3 mesi post frattura v metacarpo e ancora problemi

Vi scrivo in seguito ai postumi di una frattura del v metacarpo che mi sono procurato a fine agosto. Sono stato ingessato per 30 giorni dopodiché ho iniziato fisioterapia che a tutt'oggi sto continuando. Ho eseguito anche 10 giorni di magnetoterapia insieme a ionoforesi e mobilitazione passiva della mano. Successivamente correnti alla mano, correnti di kotz per rinforzare l'avambraccio e kinesiterapia attiva e passiva con movimenti anche più forzati tuttora in corso. Ho raggiunto 40 sedute di terspia. Sebbene la mano si sia sgonfiata e abbia ripreso la sua naturale colorazione sento ancora molto fastidio. Esteticamente ho perso la protuberanza della nocca ma riesco a stringere il pugno. Il problema è che sento un forte indolenzimento nella zona del mignolo ed anulare sia quando stringo il pugno o poggio il palmo della mano ( come se qualcosa toccasse sotto). Ho notato che ho perso in flesso estensione cioè quando apro la mano a ventaglio. Il mignolo si ferma piu giù rispetto all'altro. Credo che inoltre sia anche leggermente piu corto. Accuso un fastidio alla zona destra del polso e la cosa più brutta al mattino quando l'articolazione del quarto e quinto metacarpo sono rigide per poi migliorare gradualmente. Altre volte sembrano molto più sciolte ii il giorno dopo peggio. Il mio medico curante cui ho chiesto di un chirurgo della mano, dice che probabilmente avrei dovuto sottopormi ad ostesintesi con fili di k vista l'inclinazione della frattura ed ad oggi essendosi consolidata in flessione se non risolvo,dovrei operarmi.
Vi chiedo gentilmente un parere è di aiutarmi x capire se questi disturbi andranno via definivamente e in che tempi visto che ormai sono tre mesi che mi stanno portando grossa angoscia col terrore di rimanere con la mano sempre così.
Ho 38 anni
Peso 69 kg
Maschio
Oltre il problema della mano ho malattia di chron ileale allo stato in fase remissiva
Vi ringrazio sentitamente per un vostro parere.
Grazie
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

l'intervento potrebbe essere indicato solo se i suoi disturbi sono non accettabili e stabilizzati (pertanto aspetterei almeno altri due mesi prima di decidere).

Inoltre, va verificato se tali disturbi dipendono tutti dalla vecchia frattura o se, almeno in parte, hanno una causa diversa.

Buona domenica.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Attivo dal 2006 al 2018
Ex utente
La ringrazio sentitamente per la risposta. In realtà mi capita che in alcuni giorni c'è rigidità mentre altre volte la mano è davvero scorrevole quando la piego.
Le chiedo soltanto di spiegarmi quali altri disturbi potrebbero non essere collegati alla frattura, considerando che prima dell'incidente non ho mai avuto problemi. Purtroppo, solo pochi giorni fa il mio medico curante mi ha spiegato che x flessioni del collo oltre i 40° si interviene con fili di k o altri mezzi di sintesi. Questa cosa non mi è stata detta dall'ortopedico che mi ha ingessato ed alcune cose le ho capite solo dopo aver letto i vari consulti e anche le varie risposte che lei ha dato ai vari utenti. Dalle radiografie il collo metacarpale si è consolidato in flessione anche se non sono in grado di calcolare l'inclinazione ed è ben visibile la rima di frattura.
Vorrei inviarle le lastre se x lei non è un problema.
Saluti e buona domenica
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
La valutazione non va fatta solo sulla lastra ma soprattutto clinicamente.

se la flesso-estensione è normale e non ci sono deviazioni assiali del dito, non c'è l'indicazione chirurgica....
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dopo
Attivo dal 2006 al 2018
Ex utente
Grazie ancora. Avrei intenzione di fare una visita al pellegrini di Napoli per togliermi ogni dubbio. Almeno da parte mia non noto incrocio delle dita. Mi sembra solo leggermente più corto ma parliamo davvero di pochissimo. Anche la flesso estensione è nella norma fatto salvo il quinto dito che rimane un po più giù quando apro la mano a ventaglio. Il mio problema è questa lieve rigidità mattutina che spero sparisca presto. Ad ogni modo, è giusto che la valutazione definitiva vada fatta da uno specialista che può valutare clinicamente la mano. Nel frattempo continuo a fare fisioterapia.
Grazie ancora.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Non vedo problemi particolari....
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dopo
Attivo dal 2006 al 2018
Ex utente
Il mio problema è che pur accettando il difetto estetico come la perdita della nocca e il difetto il flesso estensione del v dito, non riesco a superare questa rigidità mattutina e questo indolenzimento o cmq sensazione di peso alla mano quando piego e chiudo il pugno. Voglio sperare che tra un mese sparisca tutto e l'idea che possa persistere mi sta deprimendo. Il mio medico curante ha detto di insistere con la kinesiterapia e rinforzo delle fasce muscolari e di fare un ciclo di ultrasuoni che secondo il fisioterapista però non sono utili.
Ad ogni modo dottore la ringrazio di tutto e le auguro buone feste.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Altrettanto.
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dopo
Attivo dal 2006 al 2018
Ex utente
Gentile dottore le chiedo un'ultima cosa. Venerdì scorso ho fatto una visita presso il reparto di chirurgia della mano del policlinico di napoli. Il medico mi ha riferito che non c'è un grosso deficit alle articolazioni e che i problemi di rigidità mattutina erano dovuti probabilmente ad una pseudoartrosi della rima di frattura e mi prescrive delle rx. Faccio delle lastre, il referto dice esiti frattura collo v metacarpale consolidata con frammenti lievemente angolati. Faccio la visita di controllo e mi visita il professore e l'assistente che mi visitò in precedenza. In pratica mi riferiscono che non c'è pseudo artrosi. Una lievissima limitazione articolare del v dito in estensione e che, il fastidio di rigidità al mattino è dovuto al lievissimo accorciamento del dito che genera uno scompenso tra il flessore e l'estensore. Terapia nessuna. Il callo osseo si rimodellera ma di pochissimo. Si risolverà tutto grazie a madre natura. Aspetti ancora qualche mese. Le chiedo se è utile fare qualche seduta di ultrasuoni in acqua e se effettivamente il callo si rimodellera e posso recuperare qualche grado di inclinazione. GRAZIE
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Non faccia nessuna terapia: l'unica cosa utile è la kinesi, necessaria SE esiste un minimo di rigidità articolare residua.

Se questa non è presente, ovviamente, la kinesi è anche essa inutile.
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dopo
Attivo dal 2006 al 2018
Ex utente
Seguirò il suo consiglio. Grazie di tutta la pazienza che ha avuto. Saluti.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di nulla.