La diagnosi psichiatrica fu inizialmente di disturbo bipolare

Da dodici anni presento i seguenti sintomi: confusione, assenza, problemi di memoria, stanchezza cronica, rigidità motoria, perdita di riflessi, pensiero forzato (parallelamente al normale flusso di pensiero avverto un flusso di pensiero autonomo, non controllabile, che assume la forma di un monologo rivolto a una specifica persona; l'oggetto del monologo e la persona a cui è rivolto cambiano di volta in volta; il monologo è sensato ed è perfettamente riconoscibile come 'farina del mio sacco', si tratta cioè di pensieri che riconosco come miei e normali, non si tratta di allucinazioni uditive).
A volte si aggiunge al pensiero forzato della musica: si tratta di musica pensata, non udita, cioè anche qui non si tratta di allucinazione uditiva, ma di un fenomeno che sarebbe probabilmente normale se non fosse per la insistenza della musica.

Nei primi quattro anni dalla insorgenza di questi sintomi ho potuto godere di due remissioni, per un totale di circa due anni di normale funzionamento. Da otto anni i sintomi sono stabilmente presenti, rendendomi incapace di qualsiasi mansione (studio o lavoro), nonostante avessi avuto un'ottima carriera scolastica (diploma con massimo dei voti) e universitaria nei su citati periodi di remissione (biennio di ingegneria).

Da otto anni sono in cura psichiatrica: ho assunto circa 50 terapie farmacologiche diverse (combinazioni di antidepressivi, stabilizzatori e antipsicotici), ho seguito due psicoterapie, mi sono sottoposto a cinque trattamenti elettroconvulsivi. Quattro i ricoveri psichiatrici.
Ho riscontrato i seguenti effetti delle suddette terapie:

antidepressivi ssri: tendono a indurre stati di euforia patologica (senza recupero cognitivo) alternati a fasi di blocco psico fisico;
antipsicotici: aumentano l’assenza e i problemi cognitivi;
psicoterapia: nessun effetto particolare;
terapia elettroconvulsiva: ha aumentato la confusione;
stabilizzatori: il litio peggiora la situazione, gli antiepilettici pare mi diano un qualche sollievo che tuttavia non riesco bene a definire.

Ad oggi non ho una terapia valida e il declino cognitivo si accentua (non posso leggere nulla per la maggior parte del mio tempo, non riesco a pensare).

La diagnosi psichiatrica fu inizialmente di disturbo bipolare, poi mutata in psicosi s.a.i., quindi in schizofrenia simplex, anche se attualmente appare di nuovo incerta: ora non ho una diagnosi ufficiale.

Una RMN effettuata nel 2003 evidenziò una voluminosa cisti aracnoidea temporo-silviana sinista con quadro di sella vuota. I controlli periodici non hanno segnalato una evoluzione della cisti. Dal neurologo la cisti fu considerata asintomatica. L'esame del fundus oculi e del campo visivo (2008) escludono presenza di ipertensione endocranica.

Gli EEG riportano "minime disritmie theta sulle sedi temporo-parieto-occipitali bilaterali con lieve prevalenza sinistra."

Mi scuso per la lungaggine. Qualunque indicazione e suggerimento operativo sarà ben accetto. Cordiali saluti.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

come neurologo posso solo darLe un parere sul versante neurologico. La RM, come Lei scrive, evidenzia una voluminosa cisti aracnoidea ma non rileva le dimensioni, nè eventuali compressioni sulle strutture circostanti. Se il neurologo che ha visto la RM Le ha detto che è asintomatica, potrebbe stare tranquillo, anche se un parere da un neurochirurgo potrebbe essere utile. Le minime alterazioni dell'EEG non sono specifiche e sono compatibili con la sintomatologia psichiatrica.
Se vuole sposto il Suo consulto nella sezione "Psichiatria" dove i colleghi psichiatri Le potrenno fornire delle indicazioni sul versante mentale.
Mi faccia sapere.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
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Utente
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Gentile dottore,

la ringrazio intanto per la sollecita rsposta. Le riporto il referto dela RM:

"L'esame mostra la presenza di cisti aracnoidea in corrispondenza della regione temporale anteriore di sinistra, delle dimensioni di circa 40 mm; si associa una relativa ipotrofia ed iposviluppo della regione dell'huncus omolaterale, del polo temporale di sinistra e parzialmente anche delle circonvoluzioni frontali laterali di sinistra anteriori alla scissura silviana; la stessa scissura silviana nel suo tratto iniziale e medio appare discretamente ampia.

