Coccigodinia??

Buonasera,
sono in preda alla disperazione, dal momento che dopo 6 mesi di giri da un fisiatra ad un ortopedico ad un neurologo ad un neurochirurgo, e poi un reumatologo e poi un colon proctologo e poi un osteopata per finire ad un altro ortopedico, e dopo 2 RMN cervicale e lombosacrale, emg agli arti, Rx colonna e bacino s.c., rx torace, rx coccige, tc encefalo e bacino, analisi reumatologiche ed ecografia addome, e dopo un ciclo di ginnastica posturale, ancora continuo a patire i disturbi che hanno come base di partenza il coccige. Ho ripetuto questa stessa versione a tutti i medici consultati, e cioè che i disturbi sono iniziati dal coccige, con senso di schiacciamento e bruciore, pesantezza perineale, parestesie che iniziavano dagli arti inferiori ma che poi dopo irrigidimento della colonna vertebrale coinvolgevano anche quelli superiori, nausea, vertigini, instabilità del bacino e della colonna vertebrale, dolore e fastidi intestinali. Il tutto accentuato dalla posizione seduta. Tutti hanno escluso discopatie degne di nota, ed hanno ricondotto i miei disturbi alla postura ed allo stress. Solo di mia iniziativa ho eseguito due rx al coccige da sdraiato e da seduto, le quali mostrano un accentuato angolo del coccige da sdraiato, che diventa a "c" rispetto al sacro in direzione anteriore da seduto. Trovo sconcertante che un paziente (pagante privatamente!!) debba di sua inziativa indagare sulla causa dei suoi disturbi, ma ancora più sconcertante è il fatto che il quadro mostrato dalle rx del coccige, non abbia comunque interessato nessuno dei medici consultati, solo per il fatto che non ho avuto alcuna contusione. Cosa altro dovrebbe fare un paziente nelle mie condizioni, prima di perdere la pazienza?
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. signore, considerando non vi è stato alcun trauma alla base del suo dolore sacro coccigeo, è evidente cha va esaminata una causa di carattere degenerativo o morfologico strutturale.
Ma quale postura e quale stress; va esaminato il rachide lombosacrale, il coccige e la valutazione della sua deambulazione e degli arti inferiori.
Verosimilmente lei ha " un sacro - coccige acuto", ossia una riduzione della lordosi lombare con cifotizzazione del segmento sacrale e coccigeo del rachide, o una dislocazione di una piccola vertebra coccigea, con conseguente sacralgia e/o coccigodinia.
Ovviamente la medicina è già difficilissima dopo attente valutazioni cliniche e di esami diagnostici vari, immagini senza alcuna possibilità di esame clinico e alcuna obiettivizzazione .
Cosa devo dirle , egregio signore, si affidi a un bravo ortopedico e poi anche ad un fisiatra per delle idonee e specifiche cure.
Cordiali saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Buongiorno Dott Caruso,
approfitto della sua disponibilità e competenza per aggiornarla sulla situazione.
Ho interrotto il ciclo di posturale, perchè aldilà di qualche beneficio in senso generale, per il caso specifico non trovavo grandi benefici.
Ho discusso con il primo ortopedico (che visita in uno studio fisioterapico ad Albano Laziale) che mi ha visitato, il quale in barba a qualsiasi etica professionale, ha risposto ad una mia richiesta di visionare le rx del coccige (effettuate di mia iniziativa!!!) con un: "non ho tempo"....(????)
Nel frattempo mi sono rivolto ad un osteopata di buona fama a Roma, al quale dopo aver spiegato il quadro dei disturbi ed aver visionato gli esami, propende per una disfunzione della muscolatura del pavimento pelvico che deve essere riabilitata.
A proposito del sacro e del coccige, l'osteopata ha notato che il sacro è verticalizzato (soprattutto da seduto), la lordosi lomboscrale è ridotta, e la cifosi sacro coccigea accentuata con orientamento anteriore ed orizzontalizzazione delle ultime coccigee.
Non sembrerebbe esserci lussazione, almeno dalla visita che lui mi ha fatto.
Un dettaglio di fondamentale importanza che ho omesso nella descrizione, è che tutto questo calvario è iniziato dopo un breve periodo dedicato alla corsa in occasione della quale ho avuto due episodi di lombosciatalgia destra fino al ginocchio (sindrome del piriforme destro??), che non ho curato e sono passati da soli, lasciandomi però tutti questi strascichi. Su suggerimento dell'osteopata ho effettuato una ecografia del pavimento pelvico, che riporta una infiammazione dei legamenti sacrococcigei, con normalità di quelli ano coccigei, ma con infiammazione all'inserzione del grande gluteo di destra (che a detta dell'ecografista potrebbe corrispondere con la lombosciatalgia destra della corsa)....
Potrebbe essere rimasta una contrattura silente del piriforme o dell'otturatore o del gluteo destro, che crea uno squilibrio del bacino e tutto il quadro di sintomi in posizione eretta e da seduto?? Come approfondire??? Quali esami??? GRAZIE!!


