Samir 400

salve gentili dottori
io secondo la diagnosi fatta dal mio specialista soffro di schizofrenia affettiva causata da ashish cominciata a curare 11 mesi fa cioè dal momento che ho avuto i deliri , curata all inizio con il risperdal poi mi ha aggiunto lamictal e paroxetina,
i deliri sono spariti quasi subito curati con il risperdal , però io dopo 11 mesi non mi sento ancora bene , non mi sento il ragazzo di sempre ho perso il sorriso .
In questi gg il dottore mi ha prescritto di farmi le punture di samir oltre a continuare a prendere 0,5 mg di risperdal lamictal da 100 e paroxetina 10 mg
Esse aiutano per il problema che ho o servono solo per tirarmi un pò su?
perchè a me quello che interessa è guarire la malattia .
Secondo un vostro parere le punture di samir possono influire sulla mia guarigione?

Poi un altra cosa vorrei chiedervi , io sono andato a fare un altro consulto da un altro specialista e spiegandoli il problema che ho avuto mi ha detto che parlare di schizofrenia li sembra un pò esagerato e secondo lui si tratterebbe di un disturbo temporaneo della personalità , quindi io a questo punto cosa devo pensare????x me è molto importante capire qual è la mia diagnosi corretta perchè nel caso dovrei farmi curare da quest ultimo specialista e abbandonare il primo che mi ha diagnosticato una schizofrenia affettiva.
Quest ultimo dottore ha detto che lui mi avrebbe dato altri farmaci , solo con il risperdal è daccordo però a dosaggi poco piu alti per un pò piu di tempo, però con gli altri farmaci non è daccordo

Come mi devo comportare di fronte a questa situazione che ancora non si riesce a risolvere?Come faccio a capire chi ha ragione dei 2 specialista e da chi mi devo far curare?

Grazie in anticipo per le risposte che mi darete
[#1]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

credo che sentire un terzo parere potrebbe essere una soluzione adeguata.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
la ringrazio del consiglio dottore

ma eventualmente se le racconto bene cosa mi è capitato e la mia reale situazione qui mi potrebbe lei dare un ulteriore parere?mi sarebbe veramente molto di aiuto

Grazie in anticipo per la risposta
[#3]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
penso che sia importante che Lei ci spieghi meglio che cosa Le è capitato e come sta, ma via internet e solo in base alle descrizioni non si potrà arrivare alle conculsioni sufficientemente obbiettive e dirimenti.

Quel "terzo parere" del quale ha scritto il mio collega, credo che si riferisca ad un parere in seguito ad una visita dal vivo e non in internet, e questa rimane un potenziale importante; se Lei ha l'intenzione di rivolgersi per una tale visita dal vivo al mio collega, la prassi è di contattare lo specialista privatamente per chiedere una visita.
[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
ho capito la ringrazio quindi prenotero' per fare una terza visita.

Quindi è inutile che vi spieghi qui qualcosa per cosi darmi qualche aiuto?

La ringrazio in anticipo
[#5]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
dipende che cosa Lei intende per "un qualche aiuto". Fare la diagnosi, prescrivere la terapia non si può se non si visita la persona dal vivo. Per cui, questo servizio in internet non può essere sostitutivo ad una visita dal vivo. Questo servizio può avere invece senso come informativo, magari per aiutare ad orientarsi in alcuni concetti.

Ho aspettato che Lei potesse dare qualche informazione in più. Comunque scrivo quello che penso del Suo caso. Ma sono le note rispetto ad alcuni problemi di definizione non ancora risolti, e le rispettive ipotesi nel caso generale (non necessariamente Suo). Tali note possono aiutarLe a fare le domande allo specialista che La visiterà dal vivo.

