Valdoxan verso prozac

buonasera, come potrete leggere, assumo attualmente 10 mg. di prozac e 200 di lamictal-
il mio medico curante mi ha accennato che da poco è stato messo in commercio il valdoxan-
considerato alcuni effetti collaterali ed i disagi che i serotoninergici creano in un uomo. . ., il valdoxan potrebbe essere una alternativa valida al prozac ? e' vero che gli effetti collaterali di cui parlo ( ritardi dell' orgasmo ) non sono causati dal valdoxan e che l'effetto antidepressivo è altrettanto efficace?
vi saluto e vi ringrazio.
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Quale è la diagnosi?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
ansia e depressione con disturbo bipolare.
grazie.
[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
MI DATE UN PARERE ?
GRAZIE.
[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

La diagnosi non può essere quella. Disturbo Bipolare è una diagnosi, ansia e depressione dette così sono sintomi.

La domanda è generica, ogni alternativa può essere valida, e visto che il suo psichiatra le ha detto che in commercio le avrà anche detto se può o meno esserlo a suo parere nel suo caso. Ovviamente sarebbe una prova.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#5]
dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Dott. Pacini con molta pacatezza e consapevolezza le dico che, per un cambio cura, non mi sarei affidato nè a lei nè ad altri medici se non al mio specialista.Se lei rileggesse bene la mia domanda forse capirebbe che la mia richiesta era molto generica e soprattutto, come da oggetto, capire le sostanziali differenze di efficacia e di effetti collaterali tra le due molecole.
Mi pare che non abbia chiesto prescrizioni mediche ed ho la chiara evidenza che su questo sito, nei consulti psichiatrici, si trovi da parte di alcuni medici, per fortuna, sempre una vena polemica e denigratoria. Le risposte sono ormai tutte uguali " si rivolga al suo medico "-
Per l' ennesima volta le ribadisco: non volevo una prescrizione, ma solo un' opinione.
Cordialità
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Personalmente non ho pensato che volesse una prescrizione. Semplicemente trovo inutile che voglia sapere cose che non ha gli strumenti per capire se non solo superficialmente, come il meccanismo d'azione di un farmaco rispetto ad un altro. Quando abbiamo messo sul piatto dei nomi di neuromediatori non abbiamo concluso niente. Se ci sono risposte del tipo "si rivolga al suo medico" in gran parte è perché ci sono domande non risolvibili, o il cui oggetto è un discorso inutile perché presuppone conoscenze che non si hanno.
E' più utile che una persona capisca i meccanismi del proprio disturbo piuttosto che non sapere i nomi di mediatori. In più, se il medico glielo ha proposto non vedo perché non debba porre direttamente a lui una domanda come il fatto che sia un'alternativa o meno nel suo specifico caso.

Purtroppo vede, chi si incanala in quest'idea di dover diventare un profano-esperto di medicinali e di biochimica compie un errore fondamentale, e finisce per assumere una posizione poco costruttiva.
Quindi non c'è da rileggere la domanda, è lei a presumere che non si presti dovuta attenzione solo perché non si risponde alla lettera con nozioni enciclopediche e per Lei inutilizzabili.
[#7]
dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Premesso che a mio scapito conosco i neurotrasmettitori, anche se a livello nozionale. Sono anche al corrente che il prozac è un serotoninergico ed il valdoxan è un melatoninergico che agisce positivamente anche sulla dopamina e sulla noradrenalina.
mi interessava avere un' opinione soprattutto sul rapporto efficacia/effetti collaterali, non volevo nè lezioni di biochimica, nè trattati di medicina.
non capisco cosa si può chiedere su questo sito e di conseguenza la sua utilità.
comunque grazie lo stesso.

[#8]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

A questo punto però le faccio notare che forse non legge attentamente le mie risposte.

Secondo Lei nominare tre o quattro neurotrasmettitori significa conoscere qualcosa di costruttivo sull'argomento ?

Se non vuole lezioni di biochimica o di medicina, a quale scopo buttar lì una serie di nomi tanto per dire ? Questo crea una conoscenza o una nozione ? Poi finisce che da questi tre nomi si passa ad espressioni tipo "agisce positivamente" che non significa proprio niente.

Il meccanismo d'azione non si riduce ai neurotrasmettitori, e comunque non è che sapendone i nomi capisce cosa succede. Avrebbe più senso che capisse cosa succede a livello di sintomi e di andamento del disturbo, il che non richiede la conoscenza dei neurotrasmettitori, e parte dall'osservazione di sé e dei propri stati mentali insieme al medico, se mai.
Questo può servire.

Ogni farmaco che è messo in commercio ha lo stesso rapporto tra efficacia ed effetti collaterali: rapporto favorevole. Quindi questo è un discorso già risolto, ma è ovvio che sia così, secondo Lei ci sono farmaci che sono presentati come poco efficaci e pieni di effetti collaterali ?
[#9]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

A questo punto però le faccio notare che forse non legge attentamente le mie risposte.