[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Mi scusi Dott Caruso,
approfitto per aggiungere alle considerazioni e domande sopra, una mia curiosità.
Nell'ottica di una valutazione della funzionalità del bacino dal punto di vista osseo, articolare e muscolare, può servire la TAC del bacino??
Purtroppo, uno dei tanti medici consultati (il secondo ortopedico, Prof. esperto della colonna vertebrale al Rome American Hospital,) ha sentenziato una disfunzione delle articolazioni sacroiliache, stressate a suo dire dalla rigidità del tratto lombare L4-S1. Addirittura mi ha proposto un intervento di rizotomia percutanea ed infiltrazione di acido ialuronico. Questa sua diagnosi mi ha lasciato da subito molti dubbi, e mi sono nuovamento depresso all'idea di diagnosi formulate per soli interessi economici...
Chiaramente non ho preso minimamente in considerazione l'idea di sottopormi all'intervento, dal momento che i sintomi che accusavo non mi facevano pensare ad un problema alle articolazioni sacroiliache, e soprattutto il mio problema non è il dolore cronico (previsto per interventi di quella portata!!), bensì pesantezza e bruciore perineale, nel tratto lombosacralecoccigeo, pesantezza e debolezza delle gambe, sensazione costante di instabilità del bacino e della colonna vertebrale.
Siccome però il buon professore, immagino sempre e solo per interessi economici, mi ha fatto ribombardare di radiazioni facendomi ripetere la rx della colonna in toto sotto carico (fatta tre mesi prima), e la TAC del bacino (guarda caso al Rome American Hospital), mi piacerebbe capire se almeno quest'ultima possa essere utile per escludere, oltre ai danni ossei ed articolari, anche quelli dei muscoli ivi contenuti. Il referto tra le altre cose recita: "non alterazioni densitometriche delle strutture muscolari" che in teoria dovrebbe riferirsi proprio a questo. Ma poi senti medici quà e là, tra i quali lo stesso professore, che afferma che la TAC esamina solo lo scheletro... Ma è mai possibile tanta confusione?? La medicina sarà pure una scienza difficilissima e non infallibile, ma almeno una uniformità di base è lecito attenderselo, altrimenti il povero paziente viene assorbito dal torbido meccanismo del "vale tutto" e delle infinite ipotesi, che servono solo a prendere tempo e....soldi....Attendo sua cortese risposta.
Grazie ancora....
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Buongiorno,
sarei grato a chiunque, a parte il Dott. Caruso, potesse rispondermi.
Dopo 6 mesi di pellegrinaggio da vari medici specialisti, e dopo un ciclo di ginnastica posturale, ora sto eseguendo delle manipolazioni da un osteopata/fisioterapista.
Inizio ad avere qualche timido segnale di miglioramento.
La versione dell'osteopata, incalzato dalle mie domande tra il depresso e lo scettico, è che la mia colonna vertebrale è semplicemente vittima di vizi posturali protratti e trascurati nel tempo. Infatti, la RMN e la RX sotto carico, mostrano la perdita delle lordosi lombosacrale e cervicale ed una ipercifosi sacrococcigea.
A sua detta le protrusioni discali C5 C6, L4 L5, L5 S1 (come dettomi in precedenza dagli altri medici) non sono la causa dei miei disturbi, ma anch'esse la conseguenza dei suddetti vizi posturali. Afferma che la colonna vertebrale e l'osso sacro sono troppo verticali (soprattutto da seduto) e che la pressione si esercita esclusivamente sui dischi vertebrali anzichè sulle faccette articolari, con usura degli stessi e sovraccarico della muscolatura lombo-pelvica. In una simile situazione, con il tempo, vanno ad irritarsi i plessi nervosi lombare e sacrale, con tutti i disturbi neurologici da me accusati.
L'unica via di uscita è una rieducazione posturale "mirata" del bacino.
Vi chiedo una vostra valutazione di questa versione, che da profano inizio a ritenere la più credibile di quelle finora prospettatemi (non fosse altro che per i primi segnali di miglioramento!!), ed un vostro giudizio sulla "superficialità" dei medici che in questi 6 mesi mi hanno visitato e non hanno tratto le stesse conclusioni...GRAZIE!!!
[#5]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. signore, rispondo alla sua del 9 giugno u.s.
Comprendo bene tanti suoi dubbi e sospetti, comprendo bene certe sue diffidenze, ma mi creda : solo uno specialista ortopedico e fisiatra potra' risolvere le sue patologie e stabilire la fisiochinesiterapia idonea e adeguata.
Vorrebbe sentirsi dire altro da me e chiede l'intervento di altri colleghi specialisti : ma sa bisogna essere veramente esperti per dire alcune cose di cui vedo che lei sa molto, è ben documentato, e dettaglia in maniera cosi accurata e con terminologie tecniche.
Forse è un collega?

Poi ovviamente dovrà essere anche fortunato nel reperire un medico specialista esperto e valido .
Ma non darei molto affidabilità ad altre figure professionali, anche autorevoli, che non hanno tecnicamente e scientificamente, oltre che legalmente, la facoltà di fare diagnosi e terapie ed espletare certe manovre di medicina manuale, come il fisioterapista.
Nessuna anomalia posturale determina una coccigodinia o di altri settori dell'apparato locomotore; ne' una ginnastica medica da sola ha mai risolto nè potrebbe una patologia organica e stabilizzata della colonna vertebrale .
La ginnastica medica specifica va fatta certamente, ma non è sufficiente a risolvere una coccigodinia o una sacralgia o una lombalgia.
A parte il fatto che ancora a lei deve essere scientificamente diagnosticato : la causa della coccigodinia.
Vanno esaminate le radiografie e la tac o rmn con estrema attenzione.
Come le avevo ipotizzato <<<< Verosimilmente lei ha " un sacro - coccige acuto", ossia una riduzione della lordosi lombare con cifotizzazione del segmento sacrale e coccigeo del rachide, o una dislocazione di una piccola vertebra coccigea, con conseguente sacralgia e/o coccigodinia. >>>>
Sapesse quanti paramorfismi o dismorfismi del rachide esistono e Non cagionano coccigodinia !!!!! Nè un iniziale miglioramento è significativo di qualcosa di positivo stabile .
Comunque, a mio parere, farebbe bene ad affidarsi a specialista ortopedico e fisiatra, esperti del settore.
Cordiali saluti


