Trattamento della plica medio patellare

Da pochi giorni mi è stato diagnosticato (in RMN) un'inspessimento (da infiammazione) della Plica sinoviale mediale del ginocchio.
Il dolore retro rotuleo (lieve) è presente da luglio 2005 e non accenna a scomparire, nonostante lo stop dell'attività sportiva (calcio a 5).
La stessa sintomatologia (in misura attenuata) era apparsa anni a dietro, risoltasi spontaneamente con l'astensione dalla pratica sportiva.
Riassumo brevemente la sintomatologia:
1. Lieve dolore retro rotuleo (mediale e nella zona alta)
2. Sensazione di "debolezza" all'articolazione
3. Improvvisi cedimenti
4. Emissione di rumori e "schiocchi" nel movimento (anche da posizione supina o seduta)

Ecco i miei interrogativi:
1. Dosaggio e posologia adeguata per il trattamento farmacologico (Diclofenac)
2. Scelta di un trattamento fisiokinesiterapico idoneo (laser, ionoresi, ultrasuoni, crioterapia, ecc.)
3. Necessità di terapia riabilitativa?
4. Come coordinare l'insieme dei trattamenti

In merito all'opportunità di affiancare fisiokinesiterapia nutro alcune perplessità:
determinate dalla lettura dell'abstract di un lavoro di ricerca effettuato presso un'università olandese, dal titolo molto eloquente:

"Insufficient scientific evidence for efficacy of widely used electrotherapy, laser therapy, and ultrasound treatment in physiotherapy"
[Instituut voor Extramuraal Geneeskundig Onderzoek, Faculteit der Geneeskunde Vrije Universiteit, Amsterdam, 2000]

Quali sono gli orientamenti attuali ?

Grazie per la disponibilità
[#1]
Dr. Simone Cigni Ortopedico, Chirurgo della mano 711 7
Carissimo,
alcuni dei sintomi da Lei lamentati fanno pensare più ad una patologia di tipo cartilagineo della rotula che ad un impingement sinoviale. Peraltro la terapia della plica sinoviale è a mio parere nella maggior parte dei casi conservativa, escludendo i pazienti nei quali vi sia un impingement femorale importante e documentato artroscopicamente.
In entrambe i casi (patologia sinoviale o cartilaginea il diclofenac non ha indicazione e non è risolutivo). Lo stesso direi per il trattamento fisioterapico. La terapia riabilitativa invece è fondamentale se il problema in questione è cartilagineo.
La certezza terapeutica viene da: corretto esame clinico, visione degli esami strumentali, esame artroscopico dell'articolazione (a maggior ragione in presenza di patologia cronica come nel suo caso).

Un caro saluto

Dr Simone Cigni

[#2]
dopo
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
@ Dr. Simone Cigni
La ringrazio per l'attenzione prestatami.
Vorrei accertarmi di aver correttamenete inteso la natura del Suo intervento e delle Sue indicazioni.

Ciò che mi sembra di capire, sulla base delle mie scarsissime conoscenze, è che le ipotesi diagnostiche da Lei contemplate siano 3:

1. danno alla cartilagine rotulea
2. Sindrome della plica sinoviale
3. Sindrome della plica sinoviale con impingement femorale

Ignoro il significato del termine "impingement femorale" e non so se possa essere inteso come attitudine del tessuto inspessito ad impattare traumaticamente contro il condilo femorale.

Alle 3 ipotesi prospettate seguirebbero, nell'ordine, i seguenti 3 iter terapeutici:
1. terapia fisica riabilitativa (potenziamento vasto mediale, ginnastica propriocettiva, ecc)
2. (?) escludendo la terapia antinfiammatoria, non so che altro possa prevedere l'approccio conservativo (?)
3. resezione chirurgica in artroscopia

La prego di voler fornirmi riscontro riguardo alla corretteza della mia interpretazione

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Aggiungo alcuni elementi che avevo omesso, nella speranza possano fornirLe maggior indicazioni:

- La stessa sintomatologia era apparsa anni a dietro (10 anni fa), risoltasi spontaneamente con l'astensione dalla pratica sportiva. L'epilogo di una stagione di volley (amatoriale), un po' troppo "vivace" e affrontata senza un'eccelsa preparazione atletica.

- Di recente, dopo quasi un anno di pratica del calcio a 5, il lieve dolore si è riaffacciato:
inizialmente sul ginocchio sx e successivamente, ma molto più timidamente e in modo saltuario, sul dx. Diversamente dal passato, i sintomi permangono a distanza di 6 mesi dopo lo stop dell'attività sportiva.
La sintomatologia a carico del ginocchio dx (lievissima e intermittente, ribadisco) è completamente scomparsa, dopo 1-2 mesi.

- la RMN tende ad escludere lesioni cartilaginee
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In attesa di affrontare gli approfondimenti da Lei suggeriti, due interrogativi mi pongo:

1. nel caso fosse confermata l'ipotesi al punto 2. quali strategie terapeutiche mettere in atto?
2. sempre nell'ipotesi al punto 2. può essere sensato un tentativo di ricerca delle cause (se di cause si può parlare) che possa scongiurare il ritorno della patologia in futuro ?

Nuovamente colgo occasione per rigraziarLa
[#3]
Attivo dal 2006 al 2008
Ortopedico
Egregio Signore,
stante la situazione clinica e i dubbi che comunque la RM lascia , le consiglierei di sottoporsi ad esame artroscopico, soltanto con il quale sarà possibile confermare la diagnosi, escludere eventuali altre patologie (condropatia) ed eventualmente risolvere il problema (resezione plica, shaving condrale, ecc)
Saluti
[#4]
Dr. Simone Cigni Ortopedico, Chirurgo della mano 711 7
Direi che Lei ha ben illustrato la situazione.
1. se la patologia è cartilaginea: valutazione artroscopica e conseguente trattamento (chirurgico se necessario o infiltrazioni-terapia per os). Potenziamento del quadricipite.
2. se la plica è dolente e impatta il femore va resecata. Se non duole non va toccata. E' utile il rinforzo muscolare quadricipitale.
Il tutto è valutabile artroscopicamente.
Dato il problema a destra e sinistra è necessario valutare infine l'assetto degli arti inferiori (rx assiali di rotula a 30-60 e 90 gradi, rx in carico degli arti inferiori su lastra lunga).
Mi faccia sapere