Sensazione di freddo/intorpidimento al braccio

Salve.
Da gennaio mio fratello ha cominciato a manifestare degli eventi durante i quali avverte una sensazione di freddo alla spalla ed al braccio sinistro, pur non perdendo nè mobilità nè sensibilità; il disturbo dura circa 1 minuto e poi scompare.
La durata è più o meno sempre la stessa e non è accompagnata da altri sintomi tipo pallore o sudorazione, resta perfettamente cosciente e parla tranquillamente; unico particolare, talvolta durante l'attacco ha la sensazione di sentire affiorare un ricordo di qualcosa ma svanita la sensazione di freddo non riesce ad identificare nessun particolare relativo a questo "ricordo".
Ultimamente l'evento è preceduto da una leggera sensazione di dolore sotto alla clavicola davanti alla spalla, anche se normalmente l'articolazione della spalla non sembra avere problemi di alcun tipo; la sensazione di freddo è ora più un formicolio.
Poichè i primi eventi l'hanno molto scosso, abbiamo fatto una visita dal neurologo che pur non rilevando niente gli ha fatto fare una TAC cerebrale con e senza contrasto e una risonanza alla testa, che non ha evidenziato nulla.
Trovandolo abbastanza preoccupato, gli ha prescritto delle pastiglie di ALPRAZOLAM, 2 mesi 2/gg e poi per i successivi 2 mesi 1/gg.

Devo dire che mio fratello è oggettivamente in un periodo di stress: 4 anni fa mio padre, persona attivissima e sempre in salute (non beveva e non fumava), ha avuto un inspiegabile tumore al cervello che nel giro di un anno l'ha ucciso, ed è morto in casa; gli ultimi mesi sono stati veramente pietosi, soprattutto per lui e mia madre, perchè io e mia sorella abitavamo già fuori. Nonostante questo, mio fratello si è laureato alla fine del 2006, ha fatto subito l'esame di stato e contemporaneamente ha iniziato a lavorare presso una azienda (non vicinissima a casa) che "lo sta assumendo", fra vari contrattempi burocratici.
Sia il medico che il neurologo hanno ipotizzato che siano attacchi di ansia.
Poichè segue un corso di arti marziali non particolarmente impegnativo, dove può aver subito qualche strappo o contusione, vorrei un'opinione in merito, soprattutto per escludere o valutare eventuali cause "fisiche" compatibili con i sintomi indicati.
Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

innanzitutto devono essere escluse cause organiche per le quali rimanderei il problema ad un ortopedico che possa valutare la presenza di ernie cervicali in base al tipo di irradiazione del sintomo descritto.
poi, qualora si dovesse concludere per un problema di tipo psicologico, sarebbe opportuno rivolgersi ad uno psichiatra per far valutare la situazione e far introdurre una adatta terapia farmacologica che certamente non sara' l'alprazolam.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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dopo
Utente
Utente
Salve.
Dopo la vs rapida risposta ho portato mio fratello ad una visita ortopedica, che ha escluso la presenza di ernie cervicali e altri problemi importanti, ed ha invece evidenziato uno stato di tensione asimmetrico accentuato alla base del collo, probabilmente dovuto anche ad un difetto posturale, che potrebbe aver concorso a creare una compressione localizzata.
Ad ogni modo, smesso (con la necessaria gradualità) il farmaco ed adottata qualche correzione posturale, il disturbo si è ripresentato una sola volta ancora a Giugno, dopo di che è scomparso.

Nel ringraziarvi per la sollecitudine e per la professionalità che pur in poche righe mi avete dimostrato, vi faccio i migliori auguri.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
gentile utente,

la ringrazio per avermi informato dell'andamento del quadro clinico di suo fratello

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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