[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Egregio Dott Caruso,
non sono chiaramente un suo collega, bensì un povero paziente "sballottato" da una parte all'altra senza aver risolto i suoi problemi, ma in compenso con il portafoglio un pò più vuoto e con tanta tanta amarezza in corpo...
Io non concepisco l'idea di dover essere "fortunato" a trovare un medico valido, mi scusi ma questa affermazione è davvero deprimente...
Ci vantiamo di avere in Italia un sistema sanitario eccellente e fatto di medici tra i migliori e meglio preparati al mondo, e poi anche per chi è disposto a pagare di propria tasca, deve sperare nella buona sorte??? Mi scusi ma non posso accettarlo, sebbene riconosca la Medicina essere un campo assai complesso.
Basterebbe dedicare la GIUSTA attenzione ai sintomi ed il DOVUTO rispetto al paziente (soprattutto se disposto anche a pagare!!), perchè si possano raggiungere migliori risultati in minor tempo. E soprattutto bisognerebbe mettere da parte l'arroganza di chi si crede infallibile, o peggio ancora l'ingordigia di chi pensa solo ad arricchirsi alle spalle di chi patisce...
Lei continua a suggerirmi di risvolgermi ad uno specialista ortopedico (ne ho consultati 2 dei quali uno professore esperto della colonna vertebrale!!) o fisiatra (anche questo già fatto), e dubita della versione dell'osteopata al quale SOLO IN ULTIMA BATTUTA mi sono visto costretto a rivolgermici. Eppure proprio ieri sera questo stesso osteopata mi ha fatto lo stesso discorso che lei mi ha scritto, a parti invertite....Io non sono certo di aver trovato la soluzione ai miei mali, la mia è solo una speranza, e sicuramente non scarto la possibilità di contattare un altro fisiatra. Ma rileggendo la sua ipotesi, non capisco la differenza con quanto affermato dall'osteopata, ovvero l'ipotesi di un sacro coccige acuto (verticale??) e ipercifosi coccigea. Secondo lei questo dismorfismo non giustifica una congestione del plesso lombare sacrale e coccigeo da seduto?? Dopo 6 mesi che le mie RMN TAC e RX le hanno visionate in decine di medici, cosa altro dovrei fare??? Se vuole mi dia una sua email e gliele invio, così può darmi anche lei un suo autorevole giudizio....
[#7]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. Signore,

mi permetto di intervenire sull'argomento, in considerazione del fatto che, anche come chirurgo vertebrale, mi occupo di coccigodinia.
Condivido con il prof. Caruso il principale atteggiamento da tenere verso un paziente affetto da coccigodinia.

E' chiaro che, una volta effettuata e accertata la diagnosi, ovvero dopo aver escluso una precisa e identificabile causa che provoca e sostiene la coccigodinia riferibile a patologie sistemiche, non resta che indirizzarsi verso la terapia sintomatica.
Questa può essere di due tipi ( a parte eventuali infiltrazioni in loco):
quella manipolativa e quella chirurgica.
La prima, effettuata da persona molto esperta, può portare a guarigione, soprattutto nei dismorfismi del sacro-coccige e delle lussazioni e sublussazioni, la seconda, se ogni terapia medico-conservativa, mirata, non ha dato alcun esito soddisfacente, ha, in genere, degli ottimi risultati.

Le allego il seguente link

https://www.medicitalia.it/minforma/neurochirurgia/683-trattamento-chirurgico-della-coccigodinia.html

Cordialmente

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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. signore ha dato una chiave di lettura " la piu' pessimistica possibile " alla osservazione " dovrà essere ANCHE fortunato nel reperire un medico specialista esperto e valido >>>

Qunato avevo scritto Non significa che non ci sono medici bravi e autorevoli, ed anche validi e superesperti, ma come in ogni cosa della vita, ovvio, bisogna sapere selezionare e valutare, ed avere anche buona sorte in ogni cosa di questa vita .
Nè possiamo dire, ancora senza sapere uan diagnosi certa, che i Colleghi specialisti ortopedici che l'hanno valutata sino adesso hanno sbagliato la diagnosi.Quindi non vi è motivo di avvilirsi e deprimersi, anche se lo vedo fortemente critico e polemico verso la classe medica ......
Quindi essendo stanco e sfiduciato già a parlare si deprime.....................; ma io la invito a non mollare ed avere fiducia a curarsi .Purtroppo non valutando nulla non saprei dirle di piu' di quanto detto, ma non creda che il consulto di due specialisti sia il massimo o il non plus ultra............E' tutto relativo ovviamente.
Egr. signore per carità si curi come meglio crede, LE auguro di stare bene ed ottenere i migliori risultati anche senza fare ulteriori consulti specilistici . Il mio era solo un suggerimento.

MEDICITALIA.it propone contenuti a solo scopo informativo e che in nessun caso possono costituire la prescrizione di un trattamento o sostituire la visita specialistica o il rapporto diretto con il proprio medico curante.
Cordialmente.

N.B. Mentre scrivevo ho visto dopo l'intervento del Collega Migliaccio, che scriveva in contemporanea con il sottoscritto.
D'accordo con il suo scritto, ma lascerei come ultimissima " chance" quella chirurgica sia per il caso clinico in se, ancora da valutare e fare diagnosi chiara e certa, e poi da trattare in altre metodiche incruente , sia perchè il paziente non è propenso certamente ad un eventuale simile trattamento .

