Spondilolistesi

Buongiorno,

avverto da circa un anno dei rigonfiamenti anomali all addome. L ecografia ha evidenziato solo una piccola fibrosi muscolare che tratterò con fisioterapia, però questa sensazione dell'addome rigonfio (esami organici tutti negativi, nessuna ernia) mi fa sentire come se gli organi prolassassero e fuoriuscissero dalla loro sede, e la pancia gonfia è notevolmente visibile. Riesco a stare seduto solo se irrigidisco i muscoli dell'addome, altrimenti succede come detto sopra. Sospettano una listesi . Di conseguenza vi chiedo :

1. La listesi di L5 su S1 se è presente, è visibile anche da una RM senza mdc oppure è necessaria una TAC per poterla escludere ??

2. Se c'è la suddetta listesi, sono inevitabilmente presenti dolori alla schiena , oppure può darsi che si rifletta rigonfiando l'addome senza provocare dolori alla schiena ??

3. E' necessaria la tac del sacro-coccige per escludere la coccigodinia oppure è sufficiente la RM al bacino ??
Questo perchè i rigonfiamenti mi provocano dolori alla zona pelvica, che avverto a volte fino alla zona del sacro coccige, e siccome anni fa ebbi un trauma cadendo di peso su quella parte, ho deciso di investigare anche quella zona, anhe se comunque ho già eseguito una RM bacino senza mdc, ed è negativa.

grazie mille.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
La spondilolistesi si diagnostica con una semplice radiografia in laterale del rachide lombare. In ogni caso è lo specialista a decidere che esame è necessario in base a ciò che rileva con la visita. Di fatto non è il paziente che "decide di indagare" Qualsiasi accertamento radiologico non serve MAI al paziente, che ovviamente non ha nessuna capacità di servirsene, ma serve SOLO ED ESCLUSIVAMENTE al medico che, dopo aver visitato il paziente, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento, e MAI "tanto per vedere se c'è qualcosa", ma SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per confermare o escludere un'ipotesi diagnostica oppure per approfondire una diagnosi già fatta. La sintomatologia della spondilolistesi dipende dalla gravità dello scivolamento e dal tipo di coinvolgimento delle strutture nervose coinvolte.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Grazie dottore per la risposta.

Riguardo all' etica invece, ovviamente visto che quassù non si possono sancire diagnosi, diventa automaticamente possibile chiedere consulti anche per semplice curiosità personale, a cui il medico può liberamente scegliere di rispondere o meno. Se è vero quello che dice lei, stia tranquillo che il paziente non può arrivare a fare gli esami che gli pare e piace, perchè ovviamente è il medico che decide, e senza impegnativa lo sappiamo tutti dove ci manda giustamente il CUP........

Purtroppo in questto campo 2+2 non fa 4, e quando non si conosce l'origine (e i casi come il mio sono migliaia, quando il dolore nel punto A è originato dal punto Z che invece non fa male e con tutto quello che ci sta in mezzo ) , è difficile trovare anche lo specialista giusto. Già il medico di base sappiamo tutti che figura è (anche se tra professionisti non parlerete mai male dei colleghi, perlomeno davanti ai pazienti, nonostante l'evidenza) , poi se aggiungiamo che per esempio mi faceva male solo l'addome e mai la schiena, e se evito i rapporti non sto bene ma sto molto meglio fisicamente parlando, beh, sfido chiunque a capire immediatamente da quale specialista mandarmi (esami agli organi tutti negativi, alla fine però). Poi succede che nemmeno a due fisiatri su due salta in mente di mandarmi in neurofisiopatologia (che io manco sapevo esistesse) , e grazie a una specializzanda che mi ha visitato in PS riesco poi a scoprire in quel reparto dal nome complicato che il nervo pudendo è sofferente. Non è molto , ma è già qualcosa, visto che è nato per fortuna da una specializzanda.

Infine, anche le visite specialistiche allora dovrebbero essere esclusivamente prescritte da un medico esattamente come gli esami, eppure quando i pazienti vi si rivolgono in libera professione spontaneamente, non noto mai un particolare rifiuto in vista di oneri.

Sia chiaro, non mi sto riferendo a lei dottore, e non è polemica ma semplicemente un confronto, che secondo me dovrebbe esserci tra paziente e medico.
Troppo spesso invece non è così, un po' per eccessiva ignoranza dei pazienti, un po' per orgoglio dei medici, che spesso sono competenti, ma nella comunicazione mancano totalmente. Sarebbe infatti la cosa più importante, soprattutto quando il paziente è costretto a indagare per esclusione e non riesce mai a saltarne fuori , stendendo pure un velo pietoso su quelli che liquidano sulla somatizzazione quando non sanno cosa rispondere, mentre semplicemente un "Non sono in grado di risponderle per X motivi , ma continuiamo ad approfondire", sarebbe una risposta tanto semplice quanto accettabile.
Purtroppo la scuola insegna invece che il non lo so non è accettabile, quindi diventano accettabili queste vergognose conseguenze.