Secondo me, l'effetto antidepressivo di Samyr (S-Adenosil-Metinonia) è dibattuto, ma possibile. Il miglioramento di umore ora di per sé probabilmente non risolve il problema di base, ma può essere uno degli elementi utili per risolverlo. Più consolidato, rispetto all'efficacia antidepressiva è l'esperienza dell'azione disintossicante di questo farmaco, e, chi sa, forse il Suo specialista ricercava proprio questa azione. Per cui, se ha dei dubbi, Le consiglio di ricontattare o reincontrare lo specialista che Le ha prescritto il Samyr, non decidere autonomamente di astenersi dalla cura prescritta.

Non è possibile, secondo me, via internet, valutare chi dei due specialisti ha più ragione, perché entrambi si sono basati sulle loro valutazioni di Lei, l'obbiettività delle quali non è possibile verificare via internet. Entrambi comunque presentano certe incongruenze, ed il metodo migliore è di chiarire queste incongruenze direttamente con loro, partendo dal primo specialista che L'ha preso in cura.

La diagnosi di "Schizofrenia Affettiva" è, secondo me, una diagnosi approssimativa, sommaria, ma alcune classificazioni ufficiali delle malattie (in particolare quelle classificazioni che, per motivi burocratici, si chiede ai medici di usare nella nostra sanità pubblica) possono prevedere la possibilità di tale diagnosi. Ciò non esenta tali diagnosi dalla vaghezza. Probabilmente fa riferimento al concetto della "Schizofrenia" nel senso della sintomatologia psicotica (nel Suo caso, deliri), e non è detto che si riferisca alla "Schizofrenia" nel senso specifico. Se è stata indotta da una sostanza (cannabis), sarebbe più corretto parlare del "Disturbo Psicotico Indotto dall'intossicazione da Cannabis". Ma (vedi in seguito): forse non è l'unico problema.

Non posso però entrare nella testa del Suo primo specialista e di escludere che, secondo la Sua valutazione iniziale, l'uso di hashish, anziche indurre, abbia slatentizzato un disturbo psicotico latente. In particolare nel caso della cannabis è spesso una diagnosi differenziale importante, perché è stato osservato che le persone già affette dai disturbi psicotici sono, più delle altre, soggette alle alterazioni psichiche se usano la cannabis; e che l'uso di cannabis in tali persone predispone allo sviluppo del loro disturbo nella forma non più latente, ma franca. Dunque nel caso nel quale il Suo primo specialista abbia avuto una tale ipotesi, poteva fare la diagnosi di "Schizofrenia" anche nel senso specifico del termine. Ma bisogna chiarirlo.

La frase "Schizofrenia Affettiva" come concetto, secondo me è vaga, ma devo aggiungere, che la componente "Affettiva" potrebbe non essere a caso. Il fatto è che le persone con i disturbi "affettivi" o "di umore" sono più propense all'uso delle sostanze e anche loro possono essere anche più sensibili degli altri ai loro effetti. Poteva il Suo primo medico avere anche questa ipotesi ? E di riconoscere nell'episodio delirante acuto una menifestazione di un disturbo di umore ? (in effetti, la Sua terapia contiene anche uno stabilizzatore di umore). Bisogna chiarirlo direttamente con lui.

Dunque, dalla mia impressione, sia la Sua prima diagnosi, sia la Sua terapia come se fossero l'insieme di più ipotesi e di più mezzi per tutelarLa da ciascuna di queste evoluzioni. Ora però, a distanza di quasi un anno, si potrebbe avere più chiarezza. Ed in effetti, la cura antipsicotica (risperidone) nel frattempo è stata ridotta al minimo, mentre sono rimasti i farmaci indicati per un disturbo di umore.

Visto che è passato del tempo dall'episodio acuto, si potrebbe aggiornarsi con il primo medico sia sulla diagnosi, sia sulla terapia.

Per quanto riguarda il secondo specialista, c'è da tenere conto che lui non L'ha visto nel periodo più acuto (quando è stata fatta la prima diagnosi), non ha seguito la Sua evoluzione. L'ha visto solo ora. Le due diagnosi potrebbero dunque riflettere le due diverse fasi (prima e ora) nell'evoluzione della Sua malattia e non necessariamente i due pareri contrari dei due specialisti.