[#9]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Approfitto dell'intervento di due professionisti specialisti del settore per chiedervi dei pareri sui seguenti sintomi e sensazioni.
La coccigodinia, se ho capito bene, in generale si presenta come dolore localizzato al coccige e zone limitrofe, e da seduto.
Nel mio caso non è vero e proprio dolore localizzato, quanto senso di pesantezza perineale e congestione che coinvolge il tratto lombare sacrale e coccigeo, con senso di forte rigidità e netta sensazione di instabilità del bacino (per intenderci la sensazione è quella di una cerniera tra tronco e bacino, L5 S1??, che non è più in grado di sopportare le pressioni, da seduto ed in piedi nella stessa posizione).
Questo mi provoca quasi mai dolore, ma disturbi neurologici quali instabilità e senso di debolezza dapprima agli arti inferiori e talvolta anche a quelli superiori (sempre e solo dopo un pò che sono seduto o nella stessa posizione in piedi!!).
Vi ricordo aver sostenuto visite neurologiche neurochirurgiche e fatta EMG ai 4 arti con esiti negativi. Vi ricordo inoltre aver effettuato due RMN lombosacrali negli ultimi 6 mesi che hanno evidenziato due protrusioni L4 L5 ed L5 S1 mediane giudicate da tutti come ininfluenti, ed una effettuata 3 anni fa, stessa diagnosi.
Il coccige da rx mostra solo una antiversione delle ultime coccigee, ma nessuna lussazione o frattura o altro.
La mia confusione è dettata dalla variabilità dei sintomi che rendono sicuramente la diagnosi difficile, ma dopo 6 mesi di indagini, anche per esclusione, credo ci si debba arrivare. Il coccige così come il sacro sembrano essere "vittime" di qualcos'altro. Le immagini mostrano una verticalizzazione lombosacrale che sicuramente non va bene. Ma perchè è verticalizzato?? L'osteopata asserisce che è una conseguenza della sola postura errata, POTETE CONFERMARLO??
Le protrusioni L4 L5 ed L5 S1 (da RMN in posizione supina) definite irrisorie da tutti, possono diventare gravi e comprimere il midollo in posizione seduta o in piedi?? Vi sarei grato se almeno mi toglieste questi due dubbi. GRAZIE!!!


[#10]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
credo che il prof. Caruso Le abbia risposto in modo esemplare ed esauriente.
Io non posso che confermare la necessità di una valutazione diretta con studio della documentazione clinica ed effettuando un completo esame clinico.
Se per verticalizzazione del tratto lombosacrale intende la scomparsa della fisiologica lordosi, verosimilmente essa e dovuta a una postura antalgica e comunque è necessario capire la fonte del dolore.

Nel tratto lombare non c'è il midollo spinale, ma solo radici nervose e la loro eventuale irritazione/compressione va valutata, prima su base clinica poi su quella strumentale.

Dopo di ché (fatta quindi la diagnosi) si può decidere la terapia che, come Le dicevo, non necessariamente deve essere chirurgica.

Con cordialità
[#11]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Per verticalizzazione lombosacrale intendo chiaramente la riduzione della lordosi. Io sapevo di una seconda possibilità di riduzione della lordosi, ovvero della postura errata e troppo sedentaria, oltre a quella di natura antalgica. Nel caso della seconda ipotesi, come si fa a capire la fonte del dolore?? Mi scusi ma mi sembra il "cane che si morde la coda"....Ripeto la domanda. Alla luce di TUTTI gli esami e visite effettuate in questi 6 mesi, quale altro esame dovrei fare secondo voi? Una RMN lombosacrale in posizione ortostatica?? Una RMN del bacino?? Una RMN del rachide dorsale (sebbene dalla rx non risultino riduzione degli spazi intersomatici)???
[#12]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. signore Le ho già detto; solo dopo un accurato esame clinico specialistico e dopo avere valutato la documentazione per immagini che ha già eseguito, si puo essere certi di dare le giuste indicazioni .
[#13]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Egregio Dott Caruso,
capisco i limiti imposti da una semplice consulenza on line, ed infatti non mi illudevo di trovare delle risposte su questo sito (seppur utilissimo),
ma Lei continua a propormi degli step già affrontati decine di volte.
L'esame clinico specialistico e la valutazione degli esami eseguiti, è stato effettuato per l'appunto almeno una decina di volte, ad opera di fisiatra, due ortopedici, un neurologo, un neurochirurgo, un reumatologo, il mio medico di base, due osteopati.
Tutto questo è servito solo ad escludere patologie importanti, ma non a trovare la diagnosi esatta, o meglio è stata rilevata una contrattura paravertebrale dorso lombare, una lieve rotoscoliosi sx convessa, ed una rigidità in torsione lombosacrale, che sembrerebbero essere dovute alla postura errata ed alla vita sedentaria, oltre che alla mia conformazione fisica (altezza 1,83, normopeso, muscolatura dorsale ed addominale debole). Rivolgendomi a questo sito, speravo più che altro di avere delle risposte sui passi successivi, o su cosa altro potrei fare in più di quanto già fatto.
Ad esempio, le protrusioni discali sono state giudicate da tutti i medici consultati come assai comuni ed ininfluenti, ma sono state visualizzate in posizione supina. Secondo la vostra esperienza possono diventare gravi in posizione eretta o da seduto per cui sarebbe consigliabile una RMN ortostatica?
La RMN al rachide dorsale la fanno in pochissimi, perchè dicono che è scarsamente soggetta a discopatie gravi. Sempre secondo la vostra esperienza, se la rx dorsale sotto carico non ha rivelato significative riduzioni degli spazi intersomatici, posso escludere la presenza di discopatie e la necessità di effettuare una RMN del rachide dorsale?
Avere delle risposte certe (o quasi) su questi due quesiti, mi aiuterebbe, se non a risolvere i miei problemi, almeno a ridurre notevolmente la confusione nella quale sono immerso da qualche mese....
Vi ringrazio per la vostra disponibilità e professionalità.


