Dal depakin all'aldol.......per lieve disturbo bipolare

fabrizio, mio figlio all'età di 16 anni ha avuto d'improvviso un grave episodio di psicosi con pensieri paranoici....curato con aldol( 40 gocce al mattino e 40 la sera) dopo alcuni mesi è rientrato nella normalità. Dopo aver consultato vari psichiatri, è stata diagnosticato quello come una buffet(?) psicotica che poteva restare psicosi, sparire del tutto o ritornare in momenti di crisi:in effetti mio figlio, pur conducendo una vita normale( frequenta il secondo anno di conservatorio, come tenore) ha sempre alti e bassi.
Il suo attuale psichiatra,psicoterapeuta gli ha diagnosticato un leggero disturbo bipolare e lo ha stabilizzato da circa 4 anni con depakin 300 una compressa la sera.Nel loro ultimo incontro, però il medico gli ha prescritto 5 gocce di aldol al mattino e 5 la sera.....sono seriamente preoccupata ricordando gli effetti dell'aldol su mio figlio 9 anni orsono e chiedo a voi
se la malattia è peggiorata a tal punto o se queste fasi sono aspetti della stessa malattia.....Fabrizio mi riferisce di avere spesso(in certi periodi) pensieri irreali contro i quali combatte continuamente per superarli, pur sapendo che non sono veri. I due farmaci sono aspetti dello stesso trattamento o agiscono su fattori diversi?? sono molto confusa. grazie di cuore
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

i trattamenti che vengono aggiunti o variati servono per stabilizzare sintomi che persistono e non vengono trattati dalle molecole in uso.
Infatti suo figlio parla di pensieri irreali in certi periodi.

Probabilmente e' una giusta strategia terapeutica soprattutto se cio' consente a suo figlio di condurre una vita pressocche' normale.

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dopo
Utente
Utente
...la ringrazio per la celerità nella risposta,sono stata felicemente sorpresa.
purtroppo mi preoccupa il suo avverbio"probabilmente" che denota una strategia personalizzata e non accettata universalmente....inoltre è la prima volta che accade il reintegro dell'aldol.
aspetteremo gli effetti con la speranza che non influiscano sui comportamenti di F, che come le dicevo conduce una vita attiva,impegnata sotto tutti icampi, sociale lavorativo e di studio.
La mamma.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
no no giunge ad una conclusione errata!

L'uso della parola probabilmente e' che posso presumere l'atto terapeutico fatto ma non ne ho la certezza perché non conosco tutta la situazione.
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dopo
Utente
Utente
grazie,....le invierò notizie sull'andamento della terapia, e,se può interessarle, sarò più specifica sui dettagli l'eziologia e la genesi del problema....Ho omesso di dirle che prima dell'aldol gli ha prescritto tre comp di depakin al posto di 2,da provare per per 1 settimana
la mamma
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

un episodio psicotico è di per sé grave. Per definizione.
Il decorso dell'episodio è variabile, e una bouffee delirante significa fondamentalmente che l'episodio è rapido e breve, ma non si può in effetti affermare se nel frattempo viene trattato, perché "breve" sarebbe se fosse stato tale senza trattamento. Comunque, il decorso di queste bouffee è variabile, e parte di esse altro non sono che il primo episodio di un disturbo bipolare. La terapia non va calibrata sull'ipotesi più rosea e meno probabile, perché si espone la persona a ricadute di un disturbo che più ricadute fa, e più resistente diventa.
Del resto, haldol e depakin sono farmaci per un disturbo bipolare standard. Lo scopo fondamentale è la prevenzione delle ricadute una volta che l'episodio è esaurito.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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