Frattura pertrocanterica del femore

Salve,
sono un impiegato di 32 anni della provincia di Macerata.
Il 4 luglio scorso ho avuto un incidente in bici, con frattura pertrocanterica composta del femore sinistro.
Sono stato operato il 7 luglio in osteosintesi con placca di Gottfried, con 5 viti di fissaggio (2 delle quali inserite nella testa del femore).
Dopo 30 giorni ho ricominciato a caricare sulla gamba sx, e dopo 2 mesi ho iniziato a muovermi senza stampelle. Attualmente zoppico visibilmente, ma non sento dolori, tranne il muscolo della gamba ancora indebolito.
I medici dell'ospedale di Macerata mi hanno poi detto che dopo 1 anno e mezzo circa potrò scegliere se togliere o meno la placca e le viti.
Volevo chiedere quanto segue:
a) potrò tornare, e se sì entro quanto tempo, a giocare a calcetto e andare in bicicletta senza rischi?
b) è preferibile tenere placca e viti, o viceversa questo potrebbe creare complicazioni future?
c) su mia specifica domanda, mi è stato confermato che è possibile la necrosi della testa del femore (nonostante si tratti di frattura pertrocanterica). La probabilità che questo si verifichi è molto elevata?
d) eventualmente dopo quanto tempo dall'operazione potrò essere certo che la necrosi non si verifichi più? Mi hanno detto 1 anno e 1/2, è così?
e) l'unico rimedio alla necrosi, in definitiva, è la protesi?
f) a parte la necrosi, a quali eventuali complicazioni future potrei andare incontro a causa del mio incidente?
Grazie di cuore.

Luca Marchiani, Bolognola (MC)
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Dr. Andrea Salvi Ortopedico 104 3
La placca di Gotfried è una placca di ultima generazione che viene inserita con metodica miniinvasiva (piccole incisioni e minori perdite sanguigne), presenta notevole anatomicità (ovvero aderenza al femore) e ottima stabilità (grazie alla presenza delle 2 viti a funzione antirotatoria inserite nella testa del femore). Premesse le caratteristiche del mezzo di sintesi utilizzato, considerando la Sua giovane età, per curare la Sua zoppia Le consiglio senz'altro il rinforzo della muscolatura quadricipitale da eseguire inizialmente con esercizi isometrici (ovvero "fare il muscolo") ed in seguito isotonici. I tempi di recupero per ritornare alle Sue attività sono dipendenti dal recupero muscolare e dalla guarigione ossea (per la Sua età 4 mesi dovrebbero essere sufficienti). Tuttavia qualsiasi sia il mezzo di sintesi utilizzato (placca, chiodo, etc.) è sempre rischioso affrontare un'attività sportiva in cui sia presente contatto fisico con avversari (calcio, rugby) o che preveda urti improvvisi (motocross, sci) in quanto una ri-frattura su un mezzo di sintesi complica notevolmente sia la rimozione dello stesso, sia il nuovo trattamento da adottare (nuova placca o nuovo chiodo o fissatore esterno). Le consiglierei perciò di aspettare la rimozione della placca (1 anno e mezzo, come Le è stato detto dai colleghi di Macerata). E' difficile che si presenti una necrosi cefalica su una frattura pertrocanterica, in quanto, per motivi di anatomia vascolare, l'apporto sanguigno in tali fratture è assai buono (diversamente dalle fratture di collo di femore, in cui, essendo il rischio di una necrosi molto elevato, si ricorre assai spesso ad una soluzione protesica).

Cordiali saluti,

Andrea Salvi

Dott. Andrea Salvi
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