[#14]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
<<Rivolgendomi a questo sito, speravo più che altro di avere delle risposte sui passi successivi, o su cosa altro potrei fare in più di quanto già fatto.>>

Beh! una risposta su possibili passi successivi mi sembra l'abbia avuta.

Lei ha intitolato questo consulto <coccigodinia>, i sintomi sembrerebbero ricondursi a una malformazione del coccige documentata e, stando a quanto riferisce e trascrive, non vi sarebbero altre cause rintracciabili agli esami effettuati.

Non vedo in che modo, da qui, le Sua aspettative (ma quali?) si possano soddisfare.

Con cordialità
[#15]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Egregio Dott Migliaccio,
innanzitutto la ringrazio per l'interessamento e per mettere a disposizione la sua competenza. Il consulto è intitolato coccigodinia con due punti interrogativi, proprio a testimoniare la incertezza della causa dei miei disturbi.
Le mie aspettative, su questo sito, si riducono ovviamente allo scioglimento di qualche dubbio, nella immensa matassa di ipotesi formulate in questi 6 mesi da vostri colleghi che mi hanno visitato ed hanno visionato gli esami.
Se la sente, lei o chiunque altro, di darmi una risposta ai due quesiti che ho sottoposto nel post precedente?
GRAZIE!!
[#16]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Non per mancanza di volontà, ma per correttezza soprattutto nei Suoi confronti non è possibile rispondere alle Sue domande.
Le risposte che Lei si attende ( e magari anche quelle che non si attende) possono venire solo a seguito di un accurato esame clinico.

Se i nostri colleghi che L'hanno visitata e hanno visionato gli esami, in 6 mesi non hanno sciolto la matassa, come può pretendere che questa venga sciolta a distanza senza nemmeno sapere quali grovigli ci sono?

Una buona giornata

[#17]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Mi scusi Dott Migliaccio,
io credo di scrivere in italiano ed in maniera sufficientemente comprensibile.
Non ho mai chiesto, rivolgendomi a questo sito, di risolvere i miei problemi e di sciogliere la matassa sufficientemente aggrovigliata, semplicemente per il fatto che il mio q.i. mi consente di capire da me stesso, che se nessun medico che mi ha visitato è riuscito a fare una diagnosi esatta, figuriamoci a distanza!!
Leggo spesso che voi medici che fate consulenza on line, sottolineate questo aspetto come se noi pazienti fossimo tutti degli sprovveduti, senza considerare che molti, come il sottoscritto, si rivolgono ai siti di medicina, non prima di essere stati visitati ed aver eseguito decine di esami REALI. Quindi, se lo scopo di questo come di altri siti di medicina, dovrebbe essere quello semplicemente "informativo" riferito ai singoli casi, il sottoscritto si aspetta delle risposte a dei quesiti di carattere GENERALE e di pubblica utilità, come quelli che vi ho sottoposto. Se anche questi quesiti non possono farvi sbilanciare in nessuna risposta, mi scusi la franchezza, ma non capisco la utilità del vostro servizio....
[#18]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
Lei scrive senz'altro bene in italiano, ma lo comprende un pò meno .

<<Le mie aspettative, su questo sito, si riducono ovviamente allo scioglimento di qualche dubbio, nella immensa matassa di ipotesi formulate in questi 6 mesi da vostri colleghi che mi hanno visitato ed hanno visionato gli esami.>>

Lei non ha chiesto quale,uno o più di noi, parere ha sul conflitto Siriano, o sulla politica del nostro Presidente del Consiglio, o sull'abdicazione del Re di Spagna.
In tali casi la discussione sarebbe ampia e condurrebbe a un interessante dibattito.

Sciogliere dei dubbi su un caso clinico, significa esprime pareri, non solo soggettivi, che vanno supportati dagli elementi essenziali che il caso richiede.

Informazioni di carattere GENERALE mi pare abbastanza evidente che gliene abbiamo date, infatti:
è stato detto che la verticalizzazione può essere su base antalgica.
Questa è una affermazione GENERALE. Affermare che lo sia o non lo sia, sarebbe una diagnosi PARTICOLARE, impossibile a distanza.

Le è stato detto che la RM o i Radiogrammi della colonna non sembrano aver identificato una patologia compatibile con i Suoi sintomi. Anche questa è una affermazione GENERALE. Affermare il contrario sarebbe una diagnosi PARTICOLARE, impossibile a distanza.

Le è stato detto che l'unica alterazione, come Lei la trascrive, si noterebbe a livello del coccige e che quindi potrebbe prospettarsi anche l'intervento chirurgico.
Per maggiori informazioni GENERALI Le è stato indicato un link.
DirLe che sicuramente dovrà essere operato sarebbe non una informazione , ma una diagnosi a distanza. E Lei è sufficientemente in grado di comprenderlo.

Quindi, egregio signore, la Sua matassa a distanza non si può sciogliere, ma forse non è detto che ci si riesca anche da vicino.

Con molta cordialità
[#19]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. signore, proprio perchè nella medicina e chirurgia NON è determinante IL LIVELLO CULTURALE DEL PAZIENTE, ma vale la malattia e la cura della malattia, si dettaglia sempre tutto, si danno tante spiegazioni possibili.

Ma ogni RISPOSTA VERA E AFFIDABILE, TECNICAMENTE SIGNIFICATIVA E DEONTOLOGICAMENTE CORRETTA E' SEMPRE SECONDARIA AD UN CONSULTO CLINICO, nel rispetto della patologia, della deontologia, dello stesso malato e della giurisprudenza .

