Stenosi vertebrale

Buongiorno, di seguito riporto il referto che risale a 15 gg fa. "RM RACHIDE LOMBOSACRALE
L'indagine RM viene condotta con sequenze T1 , T2 pesate, PD e T2 in soppressione del
grasso e nei piani viene assiali con sequenze T1 , T2 pesate, B-TFE, B-FFE evidenzia
normale intensità e morfologia della corda midollare con cono riconoscibile a livello del
metamero L1.
Si osserva malformazione congenita per presenza di emispondilo destro di L2 a sostenere
una condizione di scoliosi destro convessa.
Il metamero L3 presenta, a livello della limitante somatica inferiore di sinistra , alterata
intensità di segnale con iperintensità distrettuale.
A livello dell'alterazione descritta si documenta fusione interapofisaria con malformazione
dell'emiarco neurale di L2 destra e parziale artrodesi L1-L2.
A livello L2-L3 a sinistra modico bulging discale.
A livello L3-L4 disassamento metamerico con componente discale paramediana -
intraforaminale sinistra nel contesto di una stenosi centrale e laterale del canale con
distensione fluida dei complessi capsulo ligamentosi. Contattamento radicolare associato.
A livello L4-L5 ernia contenuta intraforaminale destra con distensione fluida dei complessi
capsulo ligamentosi .
Modica dismorfia dell'arco neurale di sinistra.
A livello L5-S1 patologia interapofisaria.
Normali le sincondrosi sacro iliache.
Conclusioni: malformazione congenita per emispondilo destro di L2 a sostenere una scoliosi
congenita destro convessa con neoartrosi a livello L1-L2. Modic a L3-L4 dell'emicorpo
sinistro.
Ernia intraforaminale sinistra nel contesto di una stenosi del canale a livello L3-L4 e destra
L4-L5.
Patologia interapofisaria" Mi è stata prospettata la possibilità di intervenire chirurgicamente o in subordine effettuare delle infiltrazioni epidurali di cortisone. Gradirei un consiglio sull'opportunità o meno di intervenire chirurgicamente e conoscere quali rischi l'intervento comporta.Inoltre, se esistono eventuali terapie alternative. Grazie
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Impossibile risponderle a distanza in quanto utente. Tra l'altro la sovrapposzione di tali e tante patologie nel rachide lombare (scoliosi congenita, discopatia artrosica, artrosi delle articolari posteriori, ernia del disco ecc) richiedono la visione diretta degli esami, ma soprattutto la valutazione clinica del paziente per stabilire la correlazione tra segni e sintomi clinici da un lato e immagini dall'altro.

A latere le segnalo che le indicazioni al trattamento non sono mai, se non in casi particolari, in "alternativa" tipo: intervento chirurgico/infiltrazioni. Se l'indicazione e' chirurgica questa deve essere presentata al paziente e spiegata con tutti i vantaggi/ svantaggi e possibili rischi.
Lo stesso dicasi per una indicazione non chirurgica.
Dopo di che, naturalmente, il paziente puo' decidere liberamente se accettare o meno l'indicazione suggerita dal medico, ma la diagnosi e le terapie non sono oggetto di trattative di alcun tipo. Diversamente si fa un pessimo serivizio al paziente in quanto si aumenta il livello di disinformazione e gli si nega la possibilita' di scegliere sa accettare o meno sulla base di informazioni che dovrebbero essere limpide ed inequivoche nonche'erogate con una comunicazione adeguata.
Cordialmente
Dr.A.Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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Attivo dal 2012 al 2018
Ortopedico, Neurochirurgo
E' molto importante conoscere la storia clinica del paziente: che sintomi accusa e quando sono insorti, quale sintomo (e quando) lo ha spinto a consultare il medico e/o a praticare la rmn. Nel caso il paziente accusi sintomi neurologici è utile consultare un neurochirurgo.