Delirio di persecuzione

Gentili medici, vi scrivo per mio fratello minore che da poco più di un anno manifesta sintomi persecutori contro tutti: parenti, amici (con i quali ha improvvisamente troncato), famigliari, colleghi di lavoro etc...
Spesso degli atti che compie contro oggetti o mobili non rimane alcuna "traccia" e lui ha capito, diciamo così, che da qualche tempo c'è qualcosa che non va nella sua vita; sono fortemente convinto che si è reso conto di avere sintomi psicotici visto che in famiglia ci sono già stati precedenti in questo senso.
Ciò che voglio chiedervi riguarda le possibili conseguenze di questi suoi pensieri e degli atti aggressivi che ne conseguono, ad oggi fortunatamente rivolti solo ad oggetti e non a persone.
Se in caso di minacce o aggressioni senza conseguenze visibili (lividi o graffi ad esempio), verso famigliari o parenti, chiamassimo il 118, o i servizi psichiatrici di zona, e lui negasse tutto (come peraltro ha già fatto con noi dopo aver danneggiato vari oggetti in casa) c'è il rischio che non si riesca a fare un eventuale TSO o ASO, e che il suo risentimento nei nostri confronti aumenti ancora di più?? I Medici riuscirebbero a rendersi conto del suo stato di salute, anche se lui dialogando con loro, negasse tutto??
Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non è chiaro quali siano i comportamenti e quale il meccanismo, la sola aggressività non è di per sé indice di psicosi. Se psicosi è, la persona non se ne rende conto per definizione, se non a posteriori ma non in maniera così limpida e automatica.

Nei casi di urgenza è valutata l'urgenza, purtroppo il tso non ha valore preventivo, perché è applicato ad una situazione in corso, l'aso può essere richiesto anche per un giustificato timore, entrambi sono definiti dal medico. Naturalmente è possibile anche proporre un trattamento ambulatoriale, al di fuori delle situazioni in cui la persona è aggressiva e conflittuale, magari accetta più facilmente di farsi vedere.

Consuma sostanze tipo cannabis, cocaina, alcolici ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
No, non consuma sostanze o alcolici.
Tempo fa si è parzialmente confidato dicendo che in casa siamo diventati tutti strani, che gli zii lo prendono in giro con battute o portandogli cibi che poi gli causano dolore addominale, che gli amici lo invitavano ad uscire solo per schernirlo e metterlo in ridicolo. Ha raccontato questi episodi in cui non c'è traccia di torti da parte di nessuno, sono collegamenti "assurdi" che fa lui. Gente che lo spia, che lo segue, sembra che il mondo intero sia rivolto contro di lui! Ecco perchè parlo di delirio.
Lei mi conferma che la persone con delirio si rendono conto in parte della loro situazione??
Dunque il TSO è fattibile solo se l'eventuale episodio delirante non si arresta con l'arrivo del personale medico?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Gl individui deliranti non si rendono conto del meccanismo del delirio quando stanno delirando, spesso neanche dopo aver smesso, perché la memoria si è fissata secondo il delirio, come fosse un fatto vero.

Il TSO lo propone e lo valuta un medico, il familiare può segnalare la situazione, ma non c'è alcun automatismo. L'ASO è una misura che anche su sola segnalazione può essere attivata, comporta solo una visita, se c'è una urgenza in atto (e altre codnizioni) può proseguire con un TSO.

L'arrivo del persona medico non arresta alcun delirio, è solo che la persona potrebbe esser trovata calma e apparentemente disponibile a presentarsi in ambulatorio per una cura, mentre poi magari non lo fa.
p
Se possibile è bene trovare il modo di convincere questa persona a farsi visitare, visto che magari si dichiarerà stressata, o depressa, o insonne, senza per forza contestargli il delirio su cui non ha una critica diretta.
[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
G.le Dr. Pacini, ho provato a convincerlo:
non molto tempo fa contattai uno psicoterapeuta e sembrava che ce la stessi facendo. Bastarono però poche ore perchè
ritrattasse subito, cominciando a dire che lui non è ne matto ne stupido.

Provai ancora più di una volta ma incomnciò a innervosirsi e lasciai perdere anche sotto consiglio dello psicoterapeuta.
Quest'ultimo mi disse anche che se lui non ha intenzione di curarsi, non si può far nulla e anzi feci io qualche seduta di counselling (con beneficio) perchè la situazione mi mise (e mi mette) a dura prova.

Ora la mia preoccupazione riguarda suoi eventuali atti di violenza e vivere in casa in questo stato è molto angosciante mi creda.

Se ho capito bene il TSO può essere disposto dal Medico solo se la persona manifesta sintomi psicotici in sua presenza, esatto?

Grazie molte.
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 52
Gentile utente,
il TSO è un atto disposto solo dopo una visita medica.E' quindi necessario che il medico interessato possa constatare di persona la situazione del paziente,per fare ,eventualmente, richiesta del TSO se lo ritiene indispensabile.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Sì, però l'ASO è un accertamento che può essere deciso anche solo "su notizia", sempre da un medico che sa o già conosce la persona e riceve indicazioni sul fatto che vi sia un rischio in atto. L'ASO è una visita obbligatoria, non un trattamento, ma se la persona manifesta durante questa visita segni di psicosi in atto con rischi, può essere proposto un TSO, sempre dal medico, con un altro medico che lo conferma e con successiva convalida dell'autorità (sindaco).
Quindi non è mai un provvedimento istantaneo, anche se in casi di urgenza la convalida arriva a posteriori, ma questo per un principio di necessità che non si pone se non "in tempo reale".
[#7]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Ho capito, grazie molte.
Attualmente mio fratello è "normale"da più di una settimana, non ha alcun segno di psicosi, non rompe o spacca nulla, parla con tutti; sembra non sia successo mai niente.
Faccio bene ad aspettarmi un ritorno dei sintomi? Se succederà, questi saranno più gravi?
Esistono casi di psicosi guariti spontaneamente?
Scusate le infinite domande e grazie ancora.
[#8]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Sarebbe bene farlo vedere adesso che è più disponibile, perché comunque è bene affrontare il problema. Attendere un ritorno dei sintomi ripropone la stessa situazione difficilmente gestibile.