Dolore al bacino e alle gambe

Buongiorno,
io avrei bisogno di capire a quale medico specialista rivolgermi per avere una diagnosi accurata del dolore che mi affligge.
9 mesi fa ho partorito naturalmente una bambina di peso nella norma (3.160) ma già da un mese prima del parto avvertivo un forte dolore al bacino camminando o alzando alternativamente le gambe. mi dicevano fosse una pubalgia dovuta al peso della bambina e che sarebbe passata dopo il parto.
così non è stato. in aggiunta al dolore al lato sinistro del bacino avverto anche una sensazione di "fastidio" alle gambe, la potrei descrivere come stanchezza, come dopo una camminata impegnativa o una sessione di ginnastica.
ho fatto un'ecografia per accertare che non ci fosse versamento nei nervi della zona del bacino e non ha riscontrato anomalie.
ho fatto un RX alla zona lombare per escludere un'ernia e non ha evidenziato anomalie.
entrambi gli esami erano stati richiesti dal mio medico di base ma a questo punto vorrei rivolgermi ad uno specialista che mi possa seguire in un percorso di diagnosi indicandomi eventuali accertamenti più mirati.
ha senso che mi rivolga ad un ortopedico? o è più probabile che mi sappia aiutare un neurologo?
grazie.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Gentile utente,

per prima cosa è il caso di farsi vedere da un ortopedico; ha fatto bene il Suo medico di base a farLe fare la RX lombare, ma io mostrerei all'ortopedico anche una radiografia del bacino con proiezioni assiali delle anche. Provi a consultare il Suo medico, se egli è d'accordo. Ci faccia poi sapere cosa Le avrà detto l'ortopedico.

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Sono tornata dal mio medico di base che visti i risultati negativi dell'RX ha voluto continuare le indagini in altro senso.
Mi ha detto che il dolore che si irradia fino alla pianta dei piedi faceva pensare ad più ad una infezione che non ad altro tipo di problemi. Per questo mi ha prescritto analisi del sangue ma contestualmente anche una risonanza magnetica.
Sono dovuta tornare in ambulatorio per altri motivi per cui gli ho mostrato i risultati delle analisi prima di avere la risonanza. Dalle analisi è emerso che sono positiva allo streptococco (titolo antistreptolisinico).
La terapia che mi ha indicato è con amoxicillina e acido clavulanico.
Ho dimenticato però di chiedergli, e giro la domanda a lei dottore, se è lo streptococco la causa del mio dolore e questo, spero, se ne andrà con l'antibiotico.. è ancora opportuno che io faccia la risonanza magnetica?
Grazie.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Sono sinceramente perplesso...
Un dolore che "si irradia fino alla pianta dei piedi" fa pensare ad una infezione? Non l'avevo mai sentito dire.
A me fa pensare di più ad una sciatalgia, ma il fatto che la RX sia negativa non vuol dire nulla: la diagnosi è clinica e la fa (visitandola) il neurochirurgo o l'ortopedico.

Senza una accurata visita dello status neurologico degli arti inferiori, fare altri esami "a casaccio" non serve a molto. La positività del titolo anti-streptolisinico
NON E' SEGNO DI INFEZIONE IN ATTO.
Anche io (che ho avuto una tonsillite da bambino) ho il TASL alto, ma Le assicuro che sono sano come un pesce. Somministrare una terapia antibiotica a caso, in assenza di una diagnosi mi sembra un modo di procedere molto discutibile.

Secondariamente, se sia opportuno fare la risonanza dovrebbe deciderlo l'ortopedico o il neurochirurgo: se uno di questi Le diagnostica una patologia e riesce a curarla senza RMN, automaticamente questo esame diventa inutile. La RMN serve SOLO in presenza di una sciatalgia resistente alle cure mediche che potrebbe essere da curare chirurgicamente.
Cioè deve GIA' essere stata fatta una diagnosi di sciatalgia: se si deve operare, con la RMN il chirurgo saprà esattamente dove si trova l'ernia.
Ma un sacco di gente ha una protrusione o un'ernia alla schiena CHE NON E' SINTOMATICA.
Supponiamo allora che il Suo dolore sia legato all'anca e non alla schiena. Fa una risonanza, si scopre che ha l'ernia, e tutti convinti che sia quella a darle problemi.
E megari le viene pure voglia di farsela operare...

No, mi dispiace contraddire il collega, ma sta facendo tutto al contrario.
PRIMA la si visita (che sia il medico generico se è capace di eseguire l'esame specialistico ortopedico neurochirurgico, sennò che sia il neurochirurgo o l'ortopedico).
POI, sulla base delle ipotesi diagnostiche, si intraprendono terapie e/o ulteriori esami.

Distinti saluti