Cupololitiasi e malassorbimento lattosio

Gent. li dottori,
Ho 51 anni, due anni fa sono iniziate le vertigini e dopo sei mesi l’otorinolaringoiatra mi ha diagnosticato la cupololitiasi. Quando ho le ricadute l’otorino mi effettua le manovre di riposizionamento degli otoliti.
Sintomi:
• Vertigine
• Nausea, vomito
• Sudorazione
• Alito pesante
• Dolori al collo

Esami eseguiti:
TAC al cervello: negativo
Risonanza alle cervicali: negativo
Ecodopler: negativo

Visita neurologica: nessun rilevamento
Visita ortopedica con successive sedute di massaggi al collo e terapia laser

Nel mese di agosto mi sono ricomparse le vertigini che sono durate per circa due mesi

Esecuzione prove per l’intolleranza alimentare: negativo
Esame per l’intolleranza al lattosio: positivo, hanno riscontrato un malassorbimento al lattosio
Mi hanno consigliato di fare un esame anti TG (alla tiroide)

Secondo voi l’intolleranza al lattosio può scatenare vertigini e tutti i problemi correlati?
Desidererei un vostro parere e dei consigli su quali potrebbero essere i possibili esami da effettuare….

Grazie
[#1]
Dr. Vincenzo Scrivano Chirurgo vascolare 93 6
Gentile Utente,
forse non sono il più qualificato a rispondere al Suo quesito, ma poichè per diversi motivi mi sono avvicinato a tali problematiche, proverò ugualmente a risponderLe.

La cupololitiasi consiste nella presenza di concrezioni otolitiche all'interno di uno o più canali semicircolari che muovendosi deteminano lo spostamento dell'endolinfa e la stimolazione dalla cupola di Lang del canale semicircolare interessato. Il corrispettivo clinico di essa è la vertigine parossistica posizionale benigna.

Quale sia il canale semicircolare interessato viene determinato essenzialmemte tramite le medesime manovre utilizzate per il riposizionamento; quest'ultimo consiste nel tentativo di riportare all'interno del vestibolo le concrezioni.

Qualora sia interessato il canale semicircolare posteriore, la manovra solitamente riesce; ciò non elimina evidentemente la possibilità che le concrezioni ritornino all'interno del canale semicircolare, con recidiva della sintomatologia. Se simili recidive avvengono con eccessiva frequenza, la chiusura chirurgica del canale è considerata una possibilità

Nel caso del canale semicircolare laterale, i risultati sono più aleatori, ed al paziente può ovviamente venire chiesto di dormire sul fianco opposto a quello in cui si trova il canale semicircolare interessato allo scopo di favorire lo scivolamento delle concrezioni nel vestibolo.

Dal fatto che siano state richieste delle nuove indagini, mi sembra di arguire che si sia presa in considerazione la possibilità di una patologia alternativa (precedente diagnosi non corretta) o sovrapposta (nuova patologia innestatasi sulla cupololitiasi).

Non mi è chiaro dalla Sua descrizione da quali elementi sia derivata tale possibilità; posso tuttavia fornirLe alcune precisazioni:

- nel mondo anglosassone, contrariamente a quanto avviene nei Paesi dell'area mediterranea, il rapporto tra vertigini ed alterazioni della colonna cervicale non viene praticamente neppure preso in considerazione, tranne che dagli osteopati o dai chiropratici (che hanno punti di contatto limitati con la medicina "ufficiale")

- per rilevare un'eventuale alterazione ischemica in sede cerebellare, la RMN offre una sensibilità molto maggiore della TAC

- l'ecoDoppler non può svolgere alcun ruolo nella diagnostica differenziale delle vertigini; un'eccezione potrebbe forse essere rappresentata dalla dissezione dell'arteria vertebrale, ma l'utilizzo del solo ecoDoppler, tranne che in casi selezionati e con apparecchiature di altissima qualità, per escludere o confermare tale diagnosi, sarebbe da irresponsabili. Questo non sarebbe comunque il Suo caso nel quale, alla luce delle informazioni che Lei fornisce, la dissezione dell'a. vertebrale verrebbe esclusa a priori.

