Neonato che piange, dorme poco e regurgita dopo le poppate al seno.

Buon giorno,
vi contatto per riuscire a capire dopo svariati tentativi di cosa soffre il mio bambino.
E' un neonato di un mese e cinque giorni: peso alla nascita 3020 kg, nato con parto spontaneo in analgesia epidurale e che cresce all'incirca 250 gr a settimana...attualmente pesa circa 4200 kg.
Il bambino è allattato al seno, anche se sporadicamente assume un'aggiunta di latte artificiale. Durante la poppata si stacca tossendo o perchè gli va di traverso il latte, poi si riattacca irrigidendosi tutto e dimenandosi. Ho notato che ho un forte riflesso di emissione visto che quando si stacca il latte zampilla.
Cerco di offrire entrambi i seni e quando si addormenta dopo pochi minuti al primo seno cerco di fargli fare il "ruttino" (che difficilmente fa) e poi lo cambio e successivamente do il secondo seno. Dopo la poppata non si vuole riaddormentare e piange continuamente, sforzandosi e diventando tutto rosso in viso. Nella maggior parte dei cambi regurgita il latte e in questi ultimi giorni ha regurgitato latte addensato e giallastro dopo aver fatto il ruttino con fatica e lamentandosi. Tale situazione si protrae per tutto il giorno e ovviamente non gli consente di riposare tanto tra una poppata e l'altra e quel poco che riesce a riposare non in modo sereno (piange e si sforza anche durante il sonno)....la notte poi la situazione peggiora notevolmente...dopo il pasto fatica ad addormentarsi e si sveglia ripetutamente piangeno o perchè regurgita o per fa il ruttino. In viso ha molte bollicine rosse ed alcune dopo la poppata diventano più evidenti in quanto alonate di rosso.
Il bambino durante la poppata succhia per poco tempo date le numerose interruzioni e mi richiede il seno anche dopo un'ora e mezzo due dopo la precedente poppata. Di giorno riesco a sostenere questa situazione, ma, la notte a causa del sonno spezzato dalle normali poppate e delle poche ore di sonno visti i pianti non riesco più a sostenerla....a volte rischio di addormentarmi con in braccio il bambino e la cosa mi spaventa molto.
Abbiamo contattato diversi pediatri che ci hanno confermato la presenza di aria nell'intestino e la sua pediatra di base inizialmente ci ha detto di somministrargli 15 gocce di milycon una poppata si e una no, ma, senza alcun giovamento; ci ha poi dato il reuflor gocce e l'actenacol, ma, senza risultati; un altro pediatra ci ha consigliato di non dare niente e di somministrare l'alginor 10 gocce solo in caso di pianto incessante...abbiamo tentato in due occasioni dopo la poppata,ma, è stato immediatamente regurgitato il medicinale. Infine un altro pediatra ci ha consigliato dei rimedi omeopatici: carbo vegetabilis 6 ch (3 GRANULI PRIMA DI OGNI POPPATA) da alternare con china regia 5 ch (2 granuli prima di ogni poppata) e da associare con colocyntis 5 ch (2 granuli prima di ogni poppata)....dopo una settimana le cose non sono affatte migliorate, anzi oserei dire peggiorate. Non sappiamo più cosa fare e siamo davvero preoccupati.
Cosa mi consigliate
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Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Gentile Signora
molto complicato darle un parere dal momento che molti colleghi si sono espressi ma senza risultato. La prima cosa da fare è controllare la sua alimentazione dato che il piccolo prendendo il latte dal seno assume tutte le sostanze che la mamma assume.

Può guardare il minforma https://www.medicitalia.it/minforma/pediatria/ e provare a rivedere la sua alimentazione.
Se il problema però persiste è bene escludere un reflusso acido. Entro certi limiti il reflusso è normale ossia dura fino alla maturazione della muscolatura che chiude il tratto tra esofago e stomaco. Tuttavia se il reflusso persiste si può avere irritazione dell'esofago con problemi a deglutire, bruciori che possono manifestarsi con atteggiamenti rigidi del corpo, pianto, irritabilità.
Si tratterebbe di reflusso funzionale che tende a scomparire spontaneamente verso i 6-8 mesi e le stratgie sono solo di tipo alimentare. Che il peso non sia compromesso è bene, esclude condizioni di reflusso patologico.

Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi

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