Aspetto lievemente dislocato presenta il polo temporale di sinistra, in sede posteriore, senza tuttavia fenomeni edematosi da compressione.
Sistema ventricolare sopra e sottotentoriale di dimensioni e morfologia regolare con setto pellucido in asse.

Si segnala una parziale erniazione della cisterna episellare attraverso il diaframma sellare stesso con parenchima ipofisario tuttavia evidente."

Se puo anche girare il consulto nella sezione di Psichiatria, come mi ha suggerito, le sarò molto grato.

Nel ringraziarla sentitamente le porgo cordiali saluti.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

ho letto il referto completo e ancora di più Le suggerisco di farlo visionare ad un neurochirurgo per avere un altro parere.
Come da Sua gentile richiesta, sposto il consulto nella sezione "Psichiatria".

Cordialmente Le invio sinceri auguri
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

La sequenza diagnostica è anomala. Da disturbo bipolare a schizofrenia simplex non torna, o è l'uno e lo è sempre stato, o l'altro e lo è sempre stato. I fenomeni che descriveva all'inizio ricordano fenomeni di tipo ossessivo, ma quelli musicali sono solitamente a localizzazione "temporale", il che è frequente come manifestazione associata ai disturbi bipolari.
Nel disturbo bipolare la terapia antidepressiva può indurre euforia o comunque eccitamento, anche non euforico.

Ha mai effettuato terapia antibipolare con farmaci appartenenti alla categoria degli antiepilettici ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Gentile dr Pacini,

tra gli antiepilettici ho assunto la carbamazepina. In coincidenza con l'assunzione di questa molecola e i mesi estivi ho avuto effettivamente dei miglioramenti, anche se nell'ambito di cicli rapidi violentissimi (dalla eccitazione euforica a una spaventosi paralisi psicofisica) e veloci (anche un intero ciclo in un giorno, ma tendenzialemnte un ciclo a settimana).

Finiti i periodi estivi sono tornato alla paralisi psicofisica, nonostante il massiccio uso di antidepressivi.

Ho assunto anche la lamotrigina la quale ha prodotto una remissione parziale di 20 giorni (nel 2005), che poi è finita. Avendo poi sviluppato una vistosa reazione cutanea, e vista la perdita di efficacia, sospesi l'assunzione.

Da gennaio assumo esclusivamente acido valproico (900 mg) mentre ho chiesto di evitare l'ulteriore uso di antidepressivi, visto il loro effetto deleterio. Con l'aumento della illuminazione solare sto sperimentando (da alcuni giorni) un parziale recupero (altrimenti non avrei neanche potuto scrivere qui). Ma il rallentamento psico fisico e l'assenza sono molto spiccatti: resto comunque un invalido, condannato a casa.

Ho tentato una light therapy, lontano dai periodi estivi, con un dispositivo domestico (una light box della philips), ma senza risultato.

Dr Pacini, dal suo punto di vista, la presenza "di minime disritmie theta sulle sedi temporo-parieto-occipitali bilaterali con lieve prevalenza sinistra" cosa suggerisce?

E la presenza della cisti aracnoidea temporo silviana non potrebbe spiegare la refrattarietà alle cure, da un punto di vista dei problemi cognitivi?

Esistno ulteriori indagini che potrei fare per definire meglio la diagnosi? A chi potrei rivolgermi?