C'è comunque un'incongruenza anche nel parere del secondo specialista: se solo è un "disturbo temporaneo della personalità" e se i sintomi psicotici, quanto meno, non sono rilevanti, perché allora aumentare il Risperdal ? Inoltre, il concetto di "un disturbo temporaneo di personalità" è un po' discutibile. I "disturbi di personalità" per definizione riguardano le caratteristiche stabili, poco modificabili. Esistono le "eccezioni": le alterazioni di personalità indotte dalle patologie organiche e dall'uso di sostanze, sì. Ma in questi casi non parlerei di un tale disturbo come a sé stante, bensì come di uno degli aspetti del quadro complessivo; altrimenti, sottolineare questo aspetto sarebbe reduttivo.

C'è da dire che l'uso di sostanze in generale può essere più frequente, a parte che nei disturbi di umore, anche nelle persone che hanno certi aspetti di personalità. Appunto, quegli aspetti di carattere che spingono proprio loro e non gli altri ad avere coraggio, interesse, bisogni emotivi particolari ecc. o altri motivi all'uso delle sostanze. Ma in tal caso non sono "disturbi temporanei della personalità", ma aspetti caratteristici e tendenzialmente radicati di personalità, i quali bisognerebbe sondare e, se ci sono, lavorare su questi, come sui fattori di rischio delle ricadute nel futuro. Peccato che non avete toccato questo tema.

In conclusione, Le consiglierei di provare comunque di tornare dal primo medico e di esprimere a lui direttamente le incongruenze ed i dubbi che trova. E' lo specialista che L'ha seguito dall'inizio, può valutare l'evoluzione avvenuta. Potete rivalutare la diagnosi e decidere quale terapia ora è più ottimale.

C'è da tenere conto che al suo stato attuale può contribuire anche l''effetto demotivante a medio-lungo termine che la cannabis può dare o anche l'astinenza da cannabis. In tutti i casi bisogna astenersi dalla cannabis, e, senza una attenta valutazione specialistica, non cambiare la terapia.

Rispetto ad un "terzo parere", Le posso consigliare anche di rivolgersi al SerT (Servizi di Tossicodipendenza, gli specialisti dei quali potrebbero avere più esperienza nei casi delle patologie correlate a sostanze), a meno che il Suo secialista non è già del SerT.

[#6]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
allora dottore innanzittutto la ringrazio molto per la sua disponibilita e completezza nella risposta

Ora comunque le do qualche informazione in piu per chiarire meglio la situazione

Innanzitutto samir il dottore me l ha prescritto per darmi un pò di carica visto che mentalmente non mi sento bene anche se io non so se queste punture servano per risolvere il mio problema che sarebbe quello che a me interessa , cmq ho capito quello che mi ha detto e anche in questo caso mi ha dato una risposta completa sulla sua efficacia e sulla sua influenza nel problema .

Poi , io ho gia parlato con il mio primo dottore sul fatto della diagnosi di schizofrenia affettiva per chiederli qualche certezza e lui mi ha risposto che si tratta di una forma leggera di schizofrenia quindi non penso che l ha usato in modo vago .

Lo stabilizzatore (lamictal) mi è stato dato dopo 6 mesi dalla terapia per stabilizzare il miglioramento che ho avuto, ma comunque il mio umore è uno schifo ed è sempre lo stesso non cambia , infatti per ridere devo sforzarmi cioè non il mio sorriso naturale .che avevo sempre stampato in faccia per il tipo di ragazzo che ero , cioè sempre sorridente e voglioso di uscire sempre e di fare tante cose .

