Alprazolam, informazioni

Cari specialisti. Vi scrivo per chiedere un parere tecnico riguardo all'utilizzo dell'alprazolam nel tempo. Premetto che mi rendo perfettamente conto che si tratta di un tema che potrebbe anche prestarsi a letture "etiche" dalle quali (seppure certamente accettabili, ci mancherebbe) prego vivamente di astenervi.
Ho 35 anni e da 15 assumo alprazolam, seppur non in maniera continuativa. All'inizio lo assumevo per combattere alcuni attacchi di panico e in combinazione con SSRI. Poi superato il momento critico ho continuato soltanto, alla bisogna diciamo, ad utilizzare alprazolam a vari dosaggi. Ora passati tanti anni, sono riuscito a trovare un mio equilibrio emotivo e durante il giorno non faccio uso di alcuna benzodiazepina. Succede però che da circa un annetto la sera mi sento molto agitato, non riesco a rilassarmi e per farlo assumo in un'unica soluzione 2mg di alprazolam. Che ha l'effetto di calmarmi, rilassarmi, farmi passare una serata tranquilla e conciliarmi il sonno. Sono consapevole che la dose di 2mg è una dose importante (anche se il range terapeutico secondo le pubblicazioni scientifiche che ho scorsato arriva a 8mg al giorno, ma non è questo il punto) e per questo non vorrei andare oltre. La mia domanda è semplice: posso pensare che assumendolo una volta al giorno a quella dose l'effetto sia sempre lo stesso o arriverà un giorno in cui potrei sviluppare una tolleranza al farmaco tale da rendermi non sufficiente quel dosaggio? Mi rendo perfettamente conto che non sia il massimo dover ricorrere a benzodiazepine per rilassarsi, ma per me è importante. Il mio lavoro è di grande responsabilità, i problemi non mancano e a volte la sera serve un "aiutino", anche se forse dirlo non è politically correct.
Grazie dell'attenzione e buon lavoro.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
L uso che lei fa di benzodiazepine non e' supportato dacevidenze scientifiche e nel lungo termine può essere controproducente, per i motivi che lei stesso accennava. Sarebbe il caso di parlarne con uno specialista a quattr'occhi.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
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