Non posso fare a meno di chiedermi ogni giorno se un intervento sulla cisti (anche se probabilmente ingiustificato dal punto di vista neurochirurgico) non potrebbe permettermi un recupero cognitivo.

Scusandomi per la lungaggine porgo cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Innanzitutto: "Finiti i periodi estivi sono tornato alla paralisi psicofisica, nonostante il massiccio uso di antidepressivi."

In realtà non è che gli antidepressivi prevengano la depressione bipolare, anche perché non è la depressione bipolare ma il disturbo bipolare, che è incentrato sulle fasi di eccitamento a cui sono legate quelle depressive, non sono due spezzoni indipendenti.

La terapia con soli antiepilettici dà risultati apprezzabili né in 20 giorni né in 2 mesi, la cosa è graduale, più sono prevenute le fasi di eccitamento e migliore è la stabilità a venire, purtroppo questo nelle prime fasi può significare una stabilizzazione verso il basso. Aggiungere antidepressivi non è sempre la strategia migliore, perché può contrastare questa strategia terapeutica nel tentativo di migliorare la fase corrente.

Detto questo, le strategie per la cura del disturbo bipolare resistente sono varie, ma la diagnosi va confermata e soprattutto è necessario osservare l'andamento della cura nel tempo.
[#7]
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Utente
Utente
Gentili dottori,

ho effettutato una nuova RM dell'encefalo e l'ho portata dal neurochirurgo: la cisti (misure 6x4 cm) è invariata e non preme sulle regioni circostanti; secondo il neurochirurgo non sono neanche più necessari controlli periodici.

Ho effettuato anche una visita neurologica. Non è emerso nulla di significativo, a parte un nistagmo quando ruoto completamente gli occhi a destra: mi è stato detto che questo fenomeno è attribuibile al farmaco che assumo (depakin).
Mi è stato anche detto che le alterazioni degli EEG (di cui ho riferito sopra) sono da attribuire alla presenza della cisti aracnoidea, ma non hanno nessun significato particolare.

Il neurologo ha ipotizzato che il rallentamento psico-fisico sia dovuto ad un conflitto psicologico. Ha anche osservato che il disturbo bipolare non è una malattia organica "come vogliono far credere" (testuali parole).
Per questo ha suggerito un approccio psicologico.

Io continuo a essere bloccato su un divano da un numero incredibile di anni, nonostante la grande voglia di riprendere una vita produttiva. Non sono in grado di leggere una pagina di seguito, non dico di ingegneria, ma di narrativa. E non so se sarò più in grado di farlo.

Ringraziandovi per la Vostra sollecitudine gradirei porvi un quesito probabilmente stravagante: dodici anni fa dovetti purtroppo mettere numerose otturazioni in amalgama: è possibile che in qualche modo il mercurio in esse contenuto sia una concausa dei problemi di concentrazione e di memoria e della mia invincibile stanchezza psicofisica?

Qualunque suggerimento e indicazione sarà ben accetto. Saluto cordialmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Il neurologo ha ipotizzato che il rallentamento psico-fisico sia dovuto ad un conflitto psicologico. Ha anche osservato che il disturbo bipolare non è una malattia organica "come vogliono far credere" (testuali parole).


Gentile utente,

le consiglio di rivolgersi ad uno psichiatra che abbia una conoscenza di base sul disturbo bipolare. Ovviamente non è organica in senso macroscopico (non c'è una lesione centrimetrica da vedere) ma organica in senso molecolare sì.
I "conflitti psicologici" invece non è ben chiaro dove risiedano e di cosa siano fatti. E non sono la causa nota del disturbo bipolare.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

mi fa piacere che la visita neurologica sia risultata nella norma e che la cisti aracnoidea non comprima strutture circostanti, nonostante ciò mi permetto di consigliarLe una RM di controllo tra un paio d'anni.
Per la parte psichiatrica Le ha già risposto il collega specialista.

Cordiali saluti ed auguri
[#10]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio sentitamente per l'attenzione il dr. Ferrarolo e il dr. Pacini.
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