Le tonsille erano sgonfie ma il mal

Gentili dottori,
dopo due modesti episodi di tonsillite senza febbre risoltisi spontaneamente, il 15 febbraio di quest’anno ho avuto una forte tonsillite con placche e febbre a 40. Ho iniziato con una cura di bactrim per 10 giorni, che ha fatto passare la febbre ma non ha mandato via il bruciore. Ho ripreso successivamente il bactrim per un’altra settimana, dopodiché sono andato dal primo otorino.
Questi ha prescritto augmentin per 10 giorni, al termine del quale mi sono presentato per un controllo. A suo giudizio l’infezione era scomparsa, ma il mal di gola persisteva. Ho provato con antiinfiammatori, ma nulla da fare. La mia dottoressa ha provato allora la claritromicina per una decina di giorni. Niente da fare. L’otorino numero 1 continuava a sostenere che non avevo nulla.
Sono andato allora dall'otorino numero 2 il quale ha diagnostico che col cavolo che l’infezione era passata: bisognava procedere con 8 iniezioni di rocefin. All’ottavo giorno le tonsille erano sgonfie ma il mal di gola persisteva. Ho continuato ad insistere col medico che ha deciso di provare con un ciclo di giaision. Anche questo si è rivelato inefficace. Sono andato allora dall’otorino numero 3, il quale ha sentenziato: qui non c’è alcuna infezione, ma solo una faringite virale che se ne andrà da sola.
Infatti una settimana dopo avevo nuovamente le placche bianche (senza febbre)
Stavolta sono andato al pronto soccorso dove ho trovato l’otorino 4, gentilissimo ma consapevole dei suoi limiti. Mi ha prescritto una cura di alovex e cortisone. Superfluo dire che il bruciore non è minimamente passato.
Sono tornato dall’otorino numero 2, il quale mi ha esaminato una volta in più e ha deciso che il bruciore era effetto del reflusso gastro-esofageo. Mi sono curato per un mese, con risultati nulli, come lo stesso otorinolaringoiatra ha ammesso dopo una ulteriore visita, pur rimanendo convinto della propria diagnosi.
Una settimana dopo, avevo le tonsille nuovamente coperte di placche bianche, sempre senza febbre. Stavolta sono andato dal prof. 5, il quale ha sentenziato che il reflusso non aveva nulla a che vedere, e che andava fatta una nuova cura antibiotica: macladin 500 rm più lisato batterico.
Le placche e macchie sono scomparse, ma il bruciore rimane inalterato.
Che fare? I medici 2 e 5 sono convinti della necessità di una tonsillectomia, nonostante nessuno mi garantisca un risultato positivo: anzi, il medico 2 è convinto che non cambierà proprio nulla.
Posso sperare che con il taglio la situazione si risolva? Mi conviene sentire qualche altro medico?
I tamponi, sia batterici che virali sono tutti negativi; VES, PCR, etc nella norma, TAS a 900, poi sceso a 600.
La tiroide è risultata a posto: solamente i linfonodi sono risultati ingrossati. I gastroentorologi mi hanno sottoposto ad una serie di esami che escludono una malatuna malattia da reflusso.
Ho la possibilità di andare a Milano per una visita A chi potrei rivolgermi?
Ringrazio chiunque voglia rispondermi.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
La sua mi sembra una telenovela! Comunque, mi sembra esagerato rivolgersi a Milano, visto che risiede in una città ove è una Scuola Otorinolaringoiatrica rinomata. Il consiglio che posso darle è quello di ripetere il tampone tonsillare per la ricerca di germi patogeni e di ripetere anche gli esami di laboratorio: emocromo con formula, tas, ves, azotemia, glicemia, proteina c reattiva, reuma-test, mucoproteine, HBV, citomegalovirus, toxoplasma, es. urie. Una volta in possesso dei relativi risultati, saremo in grado di prendere una decisione in merito.

Dr. Raffaello Brunori

[#2]
dopo
Utente
Utente
Le analisi in questione (tutte o quasi) le ho effettuate più volte, l'ultima un mese fa. Ho in programma di ripeterne alcune a breve, ma sinceramente non capisco quale potrebbe essere l'utilità: in questi mesi sono risultate tutte a posto, tranne il TAS che da 900 circa era sceso a 600 circa. Di tamponi ne ho fatti almeno 5, l'ultimo a distanza di più di un mese dall'ultimo antibiotico e su spremitura tonsillare: negativo anche questo.

Forse la scuola locale di otorinolaringoiatria sarà una delle migliori, ma finora ho riscontrato solamente l'incapacità di risolvere il problema, accomunata ad una scarsa capacità di ascoltare i pazienti e i loro sintomi. Mi sono sentito abbandonato alla mia sorte in più di una occasione.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Che dirle: mi dispiace per il suo sconforto. Per un nuoco Consulto, puo' rivolgersi presso un Ambulatorio Otorinolaringoiatrico di un Ospedale di qualsiasi città o, meglio, le consiglio di parlarne con il suo Medico Curante.
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Utente
Utente
La ringrazio del consiglio, ma non sono sicuro che un qualsiasi ambulatorio vada bene per il mio problema: finora le cure standard (antibiotici) hanno momentaneamente risolto il problema immediato senza alleviare i sintomi, ovvero l'infiammazione persistente. Gli antinfiammatori (ne ho provati tanti) si sono dimostrati perfettamente inutili.
In quanto al mio medico curante, non sa più a che santo rivolgersi: lo sento regolarmente, mi visita spesso ed è sconcertato come me per l'inefficacia delle cure seguite finora.
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Utente
Utente
Una novita': stamane, durante un controllo quotidiano dello stato della gola (eh si, sono giunto anche a questo) e' venuto fuori da una tonsilla un enorme grumo di calcoletti, ciascuno di uno-due mm di dimensione, formanti una massa totale di circa 4 mm di diametro.
Ho scoperto trattarsi di tonsilloliti: potrebbero essere questi la causa della continua sensazione di dolore?
La tonsilla da cui sono venuti fuori oggi mi duole meno del solito....

Di nuovo grazie mille.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Certo, la sintomatologia da lei sofferta potrebbe essere generata dalla formazione di calcoli tonsillari. A questo punto, conviene rivedere il tutto con uno Specialista anche per riconsiderare un eventuale intervento chirurgico.