Problemi con rivoltril ed eutimil

Una sera di 2 anni fa mi trovavo al cinema e ho provato per la prima volta quello che mi è stato definito un attaccao di panico.In seguito a tale esperienza ho poi passato questo interminabile periodo con tutta una serie di sintomi che mi stanno impedendo il normale svolgersi della quotidianeità. Fin dal giorno seguente all’attacco di panico ho subito iniziato ad avere problemi che però rimanevano legati per lo più all’apparato digerente che spesso mi facevano perdere il controllo mentale come una sensazione di sentirmi male, tipo svenimento e paura. Sono seguiti interminabili esami per indagare sulla salute del mio apparato digerente con tubo digerente ed infine tra le varie anche una gastroscopia per una sospetta ernia iatale rivelatasi inesistente. Ho anche avuto una perdita ponderale di 10 kg in seguito ad un drastico cambio delle mie abitudini alimentari in seguito ai problemi dovuti alla digestione che si manifestavano con bruciore di stomaco, nausea, dolori addominali, sudorazione eccessiva, eccessiva stanchezza e fiacchezza tali da impedirmi qualsiasi sforzo. Mi sentivo e mi vedevo “strano”.Poi sono subentrati dolori alle articolazioni inferiori ma non a fitte bensì costanti anche se non le muovevo.
Dopo varie “gite” mi è stata suggerita l’ipotesi di un disturbo di tipo psichico e mi hanno sedato con Valium e suggerito di entrare in cura. Per circa 10 mesi la mia cura è stata Seropram da 20 mg accompagnato nelle fasi acute da 15 gocce di EN. I disturbi son rimasti invariati nel senso che i problemi all’apparato digerente erano scomparsi ma erano subentrati ansia, agitazione, poca lucidità (con senso di irrealtà ovvero come se fossi in un sogno con ritardo a percepire stimoli esterni come ambiente e visuale come se fosse tutto finto, sensazione che tuttora non riesco a spiegare). E’ arrivata la fase di ipocondria con la paura di aver contratto ogni cosa possibile immaginabile, mi è capitato di avere altre volte attacchi di panico dolori di tutti i tipi in tutte le parti del corpo con fortissimi mal di testa (che non posso dire se risolvibili o meno con Aulin in quanto in quel periodo non lo prendevo) forti dolori muscolari, brividi di freddo e vampate di calore, mancanza di forza (anche a stare in piedi)e senso di perdita dell’equilibrio.
In seguito dopo 10 mesi di insuccessi ho cambiato psichiatra ed eliminato immediatamente il Seropram ho iniziato con Eutimil da 20 mg (2 compresse al dì) accompagnato da Zyprexa Velotab da 5mg e al bisogno Tavor da 1mg (½ compressa). Fin da subito ho avuto un netto miglioramento di base, vari sintomi sono scomparsi (mal di gambe, stanchezza,fitte muscolari, pesantezza fisica e mentale anche se ogni tanto tornavano) sono però rimasti invece la sensazione di sentirmi male, l’angoscia, la paura, dei principi di attacchi di panico.la situazione era senz’altro più gestibile ma non stavo comunque bene. A questi 2 farmaci sono stati affiancati la prima volta Entact per la stanchezza tolto dopo 1 mese poiché non sortiva alcun effetto apprezzabile poi Efexor tolto dopo 2 settimane poiché mi ha dato un peggioramento (pulsazioni in testa, forte senso di irrealtà,difficoltà a mettere a fuoco) e infine il prozac 3.5 ml affiancato da assunzione quotidiana di tavor ma lì ho avuto un crollo psicologico con forte abbassamento dell’umore crisi di pianto demoralizzazione con pensiero di suicidio.Dopo l’estate 2004 a settembre ho nuovamente cambiato dottore poiché dal miglioramento iniziale non ve ne erano stati altri. Il nuovo dottore mi ha subito eliminato lo zyprexa e il prozac e il tavor per una pulizia generale.ho avuto un periodo terribile che mi giustificava inizialmente con l’astinenza e tutto il miglioramento si è perso nel giro di pochi giorni.dopo circa 1 mese ha aggiunto il rivotril 0.5 mg (fino a 2 al giorno) ma i sintomi continuano ( sensazione di malessere in qualsiasi momento senza mai tregua a parte quando dormo o quando capita di bere alcolici , mal di gambe forte,sudorazione alle mani,giramenti di testa con battiti,stanchezza, non riesco a fare piu niente x via dei sintomi, ho poca lucidità, mi mancano le forze, ho sempre voglia di dormire o stare sdraiato a letto,forte agitazione e forte angoscia interiore,nodo in gola e anche cercando di reagire non riesco a superare questi sintomi perché mentalmente vorrei ma fisicamente non mi sento in grado per via delle sensazioni.talvolta ho come dei piccoli attacchi di panico) i miei momenti di malessere perdurano tutto il giorno e gli unici picchi sono di peggioramento e son semore senza tregua.Continuo a mangiare da che ho iniziato ad assumere lo zyprexa ma con l’eliminazione del farmaco non è diminuito l’appetito.ho avuto un aumento ponderale nel corso dell’ultimo anno di 31 kg e anche la quotidianità è compromessa dalla mia situazione psico fisica.Ora sto di nuovo levando il rivotril che ha sortito ben pochi effetti e non so cosa posso fare. Perché sono disperato non riesco piu ad andare avanti sono demoralizzato aiutatemi in qualche modo a vivere la vita normale di un ragazzo di 23 anni.
Con l'ultima visita mi ha eliminato definitivamente il rivoltril e aumentato di mezza compressa di eutimil da 20 mg.
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Dr. Riccardo Lo Presti Neurologo 58 1
Il quesito posto è sicuramente di quelli ai quali sarebbe poco responsabile rispondere con indicazioni terapeutiche specifiche. Mi sento, tuttavia, in dovere di dare un riscontro al nostro C. in quanto è comprensibile il suo momento di sconforto. Al riguardo, ricordando che non sono uno specialista psichiatra, mi sento di consigliargli una scelta molto accurata dello specialista a cui affidarsi, in quanto dal suo resoconto non evinco, finora, né una diagnosi precisa né l'effettuazioni di indagini diagnostiche (in particolare EEG e neuroimaging) che, comunque, a mio parere, andrebbero condotte per completezza e rigore. Relativamente alle terapie farmacologiche, infine, pur non potendo dare alcun suggerimento specifico, ritengo, tuttavia, che l'attuale trattamento possa essere insufficiente. Non escluderei, infine, un eventuale approccio combinato con psicoterapia.