Proprio perchè lei è tutt'altro che sprovveduto, anzi lo avevo scambiato per un collega, dal suo eloquio " cosi esperto ", avrebbe dovuto comprendere ciò ; anzi lo avrà compreso senz'altro avendoglielo io già scritto prima, ma sarà il suo carattere polemico e ormai diffidente e sfiduciato, maldisposto verso la classe medica, come tantissimi italiani lo sono verso ogni settore della Società, a non farlo rendere conto di ciò e farlo reagire cosi.

Infatti prima dice che ha consultato solo due specialisti ortopedici, adesso #13 scrive che ne ha fatto almeno dieci.....................ma di ogni tipo.
Io parlavo sempre e solo di specialisti ortopedici e fisiatri.


Si rilegga il tutto e vedrà che da questo Sito di Medicina lei ha ricevuto MOLTO, ovvio compatibilmente con la deontologia, la giurisprudenza e la realtà di ogni patologia della medicina e Chirurgia .
Lei lo sa egr. signore che, anche conoscendo il proprio paziente, senza la specifica visita medica, anche per il proprio medico curante è reato fare diagnosi certa e prescrizioni terapeutiche? La cassazione parla , anzi si è già espressa in maniera chiarissima !
Il sito Medicitalia avverte chiarissimo : lo trova in rosso nella hompage

Attenzione: MEDICITALIA.it propone contenuti a solo scopo informativo e che in nessun caso possono costituire la prescrizione di un trattamento o sostituire la visita specialistica o il rapporto diretto con il proprio medico curante.
Cordialità

[#20]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Gentili Dottori,
vedo che non ci capiamo, ma chiaramente non è importante quanto per me trovare la diagnosi esatta e risolvere i miei problemi. Evidentemente per sapere se un "qualsiasi" rachide dorsale da RX s.c. con spazi intersomatici conservati può essere comunque soggetto a discopatie, o per sapere se una "qualsiasi" RMN eseguita in posizione supina e che mostri delle protrusioni minime, sia comunque attendibile seppur in assenza del fattore gravità della posizione eretta, dovrò chiederlo al prossimo medico....ovviamente a pagamento...Grazie comunque della vostra disponibilità, buon lavoro....
[#21]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
mi permetto ancora di approfittare della ospitalità nella sezione di Ortopedia, dato l'argomento comune alle due specialità, ortopedia e neurochirurgia, per tentare, definitivamente (almeno da parte mia) di accontentarLa.

Lei chiede quanto segue:

<le protrusioni discali sono state giudicate da tutti i medici consultati come assai comuni ed ininfluenti, ma sono state visualizzate in posizione supina. Secondo la vostra esperienza possono diventare gravi in posizione eretta o da seduto per cui sarebbe consigliabile una RMN ortostatica?>

Io Le rispondo quanto segue:

- Le protrusioni o ernie discali sono influenti o non influenti su base clinica e non solo perchè vengono osservate e, giustamente, descritte dal radiologo.
Solo in rarissimi casi è necessaria una RM sotto carico, poichè le protrusioni e soprattutto le ernie discali non si modificano con l'orto o clinostatismo, o comunque non in modo tale da notarne la differenza alla RM -

Lei chiede:

<La RMN al rachide dorsale la fanno in pochissimi, perchè dicono che è scarsamente soggetta a discopatie gravi. Sempre secondo la vostra esperienza, se la rx dorsale sotto carico non ha rivelato significative riduzioni degli spazi intersomatici, posso escludere la presenza di discopatie e la necessità di effettuare una RMN del rachide dorsale? >

Io Le rispondo:

- Le ribadisco che una indicazione ad approfondimenti diagnostici va fatta su base clinica e una RM dorsale può essere prescritta anche se il radiogramma dorsale è negativo, allorché la sintomatologia fosse suggestiva per una patologia discale in tale distretto.
La RM dorsale si prescrive in un numero di casi inferiore a quello delle altre sedi della colonna vertebrale, perchè è notevolmente inferiore la patologia discale clinicamente significativa -

Spero di aver soddisfatto la Sua curiosità, ma a questo punto mi chiedo perchè ha parlato di coccigodinia.
Questa non è una malattia, ma un sintoma, infatti vuol dire dolore al coccige. Ce l'ha o non ce l'ha la coccigodinia?

Cordialmente
[#22]
dopo
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Ex utente
Egregio Dott Migliaccio,
la ringrazio sentitamente per le risposte esaurienti.
Avrà capito che il quadro non è affatto semplice, ed il mio stato d'animo inizia a risentirne. Il titolo, come le dicevo, è con punti interrogativi perchè non riesco più nemmeno io a capire ed inquadrare i sintomi, talmente sono variabili e di difficile descrizione. Il fastidio nella parte coccigea c'è, ma se tocco il coccige non mi fa male. Una antiversione delle ultime coccigee da RX sembra esserci, ma nessuna lussazione o frattura o lesione viene evidenziata. L'osteopata che ha toccato il coccige esclude anche una sua ipermobilità. I sintomi esatti sono i seguenti:
1) da seduto, e dopo un pò che sono seduto, pesantezza e tensione perineale, bruciore e senso di calore ai testicoli, sensazione di corpo estraneo nel retto, rigidità lombosacrale, parestesie alle gambe, fastidio intestinale.
2) in piedi, se nella stessa posizione e dopo un pò che sono in piedi, rigidità lombosacrale, dolore nella flessione del busto, netta sensazione di instabilità della colonna vertebrale, debolezza delle gambe.
Se cammino non ho quasi mai problemi, a parte qualche volta una sensazione di minore forza e coordinazione (ma sempre a fasi alterne). Da sdraiato nessun problema.
La mia prima preoccupazione è stata per malattie neurodegenerative, ma la visita neurologica e le RMN insiema alla TC encefalo, le hanno escluse.
Il resto è come le ho descritto nei precedenti post.
A detta dell'osteopata (per quanto attendibile come figura) il coccige così come il sacro sono vittime della riduzione della lordosi lombosacrale. Non sò più che pensare, mi creda...
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Mi ero riproposto di non intervenire oltre poichè credevo che, sia il mio intervento che quello del prof. Caruso, potessero essere stati oltremodo esaurienti.
Vedo che non è così.
Ritengo che Lei abbia ricevuto risposte chiare, professionalmente corrette e,senza alcun timore reverenziale,Le posso assicurare da uno dei più qualificati ortopedici che collaborano in Medicitalia e, senza falsa modestia, dal sottoscritto che qualcosa di vertebre ne capisce.

