La frattura pluriframmentaria del 3 prossimale omero dx

Buongiorno, nell'anticipare i ringraziamenti per il servizio offerto, vorrei porVi il mio caso:dopo un incidente in moto il 21 Agosto scorso a 32 anni di età, ho riportato la frattura pluriframmentaria del 3 prossimale omero dx.
Operato a cielo aperto in quanto la testa dell' omero si era aperta in 2 e spostata di molto, mi hanno ricomposto il tutto mettendomi 5 fili di K 2 lunghi endomidollari che fuoriuscivano dalla parte superiore della spallae 3 trasversali che fuoriuscivano dal deltoide.
Ho portato i mezzi di sintesi per 100 giorni dopo i quali essendo iniziato un processo di consolidamento li ho rimossi.
Attualmente ho iniziato dei cicli di FKT, ma l'ortopedico mi dice che non ho ancora superato la fase dove può innescarsi un processo di necrosi della testa.
Specificando che non ho riportato altri traumi di tipo nervoso o tendineo e che attualmente non ci sono segni ne di necrosi ne di sofferenza della testa, che il braccio ha recuperato forza e buona dinamica, secondo Voi quali possono essere le possibilità che vada incontro a necrosi nei mesi successivi?
grazie mille delle risposte che vorrete concedere

Francesco
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Dr. Andrea Salvi Ortopedico 104 3
Gentile Utente,

la frattura pluriframmentaria dell'omero è un'eventualità temuta per quanto riguarda la sua possibile evoluzione in necrosi. L'importante spostamento dei capi di frattura rompe sia il periostio (membrana a funzione nutritizia dell'osso), sia la vascolarizzazione interna (i vasi sanguigni) dei capi di frattura. Semplificando quanto detto, quanto più i frammenti di frattura si allontanano dalla sede di frattura, rompendo perciò il periostio, quanto più elevato è il rischio che si instauri una necrosi ossea. Condivido appieno il parere del collega ortopedico che l'ha visitata, in quanto sono necessari spesso almeno 6 mesi per sapere quale potrà essere l'evoluzione "vascolare" della frattura. A Suo vantaggio vi è l'età e l'utilizzo dei fili di Kirschner. Consiglierei tra 30-40 giorni una rx e una TAC per valutare l'evoluzione del Suo caso.

Cordiali Saluti,

Andrea Salvi

Dott. Andrea Salvi
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dopo
Utente
Utente
grazie per la risposta, nel peggiore dei casi( spero di no) inizi un processo di necrosi, è riparabile? o è indispensabile la protesi?
un braccio con protesi omerale mi cambierebbe molto la vita o con la nuove metodiche è paragonabile ad un arto naturale?
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Dr. Andrea Salvi Ortopedico 104 3
Egregio Utente,

faccio il tifo per Lei affinchè non esiti alcuna necrosi alla sua testa omerale !!! Qualora si instauri un processo di necrosi alla testa omerale per i motivi precedentemente spiegati (la diafisi, ovvero il "tubo osseo" tra la testa ed il gomito, non manifesta gli stessi problemi, in quanto, essendo composta di osso corticale svolge prevalentemente una funzione di sostegno), da un punto di vista biomeccanico per un certo lasso di tempo la testa sopporterebbe il carico ed i movimenti, perchè l'osso spugnoso necrotico ha caratteristiche di resistenza assai simili a quelle di un osso spugnoso "sano", ma in un secondo momento andrebbe incontro ad una progressiva rimozione (ovvero un'auto-digestione) effettuata dalle cellule infiammatorie macrofagiche, senza contare il dolore che Lei proverebbe con un segmento osseo necrotico. Ciò accade perchè l'organismo riconosce i segmenti ossei necrotici e li rimuove. Perciò l'organismo "ripara" l'osso necrotico asportandolo. E' comunque preferibile asportare chirurgicamente la porzione necrotica, in quanto incapace di difendersi da eventuali infezioni (mancando l'apporto sanguigno). La protesi di spalla è il sostituto articolare più semplice ed immediato. I risultati ottenibili sono buoni, a condizione di iniziare quanto prima la riabilitazione.

Cordiali saluti,

Andrea Salvi
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dott. Salvi, le radiografie al 5° mese non mostrano segni evidenti di necrosi ma "zone rarefatte" che a detta dell'ortopedico può trattarsi di demineralizzazione dovuta al trauma, lei è d'accordo con questa diagnosi? il recupero è buono e la consolidazione è avvenuta al 90%,purtroppo questa attesa è stressante, in percentuale le possibilità di una necrosi sono elevate(tipo 50-60%)o minori?
grazie
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Dr. Andrea Salvi Ortopedico 104 3
Egregio utente,

le zone rarefatte riportate dalla lettura della radiografia potrebbero essere sia dovute alla demineralizzazione, sia ad una sospetta "microscopica" parziale necrosi. Poichè la radiografia non è sufficiente per una corretta ed esauriente valutazione, Le consiglierei l'esecuzione di una TAC. In ogni caso mi sembra che l'evoluzione del Suo caso sia soddisfacente, anche in considerazione della consolidazione quasi completa della frattura.

Cordiali saluti

Andrea Salvi
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Utente
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salve dottore, vorrei comunicarle che ad oggi il tutto sembre tornato a posto, forse grazie all'eccelente lavoro svolto dal medico che mi ha operato ma non è rimasta alcuna traccia ( tranne la cicatrice)di quel terribile momento, ho recuperarto il 100% del movimento anche alle posizioni estreme.
volevo chiederle: è tutto risolto o potrei aspettarmi a distanza di molti anni qualche forma di "recidiva" riguardo al problema? non so artrosi o riduzione di funzionalità ecc ecc?
grazie e la saluto
P.S. il suo tifo ha funzionato
Francesco