Rimozione dei mezzi di sintesi

Salve ho 39 anni e da quando ne avevo 16 anni porto dentro al mio malleolo tibiale destro, due mezzi di sintesi, una vite ed un filo. Nel lontano 1986 mi ruppi il malleolo interno destro ed il perone destro, a causa di un incidente stradale in moto. Venni operato al Rizzoli di Bologna e mi vennero applicate due viti ed un filo; vite e filo nel malleolo interno destro e vite tra perone e tibia. Dopo un mese dall'intervento venni sottoposto alla rimozione della vite tra perone e tibia e dopo mesi di gesso e riabilitazioni ricomincia progressivamente a camminare. da allora non ho più subito interventi ma anche dopo la riabilitazione ho continuato a provare dolori alla caviglia, gonfiore alla sera per affaticamento ecc.. ecc..
A distanza di dieci anni dall'intervento, venni richiamato dal Rizzoli per una visita di controllo per verificare se si fosse formato in maniera rilevante del callo osseo e per verificare lo stato generale dell'arto che subì prima il trauma e poi l'intervento: l'esito fu positivo e mi dissero che era tutto ok. Nel mese scorso, dicembre 2006, di mia iniziativa ho voluto ripetere una visita di controllo al Rizzoli, accompagnata da radiografie alla caviglia ed ho fatto richiesta di rimozione dei mezzi di sintesi che da tanto tempo porto dentro il malleolo... La mia domanda è questa: la rimozione dei mezzi di sintesi rimasti, mi porterà ad un miglioramento, se pur lieve, delle condizioni generali della caviglia? E'sempre consigliata la rimozione dei mezzi di sintesi, anche a distanza di 23 anni? Avete consigli particolari su come affrontare il dolore ed il gonfiore che a volte la sera si presenta? Vi ringrazio molto per l'attenzione Chiarissimo Dott.re/ssa che potrà rispondermi.
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Dr. Riccardo Tripputi Ginecologo, Chirurgo generale, Ortopedico 17
Gentile utente, sono d'accordo con lei che dopo tanti anni ha deciso di fare una cosa che già avrebbe dovuto fare da un pezzo.
Senz'altro la rimozione della vite e del filo di K. dal malleolo interno gli porterà un giovamento consistente almeno nella eliminazione di un corpo estraneo non certo gradito al nostro organismo,se pur non cambierà di molto lo stato clinico attuale.
Il richio della presenza di un corpo estraneo è sempre quello di poter essere un focolaio di infezione per colonizzazione di germi provenienti da altre sedi infette es. ascesso dentario ecc..
Circa i suoi problemi, quali il dolore e il gonfiore, i rimedi migliori sono senpre quelli di un buon ciclo di fisioterapia ripetuto almeno due volte l'anno (es. idromassaggi, inoforesi, linfodrenaggio ecc..) ed un gambaletto elastico da applicare al mattino prima di alzarsi dal letto e rimuovere la sera prima di coricarsi ed, eventualmente, il leggero sollevamento del materasso nella parte inferiore.
Distinti saluti.
Dott. Riccardo Tripputi

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dopo
Utente
Utente
Mille grazie della Sua Cortese risposta Dott. Tripputi.
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Attivo dal 2006 al 2013
Medico dello sport
GENTILE UTENTE,
LA RISPOTA DEL COLLEGA, DOVREBBE SODDISFARE, è MOLTO ESURIENTE, TUTTE LE SUE DOMANDE SEGUA I SUOI CONSIGLI E VEDRA' CHE DOLORI E GONFIORE SERALE PIANO PIANO SCOMPARIRANNO.
CORDIALI SALUTI
DOTT. ALESSANDRO BOLLANTI