dr. Riccardo Lo Presti

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

purtroppo non mi pare che sia stata fatta una accurata diagnosi prima di sottoporla a tutti i farmaci in commercio.
Sarebbe opportuno valutare anche il quadro tiroideo e alcuni altri parametri.
Inoltre, sarebbe necessario che lei trovi uno psichiatra che la sottoponga ad una terapia farmacologica per volta, cercando lei di sopportare anche i sintomi legati ad una terapia ancora in modulazione.
Non sono possibili tutte queste terapie insieme.
I dosaggi inoltre non mi sembrano appropriati.
Il solo Zyprexa 5mg a mio avviso non e' utile a meno che lei non sia anziano invece che 23enne.
Inoltre, deve poter associare insieme alle terapie un qualche attivita' fisica altrimenti lamentera' cio' che e' gia' successo.
Alcuni effetti collaterali che descrive che avrebbero portato alla sospensione della terapia, non possono averle dato tutti gli effetti che descrive nei tempi riferiti in quanto non hanno alcun effetto prima di 3 settimane circa.
Dato anche il cattivo esito di tutte queste terapie farmacologiche sarebbe il caso di intraprendere una psicoterapia cognitivo-comportamentale
Se ha bisogno di qualche indirizzo mi puo' contattare direttamente

Saluti
Dr. Francesco Saverio Ruggiero

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Psichiatra, Psicoterapeuta attivo dal 2002 al 2020
Psichiatra, Psicoterapeuta
Caro amico

Ho letto con attenzione la sua lettera, così lunga, articolata, ricca di descrizioni di sintomi e di insuccessi terapeutici, così diverse dall altre lettere degli utenti che frequentano questa lista.
Sa qual'è la mia impressione? Che i farmaci che le stanno dando servano in realtà a ben poco e che ci sia una parte di lei che HA BISOGNO di stare male, HA BISOGNO di una malattia per risolvere una qualche situazione conflittuale, sicuramente inconscia, che non può essere affrontata altrimenti con le risorse di cui CREDE di disporre.
I farmaci che le hanno dato sarebbero efficaci in altre situazioni, ma se per lei è così VITALE (anche se può sembrare un paradosso) star male, non c'è farmaco che tenga.
Il mio consiglio è dunque quello di rivolgersi ANCHE ad un bravo psicoterapeuta che affianchi lo psichiatra nel suo lavoro e che collabori con lui nel supportarla e nel cercare di individuare e, se possibile, rimuovere le cause del conflitto intrapsichico che la portano a star male.
Sopratutto non perda la speranza e la voglia di vivere: lei è giovane, dispone di risorse che sicuramente non immagina, ha ancora molte possibilità di crescere e di cambiare ed avere tante soddisfazioni dalla vita, anche se la strada dovesse essere ancora lunga e dolorosa.
La saluto facendole i miei piò sinceri auguri

Santo Cerfeda
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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