- una possibilità da considerare nel caso di attacchi di vertigine SPONTANEA è l'incremento episodico della pressione endolinfatica. Tale condizione si accompagna solitamente a deficit uditivo omolaterale alla riduzione della funzione vestibolare; la condizione è inizialmente transitoria e può divenire poi definitiva. Il fatto che un paziente nel pieno di un attacco vertiginoso, ed "impegnato" a vomitare possa non fare caso ad una riduzione dell'udito da un lato è ciò che ci si aspetta; però un esame audiometrico potrebbe mettere in evidenza deficit uditivi anche lievi, e se essi dovessero essere omolaterali all'apparato vestibolare interessato (informazione che il Suo Otoiatra sicuramente avrà, avendola visitata nel corso degli attacchi vertiginosi) questo potrebbe far entrare a pieno diritto l'ipertensione endolinfatica nell'ambito delle possibilità da considerare per la diagnosi differenziale

- anche l'emicrania atipica sarebbe da considerare nel caso di attacchi di vertigine SPONTANEA. La conferma assoluta del sospetto diagnostico non è mai possibile, ma di solito la vertigine rispondr alla terapia per l'emicrania

- infine la sudorazione potrebbe far parte dei fenomeni vegetativi che un paziente con vertigine, e che vomita, indubbiamente presenta. L'alito pesante, così come il dolore al collo, non dovrebbero avere alcuna relazione; il secondo potrebbe, al limite, essere conseguenziale a persistente contrazione tonica dei muscoli del collo, che magari Lei mantiene a causa dell'illusione di movimento che la vertigine Le provoca

Concludendo, o la diagnosi precedente resta confermata, ed allora occorrerebbe, a mio parere, continuare a percorrere, in un modo o nell'altro, la via intrapresa, oppure vi sono motivi per escluderla, ed allora sembrerebbero necessari altri dati.

In ambedue i casi mi sfugge il nesso che dovrebbe sussitere con l'intolleranza al lattosio. Se per qualche motivo Lei volesse a tutti i costi considerare la possibilità di effetti legati all'alimentazione, tenga presente come, in linea strettamente teorica, e se, ovviamente, Lei fosse affetto dalla malattia, un eccessivo introito di sodio potrebbe scatenare attacchi di ipertensione endolinfatica.

Desidero ribadirLe come io non sia né Otoiatra, né Neurologo, quindi prenda il mio parere per quello che è...

Mi scuso infine per il doppio post (di cui uno vuoto) ma questo dipende dalla, se mi è consentito, "macchinosa" procedura di autenticazione, e dall'impossibilità di editare quanto già inviato.

Cordiali saluti

dr Vincenzo Scrivano
ANGIOLOGO

[#2]
Dr. Massimiliano Forino Otorinolaringoiatra 101
Il dato mancante più importante dal punto di vista clinico è una descrizione accurata delle vertigini: sensazione provata rotazione del mondo esterno?, durata dell'attacco, in che occasione si manifesta, alzandosi dal letto, girandosi nel letto...se l'attacco si interrompe o meno con l'immobilità, se il paziente trova sollievo rimanendo sdraiato su un lato...Negli ultimi anni si è assistito ad un vero e proprio dilagare delle vertigini posizionali parossistiche benigne, ma si corre il rischio di esagerare con questo tipo di diagnosi, soprattutto nel caso di recidive così numerose. Comunque si deve iniziare proprio dal sintomo vertigine, cercare di analizzarlo nei minimi dettagli con lo studio accurato del nistagmo che la accompagna. Sicuramente una rmn encefalo con gadolino, con particolare riguardo all'angolo ponto cerebellare e condotto uditivo interno può dare informazioni più significative della TC in questo caso. Gentili saluti

Dott. Massimiliano Forino

[#3]
Dr. Davide Tufarelli Otorinolaringoiatra, Foniatra 3
la diagnosi di cupulolitiasi è, per un ORL, abbastanza semplice e si basa sulla anamnesi e sulla osservazione del nystagmo, cioè del movimento degli occchi,durante e dopo il posizionamento del corpo secondo un protocollo standard. La osservazione può essere fatta con sistemi più o meno tecnologici ma è l'unico mezzo diagnostico affermativo mentre tutti gli altri esami ( RMN, esami sangue, etc..) sono francamente mirati ad escludere più che ad affermare una diagnosi. Se la semeiotica vestibolare è indicativa di una vertigine posizionale, la terapia è la manovra liberatoria che libera istantaneamente dalla vertigine ma certo non cura la causa ed ecco perchè si possono avere delle recidive.
Auguri