Intanto, egr. signore, cerchiamo di sgombrare il campo da alcuni errori madornali che Le sono stati propinati con incompetenza pericolosa.
Le modificazioni della lordosi lombare non influenzano in alcun modo le vertebre del sacro e ancor meno del coccige.

Inoltre su quale strano assunto clinico-sintomatologico possa nascere la Sua preoccupazione di essere affetto da una malattia neurodegenerativa, dovrebbe spiegarlo, visto che i sintomi riguardano il coccige e generiche discopatie che sembrtano mute clinicamente.

Il prof. Caruso Le ha spiegato benissimo come un medico scrupoloso ed esperto deve comportarsi in un rapporto a distanza.
Ce lo impone innanzi tutto la Scienza Medica, poi la Deontologia Medica, poi ancora la coscienza individuale, infine, ma non di scarsa importanza, la Legge che accusa e condanna per falso ideologico il medico che prescrive una qualsiasi terapia a distanza.
Non da ultimo questo Sito di Medicitalia.it che correttamente avverte gli utenti sulle finalità dei consulti e le regole da rispettare.

La Sua delusione per le intuibili esperienze negative in ambito medico, non devono né demoralizzarLa né farLe sparare nel mucchio.
Nessuno nega che ci possano essere medici che hanno comportamenti poco consoni con la professione scelta, ma, mi creda, sono una minoranza.

Un consiglio che Le posso dare (come mi pare abbia fatto anche il prof. Caruso che, spero, vorrà ancora replicare, se lo riterrà necessario, ovviamente) è di evitare di affidarsi a personaggi che, con qualche diplomicchio raccattato chissà dove, si illudono (ma quel che è più sconcertante è che illudono) di aver trovato la scorciatoia per fare i "medici" senza esserlo.

La competenza medica non si raggiunge solo con i libri e certamente non fantasticando su teorie di nessuna valenza scientifica ( e sappiamo che c'è chi vuole curare il cancro con il bicarbonato, con la dieta in base al gruppo sanguigno, con il sudore degli elefanti e via dicendo), ma con il duro lavoro quotidiano ( e notturno) fianco a fianco con i malati, verso i quali abbiamo il dovere (lasciamo ormai il desueto termine <missione> al passato) morale e professionale di curarli secondo scienza e coscienza, valori universali che non si possono modificare e non possono essere sbeffeggiati e irrisi da personaggi di pochi scrupoli.

Mi sembra che abbiamo fatto il possibile per chiarirLe un pò le idee; sta ora a Lei farne tesoro, se lo ritiene opportuno!

Le auguro più serenità e un buon fine settimana.
[#24]
dopo
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Dott Migliaccio, Ribadisco che le sue ultime risposte sono state esaurienti e le ho comprese perfettamente.
Ribadisco inoltre che alla figura dell'osteopata mi ci sono rivolto in ultima battuta, dopo aver pellegrinato da un medico all'altro come ampiamente descritto.
Ho compreso la divergenza di vedute circa la possibile causa dei miei disturbi, per la quale sia Lei che il Dott Caruso escludete che la postura errata e protratta nel tempo abbia potuto procurare una riduzione della lordosi lombare e questa a sua volta sovraccaricare osso sacro e coccige in posizione seduta o in piedi.
La cosa che continua a sfuggirmi però è la seguente:
Se tutti i medici che finora mi hanno visitato hanno escluso discopatie degne di nota e che avrebbero potuto giustificare il disformismo ed i sintomi sopra descritti, che io mi ricordi non ho avuto traumi, e se anche la postura non gioca nessun ruolo (ma allora perchè fisiatra ed ortopedico mi hanno fatto svolgere un ciclo di ginnastica posturale?), siamo al discorso di prima, e cioè del "cane che si morde la coda".
Il Dott Caruso cita il sacro-coccige "acuto" e la ipercifosi coccigea che in effetti corrispondono alle immagini RMN ed RX. Ma secondo me, anche se con termini differenti, corrisponde alla analisi dell'osteopata. Comunque sia, anche se fossero conclusioni differenti, resta il dilemma di come si sia arrivati a questo punto. E quì ci vuole l'esame clinico di un BRAVO ortopedico o fisiatra. Andrò sicuramente alla ricerca dell'ennesimo ortopedico/fisiatra (sperando nella buona sorte), ma per farmi dire che cosa di diverso da quanto già dettomi dagli altri medici? E' questo che non capisco. Quali altre cause a parte la discopatia o il difetto posturale, potrebbero giustificare il quadro sopra descritto? Un tumore? Un problema viscerale? Non voglio tediarvi ancora di più di quanto già fatto, siete stati fin troppo disponibili e vi ringrazio per questo. Mi avete aiutato ad "escludere" altri elementi, ma purtroppo credo che la via di uscita sia ancora molto molto lontana.....
[#25]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
La coccigodinia può non avere una causa identificabile e non si manifesta solo a seguito di traumi che, molto spesso, sono misconosciuti o dimenticati perchè banalissimi.