Secondo Lei nominare tre o quattro neurotrasmettitori significa conoscere qualcosa di costruttivo sull'argomento ?

Se non vuole lezioni di biochimica o di medicina, a quale scopo buttar lì una serie di nomi tanto per dire ? Questo crea una conoscenza o una nozione ? Poi finisce che da questi tre nomi si passa ad espressioni tipo "agisce positivamente" che non significa proprio niente.

Il meccanismo d'azione non si riduce ai neurotrasmettitori, e comunque non è che sapendone i nomi capisce cosa succede. Avrebbe più senso che capisse cosa succede a livello di sintomi e di andamento del disturbo, il che non richiede la conoscenza dei neurotrasmettitori, e parte dall'osservazione di sé e dei propri stati mentali insieme al medico, se mai.
Questo può servire.

Ogni farmaco che è messo in commercio ha lo stesso rapporto tra efficacia ed effetti collaterali: rapporto favorevole. Quindi questo è un discorso già risolto, ma è ovvio che sia così, secondo Lei ci sono farmaci che sono presentati come poco efficaci e pieni di effetti collaterali ?
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dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
dottore mi creda:i suoi toni non rendono merito alla sua professionalità ed alla sua esperienza. certo io non sono un cattedratico come lei, ma da protagonista di me stesso mi pongo delle domande alle quali mi sarebbe piaciuto avere riscontri clinici e non cattedratici.
d'altronde siamo nella branca della psichiatria per cui ci si aspettano risposte più ricche di contenuti umanitari ed un pò meno di lezioni universitarie ovvero arroganti.
comunque lasci stare e grazie lo stesso.
[#11]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Guardi Lei sta chiedendo il contrario, sta chiedendo due o tre dettagli (che già sa) e niente di clinico, non so che senso abbia per Lei questo ultimo termine. Io non sono cattedratico, comunque.
Non ha chiesto praticamente niente di preciso, se vogliamo riassumere, e il meccanismo d'azione lo ha già letto altrove.
In psichiatria ci si aspettano contenuti umani (umanitari non saprei in che senso), non vedo quali particolari contenuti umani nel meccanismo d'azione di una medicina.

Il messaggio era quello di interessarsi più della sua malattia e della sua gestione, che acquisire una conoscenza superficiale di aspetti ultratecnici. La psicofarmacologia non inizia dal nome dei neurotrasmettitori.

Lei voleva una risposta letterale che già sapeva oppure una risposta ad una domanda generica la cui risposta è ovvia. Domande del genere non aiutano ad essere protagonisti più consapevoli di se stessi.
[#12]
dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
DOTTORE PARLIAMOCI CHIARO : A ME INTERESSAVA SAPERE SE LEI AVEVA PRESCRITTO QUALCHE VOLTA QUESTO FARMACO E SE AVEVA NOTATO DIFFERENZE TRA EFFETTI COLLATERALI/EFFICACIA VERSO IL PROZAC-
I CONTENUTI DELLE SUE RISPOSTE MI SEMBRANO SPOCCHIOSI E PIENI DI PREGIUDIZI -
I FOGLI ILLUSTRATIVI TUTTI LI SAPPIAMO LEGGERE E SAREBBE ABERRANTE RICORRERE A QUESTO SITO PER SENTIRSELO DIRE.
ALTRA COSA, INVECE, E'RIPORTARE LE STATISTICHE DI UNA PRATICA CLINICA-
QUANTO ALLA SUA PROVOCAZIONE SULLA DIFFERENZA TRA " UMANO ED UMANITARIO " , PER AMORE DELL' ARTE, MI CORRE L'OBBLIGO DI RICORDARLE CHE UMANITARIO SIGNIFICA " PERSONA RICCA DI AMORE PER IL PROSSIMO " E FORSE LEI HA RAGIONE QUANDO PENSA CHE TALE TERMINE A LEI NON SIA APPROPRIATO.
E COMUNQUE NON HA MAI RISPOSTO ALLA MIA SEMPLICE DOMANDA-
LA SALUTO.
[#13]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Non le corre l'obbligo di ricordarmi nulla.

Non si sofferma a valutare neanche un secondo il senso delle cose che scrivo, le interessa solo offendere.
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dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
dottore vorrei chiudere questa querelle perchè ho l' impressione che sia sterile e che ci siano interpretazioni diverse sul ns. scritto.
ritengo di non averla offesa, ma di aver risposto adeguatamente alle sue offensive lì dove mi suggeriva " umano e non umanitario " , lì dove mi chiamava " profano " ed a tutte le frasi ed i toni denigratori e sprezzanti circa il mio interesse per l'argomento.
gli scambi di opinione sono sempre sinonimi di libertà e, quindi, ben vengano.
vorrei che la cosa si chiudesse qui e che, da persone civili ed educate, ci stringessimo la mano.
la saluto cordialmente.
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