Al secondo specialista io li ho raccontato tutto , anche dei deliri , però come dice lei è vero che non mi ha visto , però cmq per lui la diagnosi di schizofrenia affettiva è un pò esagerata . Le suoi intenzioni erano quelle di non diminuire il risperdal cosi presto rispetto a come ha fatto il primo dottore che dopo 6 mesi ha cominciato a ridurlo lentamente da 3 mg che prendevo
Le chiarisco che io quando fumavo canne (ora non ne fumo piu) lo facevo per divertimento , per svago , non per qualche esigenza particolare o perchè avevo qualche problema di personalita perchè sono stato e penso di essere ancora (un pò meno a causa del disturbo che ho)un ragazzo apertissimo e senza alcun tipo di problema

Dall inizio della terapia vi posso dire che mi sono passati i deliri che avevo dopo poco tempo però cmq il disturbo c'è ancora al 100 per 100 perchè non mi sento quello di sempre .
Per precisare io non ho nessun tipo di astinenza dall ashish , io ho solo questo disturbo o malattia non so come è meglio chiamarla , che mi ostacola il prosegiumento della mia vita . Cmq la terapia non la cambio perchè lui è il dottore che come dice lei mi ha visto in fase acuta e che mi ha seguito dall inizio però come ho detto è strana la sitiuazione ancora non risolta e le incongruenze che ho riscontrato con l altro dottore

Ora cerco di darle qualche buono elemento per capire meglio .
Il problema ce l ho da 5 anni senza però rendermene contos , ho fatto luce su tutto solo dopo che è venuto il dottore e mi ha diagnosticato la malattia .
5 anni fa ero fidanzato ; un giorno stavo a mare con la mia ex e mi stavo fumando una canna , quando ad un certo punto guardo lei e la vedo con un aria di indifferenza nei miei confronti e quindi mi parte la testa ; quindi non so se è lei che mi ha causto questo disturbo oppure è stata la canna che mi stavo fumando che mi ha fatto questo effetto . Premetto che per 3 anni ho fumato parecchie canne .
Da quel momento non sono riuscito a fumare piu canne perchè mi sentivo la testa rimbombare , cioè è come se il disturbo mi aumentasse temporaneamente , quindi fumavo solo occasionalmente .
Il disturbo ce l avevo però senza rendermene effetivamente conto , ci ho convissuto per un bel pò continuando i miei studi universatari ed effetivamente riuscendoci anche nonostante avessi qualche problema alla testa pensando che non avevo niente , che passava quello che mi sentivo e cose varie .
Un anno fa quasi stavo preparando la tesi di laurea quando un giorno non so se forse è stata qualche canna occasionale che ho fumato oppure il periodo di stress per la laurea ho avuto i deliri , cioè guardando un link che diceva che la donna era un diavolo e il maschio l angelo io ho cominciato a pensare effetivamente che in alcune persone ci fosse il diavolo , ne ero cosi convinto che cominciavo a vedere il viso delle persone strano ,insinuavo cose strane , diciamo che ero uscito un pò fuori di testa.
A questo punto la mia famiglia vedendomi hanno chiamato lo psichiatra che è venuto e mi ha visto , mi ha fatto la diagnosi e prescritto la terapia , all inizio prendevo 3 mg di risperdal , dopo 3 mesi mi ha aggiunto entact (poi sostituto con paroxetina) perchè diceva che avevo una componente depressiva e dopo 6 mesi mi ha dato il lamictal e diminuto il risperdal .

Oggi la mia reale situazione è che non sto bene , non mi sento il ragazzo di sempre , rido a stendo , non scherzo , mi sento un rincoglionito , non me la sento di stare con i miei amici perchè non mi sento quello di sempre , faccio tanto sport anche perchè me l ha consigliato il primo dottore , la mia testa ha perso il contatto con la realtà, spesso mi fa male la testa a causa del disturbo , non vedo in me la mia effettiva personalità , parlo poco quando esco , però comunque esco spesso con i miei fratelli per svagare e per cercare di riprendermi ma niente .

Gentile dottore le ho detto proprio tutto , mi scusi se le ho scritto un romanzo però ho visto che è una persona molto disponibile e chiara quando da le risposte , sarei felice se mi risponde , la ringrazio veramente tanto , spero che potrà darmi qualche buon consiglio come penso che è in grado di darmi .
Attendo la risposta , grazie .