Come Le è stato detto ripetutamente, la diagnosi può essere fatta solo a seguito di una valutazione clinica.
La diagnosi comporta anche quella differenziale in quanto ci possono essere patologie concomitanti o sovrapposte e bisogna identificare quale o se tutte necessitano di un trattamento terapeutico.

Quanto Lei riferisce al punto 1) potrebbe riguardare la nevralgia del nervo pudendo. Chieda al Suo medico di prescrivere una elettromiografia.
Per il punto 2) non mi pronuncio per le ragioni più volte qui manifestate.

Non posso che concludere ancora una volta augurandoLe maggior serenità e di trovare finalmente lo specialista in cui riporre la Sua fiducia.
[#26]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
"La coccigodinia può non avere una causa identificabile e non si manifesta solo a seguito di traumi che, molto spesso, sono misconosciuti o dimenticati perchè banalissimi".

Sono le stesse parole pronunciate dal "bistrattato" osteopata.


"Quanto Lei riferisce al punto 1) potrebbe riguardare la nevralgia del nervo pudendo. Chieda al Suo medico di prescrivere una elettromiografia".

Questi sono i passi successivi ai quali alludevo!!! Seguirò senz'altro il suo consiglio, GRAZIE!!
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Mi pare che il "bistrattato" osteopata abbia detto che

<la postura errata e protratta nel tempo abbia potuto procurare una riduzione della lordosi lombare e questa a sua volta sovraccaricare osso sacro e coccige>

se così ha detto, bisognerà continuare a bi - se non a..... tris - trattarlo!
[#28]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
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Gentile Dott Migliaccio,
non sto quì a difendere la figura dell'osteopata (che è anche fisioterapista), ma le assicuro che ci sono alcuni suoi colleghi ortopedici e non solo, anche su questo sito, che talvolta consigliano di rivolgersi in ultima battuta ad un osteopata. Addirittura conosco medici fisiatri, che hanno svolto anche il corso di osteopatia ed operano in quanto tali. Conosco persone che come me, dopo aver fatto la trafila passando per decine di medici, alla fine si sono rivolte ad un osteopata ed hanno attenuato la propria sintomatologia SOLO grazie a questi ultimi.
Però ripeto, il mio unico interesse è quello di trovare la causa dei miei disturbi e tentare una terapia "mirata" che non mi faccia perdere ulteriore tempo e soldi a vuoto, se poi anche questa non dovesse darmi dei risultati a breve, ricomincerò da un altro fisiatra/ortopedico.
L'osteopata per la precisione ha affermato quanto segue:

"il suo rachide lombare presenta una netta riduzione della lordosi fisiologica (verticalizzato), in questa posizione di ipo-mobilità, la colonna lombare "lavora" in maniera a-fisiologica, nella statica e nella dinamica, la gravità si esercita sui dischi intervertebrali invece che sulle faccette articolari, come dovrebbe avvenire normalmente. Questo comporta nel tempo un sovraccarico sui dischi e un surplus di lavoro sulla muscolatura della colonna lombo-pelvica. L'osso sacro si "adatta" in base alla posizione della colonna lombare, e nel suo caso, il sacro è troppo verticale (posteriore o sacro poltrona), anche qui siamo in una situazione non fisiologica, di ipo-mobilità. Tutto questo comporta nel tempo un interessamento dei plessi nervosi della colonna lombo-sacrale, che vengono irritati, in particolare, il plesso lombare (sciatico) e sacrale (pudendo). La sensazione che avverte di "rigidità" della colonna lombare con sensazione di debolezza agli arti inferiori è giustificata dalla sua situazione obiettiva. Relativamente alla situazione degenerativa (protrusioni-ernie)dei dischi vertebrali lombari è compatibile con il suo quadro radiografico e non posso escludere, se necessario, un approfondimento diagnostico".
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
OK. Nulla da aggiungere su quanto già abbondantemente detto.
La Costituzione Italiana consente la libera scelta dei medici e delle terapie.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
....e ci mancherebbe pure!!!
[#31]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
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Gentili Dottori,
accantonando il discorso diagnostico e di conseguente terapia, che si stanno dimostrando assai complessi e di difficile lettura,
vorrei ripetervi una delle domande che vi ho fatto in un precedente post, e che può essere anch'essa di "pubblica utilità".
Dal momento che tra gli innumerevoli esami svolti, su richiesta del secondo ortopedico ho effettuato una TC del bacino, è possibile da quest'ultima visualizzare anche eventuali anomalie muscolari? Mi spiego meglio:
l'ortopedico in modo molto sommario (...) mi ha risposto che la TC esamina solo lo scheletro, ed in effetti dalle immagini risultano evidenziate le ossa del bacino (e questo lo sapevo già...). Dal momento che nelle immagini è possibile vedere anche le altre strutture (seppur con intensità minore) e dal momento che il referto recita che "non vi sono alterazioni densitometriche delle strutture muscolari", è possibile utilizzare questo esame per la valutazione dei muscoli del bacino, senza dover aggiungere un altro esame ancora (RMN bacino)??? In particolar modo, dal momento che l'ecografia del pavimento pelvico ha evidenziato una infiammazione del legamento ano-coccigeo nella inserzione del grande gluteo di destra, il che potrebbe avere un legame con gli episodi di lombosciatalgia destra e con gli attuali disturbi neurologici da seduto, e dal momento che sembrano esclusi problemi al coccige, è possibile evidenziare dalla TC una retrazione o una infiammazione dei muscoli piriformi o otturatori?
Facendo un confronto con immagini RMN del bacino trovate in internet, credo di aver individuato i due muscoli piriformi e la loro grandezza è visibilmente differente. Se volete e avete possibilità di visualizzare l'immagine, ve la posso inviare via email, altrimenti mi accontenterei di una risposta "generica". Grazie ancora per la vostra cortese disponibilità. Cordialmente.