iscritto per esporvi il mio problema.
Giorno 23 novembre ho subito la frattura scomposta del condilo omerale esterno del braccio sinistro a seguito di una caduta laterale da un altezza di due metri , sono stato sottoposto ad operazione a cielo aperto con riduzione tramite punti transossei e non con viti, per evitare che quest'ultime dessero successivamente fastidio durante la riabilitazione. Giorno 23 dicembre ho effettuato una radiografia di controllo dove tutto è andato bene con allineamento perfetto del frammento osse e discreta formazione del callo osseo. Da premette che non sono stati riscontrati problemi o lesioni ai tendini, ai nervi e ai muscoli. Ho tenuto una doccia gessata per 40 giorni ovvero fino al 2 gennaio ed il giorno stesso o iniziato subito a fare fisioterapia in ambulatorio, sia attiva che passiva per circa un'ora e mezza al giorno con altri esercizi da svolgere a casa.
Bene ad oggi dopo 21 sedute di fisioterapia dolorosissima diciamo che ho una buona prono/supinazione ed una discreta flesso/estenzione, nel senzo che in flessione riesco a toccarmi la spalla solo con l'aiuto dell'altro braccio, forzando un pò, mentre in estenzione credo manchino una ventina di gradi.
Volevo sapere se come recupero sono nel range di tempo giusto, se l'operazione senza viti è da considerarsi buona e se riuscirò a recuperare perfettamente tutti i movimenti oppure avro dei deficit permanenti.
Grazie a tutti per le eventuali risposte.
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Dr. Diego Esposito Ortopedico, Chirurgo della mano 101 4
la riabilitazione che lei ha svolto fin qui mi sembra corretta nei modi e nei tempi anche se è bene sempre sottolineare , e non ho dubbi che i chirurghi ed i fisioterapisti lo abbiano fatto , che le fratture di gomito siano esse trattate chirurgicamente o conservativamente , possono esitare in una rigidità articolare più o meno significativa . Nel suo caso insisterei ancora con la riabilitazione , nel tentativo di recuperare nel modo migliore possibile la funzione del gomito , pur non essendo possibile prevedere a distanza di due mesi dal trauma quale sarà il deficit di movimento residuo .. Per quanto concerne la modalità di osteosintesi scelta dai chirurghi che l'hanno trattata , posso solo sottolinearne l'efficacia in base a quanto da lei riferito sul controllo radiografico eseguito a distanza , pur prediligendo in casi analoghi una osteosintesi interframmentaria con viti.

Dr. DIEGO ESPOSITO
specialista in ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
CHIRURGIA ARTROSCOPICA SPALLA E GINOCCHIO
CHIRURGIA DELLA MANO