[#7]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
Lei scrive anche (della situazione attuale)
<<..la mia testa ha perso il contatto con la realtà..>>

Che cosa intende ?

Bisogna riuscire a distinguere fra i sintomi psicotici (dei quali la persona stessa più spesso non è consapevole, dunque non ne parla come Lei ora) e le sensazioni e le idee tipiche dello stato depressivo o alcune idee intrusive delle forme gravi di tipo ossessivo. Nel Suo caso, vista la storia, la distinzione non è scontata, non può basarsi sulla sola descrizione di Lei, e questo sottolinea la necessità che tale valutazione faccia lo specialista che La segue dal vivo. Ma è una domanda importante da porre al Suo curante.

Una forma "leggera" di Schizofrenia ("Affettiva"), con una "componente depressiva", secondo me, è un po' evasivo. O è la schizofrenia, o non lo è. L'aggettivo "leggera" forse serve per tranquilizzarLa ? Bisogna dare la possibilità al Suo specialista di non essere condizionato da tali (eventuali) bisogni di rassicurazione, se ci sono.

Le altre importanti domande da porre al Suo specialista riguardano la congruenza fra la diagnosi e la terapia.

Bisogna chiedere di spiegare meglio: perché è stato aggiunto lo stabilizzatore di umore (lamictal) ?

Inoltre (importante): può essere ottimizzata la dose della Paroxetina (piuttosto di aggiungere il Samyr) ?

La Paroxetina è un antidepressivo, e ha anche l'efficacia anti-ansia e anti-ossessiva, ma nei disturbi psicotici può anche precipitare i sintomi psicotici.

Vi auguro (al Suo specialista assieme con Lei) di cercare di dirimere la diagnosi (allora i rischi conseguenti saranno più valutabili):

o si tratta soprattutto di uno stato depressivo (conseguente alla vicenda di cannabis o/e ad altre cause), e allora avrebbe senso utilizzare la Paroxetina a dosaggi maggiori;

oppure, se è un disturbo psicotico (sia se indotto da cannabis, sia se è indipendente da essa), allora è anche possibile che l'attuale stato sia l'effetto collaterale psichico negativo della Paroxetina.

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Rispetto al "disturbo di personalità".

Lei scrive:

<<..Le chiarisco che io quando fumavo canne (ora non ne fumo piu) lo facevo per divertimento , per svago , non per qualche esigenza particolare o perchè avevo qualche problema di personalita perchè sono stato e penso di essere ancora (un pò meno a causa del disturbo che ho)un ragazzo apertissimo e senza alcun tipo di problema..>>

Non sto dicendo che Lei "ha" un disturbo di personalità (perché non posso conoscerLa abbastanza bene per sostenerlo). Piuttosto fa parte della panoramica dei potenziali fattori di rischio che andrebbero indagati.

Comunque, è molto importante che non bisogna identificare "i disturbi di personalità" con la presenza degli stati d'animo o degli atteggiamenti "particolari" o "devianti", con il non essere "aperto" nelle relazioni, non ridere, non scherzare, o avere qualche "tipo di problema". Tutti questi sono dei criteri di non conformità dal punto di vista sociale, ma non sono questi il criteri dei problemi di personalità.

Anzi, quello che io, come specialista, chiamo i "disturbi di personalità" sono le condizioni che sia la persona stessa, sia gli altri spesso possono non riconoscere come una malattia (anzi, è quasi la regola, che la persona stessa non lo percepisce come un problema), e sono le condizioni molto diffuse nella popolazione "normale" (ammesso che la "normalità" psichica c'è).

