Otosclerosi

Gentili dottori vorrei da voi alcune delucidazioni. Mio fratello età 30 anni a seguito di un abbassamento di udito si rivolge a ben tre specialisti (non conoscendoli ha preferito fare così per essere sicuro della diagnosi). Tutti e tre concordano che il problema si chiama otosclerosi sia all'orecchio destro che a quello sinistro ma sono le informazioni che seguono che sono diverse.
1. Uno dei tre, il più accreditato della nostra zona, dice che l'intervento non risolve il problema a lungo termine cioè dopo una ventina di anni l'intervento perde la sua efficacia e mio fratello avrebbe di nuovo un abbassamento di udito (quindi è un intervento a termine? mio fratello a 50 anni perderebbe l'udito da quell'orecchio?).
2. lo stesso dottore ha chiesto che lavoro facesse mio fratello e quali sono gli strumenti più "rumorosi" che utilizza. Mio fratello fa il piastrellista (operaio) e vorrebbe fare questo lavoro nella vita sta imparando bene il mestiere per aprire una sua ditta, gli ha detto che gli strumenti più rumorosi sono la flessibile, il martello, betoniera ecc., il dottore gli ha detto che ha un annetto di tempo ancora per decidere sull'intervento e di guardarsi intorno, cioè gli ha consigliato di cambiare lavoro perché dopo l'intervento neanche le cuffie lo possono proteggere da quei rumori.... ma si può consigliare questo dopo aver investito energie e impegno in un lavoro?
Le stesse domande sono state fatte a tutti i dottori con risposte diverse voi cosa mi dite? Inoltre ci hanno consigliato di rivolgerci ad un dottore che ha fatto tanti interventi in merito chi mi consigliate?Mio fratello è in Puglia ma è disposto a spostarsi in tutta Italia.
Vi ringrazio per la vostra attenzione.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Attualmente, per i rischi di una complicanza post-operatoria che si puo' avere in una certa percentuale, ovvero una perdita importante dell'udito, si preferisce intervenire chirurgicamente solo quando la perdita uditiva è importante. In parole semplici: se l'intervento va male, non ci si sentiva prima, non ci si sente dopo. L'intervento non ferma la malattia ma ha, come finalità, quella di far riacquistare l'udito. Quindi, si preferisce allora mettere una protesi acustica. Questo è il mio parere in merito. Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori

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dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Innanzitutto la ringrazio per la sua attenzione. Mio fratello in un orecchio ha già una perdita importante dell'udito infatti il dottore che lo ha visitato gli ha detto che ha giusto un altro annetto per decidere sull'intervento per avere buoni risultati.
I nostri dubbi sono relativi alle due domande che ho fatto in precedenza. Cosa mi dite in merito?
Cordiali saluti.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Mi pare di aver risposto. L'intervento non arresta la patologia ma permette solo un possibile recupero uditivo. I rischi di un insuccesso dell'intervento portano a rivolgersi alla chirurgia solo se la perdita uditiva è importante. Comunque, oggi si preferisce ricorrere ad una protesi acustica. Per quanto riguarda il lavoro, suo Fratello puo' benissimo svolgere la sua professione, magari proteggendosi con le cuffie qualora nell'ambiente ci fossero rumori ad alta intensità.