Sindrome canalicolare del spe

Gentile Dottore buongiorno,
è da diversi giorni che avverto nella parte esterna del polpaccio sx delle fitte piuttosto dolorose che si susseguono a tratti nel corso della giornata e che mi impediscono di poter camminare con facilità. Anche la notte il fastidio si ripresenta, anche se in tono minore. Il mio medico curante mi ha detto che si tratta di un attacco acuto di lombo/sciatalgia e mi ha dato terapia con Voltaren 100 compr. (1 al dì) + omeprazolo 10 mg (1 compr. al dì) per 7 giorni. Successivamente, non avendo riscontrato effetti positivi soddisfacenti ho iniziato (sempre su ordine del medico) terapia con Bentelan 4 mg. insieme a Miotens 4 mg.(1 fiala al dì per 5 giorni). Il dolore non è scomparso del tutto, in quanto avverto ancora delle piccole fitte sempre e solo localizzate alla zona sopra specificata.
A questo punto, dietro suggerimento del medico curante, sono andato a visita da un fisiatra/ortopedico, il quale dopo avermi attentamente visitato ha stilato il seguente referto:

"Esame obiettivo:
rachide mobile, manovra di Lasegue e Wassermann negative, riflessi o.t. evocbili, punti di Walleix negativi per lo sciatico e femorale, vivo dolore alla pressione a quattro dita trasverse al di sotto del colletto del perone.
Diagnosi:
probabile sindrome canalicolare del spe,
Terapia:
5 sedute di tecarterapia a giomi alterni;
10 laser."

Mi ha lasciato un po' perplesso leggere "probabile sindrome canalicolare del spe", in quanto mi ha fatto fa pensare che ci possano essere quindi altre cause relative al mio problema. In ogni caso sarebbe così gentile da spiegarmi il suo significato e se le sedute di tecar e laser avranno benèfici effetti.
La ringrazio e la saluto cordialmente.
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Dr. Giuseppe Internullo Ortopedico, Chirurgo della mano 775 25 16
La compressione dello sciatico popliteo esterno avviene nel suo passaggio dalla fossa poplitea intorno al collo del perone, si aggrava durante la deambulazione, è caratterizzato da un deficit sensitivo sul dorso del piede e da una insufficienza dei muscoli estensori del piede e delle dita. Il paziente accusa difficoltà a salire le scale e nella deambulazione deve compensare con la flessione..

Dr. Giuseppe  INTERNULLO
www.chirurgiadellamanocatania.com

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Internullo,
innanzitutto la ringrazio per avermi risposto. Volevo solo informarla che adesso riesco a camminare con facilità, anche se permangono sporadicamente delle leggere fitte (sicuramente sopportabili) sempre alla parte esterna del polpaccio sx.
Volevo, altresì, dirle che allo stato attuale come in precedenza alla fase acuta del dolore, non c'è stato nè un deficit sensitivo sul dorso del piede nè una insufficienza dei muscoli estensori del piede e delle dita, mentre sempre nella fase acuta avevo difficoltà a salire le scale e nella deambulazione dovevo compensare con la flessiome.
Ho finito quasi la terapia fisioterapica e volevo chiederle se sarà necessario ripeterla in futuro, magari integrandola diversamente.
La ringrazio per la sua disponibilità e la saluto cordialmente.
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Dr. Giuseppe Internullo Ortopedico, Chirurgo della mano 775 25 16
Quindi molto probabilmente non era a carico dello SPE, meglio così!! Si conviene ripetere.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
spero vivamente che sia così, d'altronde la diagnosi formulata dal fisiatra cita testualmente: "probabile sindrome canalicolare del spe". Di conseguenza quel "probabile" mi fa venire il dubbio che possa trattarsi di qualcosa di diverso e che le sedute di terapia fisioterapica non producano i benefìci necessari.
Mi potrebbe indicare, nei limiti del possibile, quali potrebbero essere eventuali altre cause del mio problema?
Cordialità.
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Dr. Giuseppe Internullo Ortopedico, Chirurgo della mano 775 25 16
Difficile diagnosticare e ipotizzare a distanza. Stia tranquillo, ripeta cure e se dovesse ripresentarsi...ci sentiremo. Auguri.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio e seguirò certamente il suo consiglio.
La saluto cordialmente e colgo l'occasione per augurarle un felice natale.