Dott. Davide Tufarelli
Via Donatello 27, 00196 - ROMA
Tel: 06-36002340

[#4]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per l'aiuto che mi state offrendo...
Provo a chiarire meglio la mia situazione:
L'attacco ha la durata di pochi secondi ( sensazione provata: rotazione del mondo esterno), si manifesta al mattino quando mi alzo dal letto. Durante la fase acuta devo restare a letto per alcuni giorni. Quando sono immobile o sdraiato nel letto ho solamente nausea.
Nel mio caso è interessato il canale semicircolare posteriore di tutte e due le orecchie.
Fino ad ora, da due anni a questa parte ho avuto diversi attacchi e nell'ultimo periodo (da agosto 2005) ho avuto diverse ricadute per la quale sono stato costretto a rimanere a casa per circa due mesi. L'otorino che mi segue mi ha consigliato di non effettuare lavori a testa alta. (es: pitturare il soffitto).
Un dott.re di medicina generale specializzato in allergologia mi ha consigliato di effettuare l'esame per l'intolleranza al lattosio perchè ci sono sostanze che possono scatenare le vertigni. Secondo voi questo può essere la causa principale o è un fattore non imporstante o esterno alla capololitiasi?
Che informazioni posso ancora darvi?
Grazie ancora.... e spero mi potrete aiutare...
[#5]
Dr. Vincenzo Scrivano Chirurgo vascolare 93 6
Quindi la vertigine è posizionale (non spontanea), e chi l'ha diagnosticata non ritiene vi siano delle cause nuove, o che la diagnosi sia in qualche modo da rivedere. Sembra quindi che il problema diagnostico (al di là delle recidive che sono un fatto contemplato nella VPPB) sia nato dalla consulenza fornita dal Medico di Medicina Generale. Sempre tenendo presente che la mia specialità non è attinente al Suo problema, e gli altri Colleghi potranno sicuramente essere più precisi e più esaustivi di me, posso solo dirLe che persone autorevoli nel campo(quali ad esempio Halmagyi) non fanno menzione dell'intolleranza al lattosio quale causa di vertigine posizionale, e personalmente mi riesce difficile immaginare un qualunque meccanismo di questo genere quale causa di vertigine POSIZIONALE. Tenga presente che la vertigine è causata da uno squilibrio nella funzione vestibolare dei due lati, per cui non riesco ad immaginare come una causa generale possa causare uno squilibrio che diventi operante solo con i cambiamenti di posizione. Ma probabilmente è soltanto un mio limite.
Cordiali saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per l'attenzione,
Magari conoscessi le cause delle vertigine... è da due anni (agosto 2003)che sono seguito da un otorino di Padova (a 50 km da casa) che mi ha diagnosticato la cupololitiasi da un bel pò di tempo. é stato l'allergologo indimpendentemente dall'otorino a prescrivermi l'esame per l'intolleranza al lattosio perchè può creare problemi al labirinto ( che ha avuto esito positivo, ma non è stabilito che questa si la vera problema ) e sono ancora in cerca della causa che scatena la vertigine... per questo sto chiedendo aiuto a voi medici.
Vi ringrazio ancora...
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Dr. Massimiliano Forino Otorinolaringoiatra 101
Considerando la storia clinica del paziente, ma non potendolo visitare per ovvi motivi, ribadisco la necessità di una RMN encefalo con mdc con particolare riguardo all'angolo ponto cerebellare e condotto uditivo interno.
Cordiali saluti
PS: se ha fatto un esame audiometrico nell'ultimo anno, c'è qualche anomalia o differenza tra i due lati?
[#8]
dopo
Utente
Utente
Ho fatto l'esame audiometrico 2 anni fa, quando ho riscontrato le vertigini. Non c'è stata nessuna rilevanza particolare. Soltanto un leggerissima perdita di udito.
Possono essere necessarie altre informazioni?
Grazie per il Vostro aiuto...
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