I "disturbi di personalità" hanno più forme, spesso consistono piuttosto nelle predisposizioni a sviluppare gli altri problemi psichici, mentre di per sé rimangono latenti. Si tratta dell'insieme delle tendenze comportamentali, emotive, ideiche e nella percezione di sé e degli altri, che, dal punto di vista esterno, in molte circostanze, possono essere anche apparentemente adattive. Forse è più corretto parlare non dei "disturbi di personalità", ma delle "personalità": ciascuno di noi ne ha una, diversa.., e questo è una delle basi importanti, essenziali del funzionamento della nostra psiche.

Ma spesso le radici dei comportamenti che ci rendono poi la vita problematica si trovano nella stessa "personalità" che abbiamo. Fare uso di sostanze anche a prescindere del motivo ha, dalla mia esperienza, una nota correlazione con tale fenomeno. E comunque, far uso di cannabis "per divertimento" o "per svago" non sono dei motivi che attestano un comportamento "sano".

Anzi, sarei tentato a chiedermi: come mai una persona ha bisogno di "svagarsi" così tanto ? (anche adesso scrive: "..esco spesso con i miei fratelli per svagare e per cercare di riprendermi..": sembra che lo "svago" sia per questa persona proprio una panacea...). Che tipo di svago cercava e otteneva questa persona dalla cannabis ? Come mai, ai tempi, per "svagarsi", non ha ricorso ad altre possibilità, ma ha scelto proprio la cannabis ? Come mai l'ho fatto nonostante già da più anni nella società è noto il potenziale rischio della cannabis ? Cosa pensa questa persona in generale rispetto al "rischio" nella vita ? Come mai per questa persona è così importante di essere "aperto", addirittura "apertissimo" ? Come mai può permettersi di comunicare con gli amici solo se sta bene e nei periodi difficili non può farlo, uscendo solo coi fratelli ?

La percezione nei nostri confronti di "un aria di indifferenza" daparte della persona amata può far "partire la testa" anche senza canne e senza le malattie psichiche, il ruolo dei quali, comunque non è facile escludere nelle circostanze descritte, ma... mi chiederei se una persona (alla quale, come a Lei, è capitato di avere quella percezione) non sia stata o non sia anche ora particolarmente sensibile all'indiferenza nei propri confronti anche negli altri contesti relazionali ?

Lei scrive (della situazione attuale):
<<..non vedo in me la mia effettiva personalità..>>

Non possiamo sapere al 100 % se quella personalità che Lei ci vedeva prima era completamente autentica, e non è detto che Lei conosca tutta la Sua personalità.

Più che la ricerca di malattia, è una ricerca (abbastanza fine) dei potenziali fattori di rischio (riguardanti anche le dinamiche della personalità). Secondo me, questo lavoro sarebbe importante, ed è da farsi con uno psicologo o con uno psicoterapeuta, ma non dico che questo sarebbe ora il primo passo: forse un tale lavoro avrà più senso quando Lei starà leggermente meglio.
[#8]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
dottore la ngrazio per l avermi risposto di nuovo con tanta precisione
mi scusi se ogni tanto non mi spiego bene

per aver perso il contatto con la realtà inendo che non sento piu il contatto con la vita come prima , cioè non vivo la vita sorridendo e con gioia e con divertimento come dovrebbe esser normalmnte , questo a causa del disturb che ho

il dottore che mi segue è abbastanza schietto quando parla quindi sono cero che se lui ha dett che si tratta d schizofrenia per lui sarà sicuramente cosi , non penso che me l abbia detto per rassicurarmi

io gentile dottore con tutta sincerità non ho prorpio idea di cosa ho , cioè se sono depresso se ho prolemi psicoteci io non ne ho idea , io so solo che non mi sento quello di sempre e non so se è dovuto alla depressione o a qualcos altro , nn so capirlo come non so capire neanhe i miei sintomi , mi sento molto insicuro , sto vivendo malissimo dottore cedetimi , ho 24 anni e ho la sensazione che la vita mi stia passando davanti agli occhi ed io non riesca a viverla normalmente

per quanto riguarda il lamictal lui mi ha detto cosi : te lo sto dando per stabilizzare il miglioramento che hai avuto , per mettere un marchio , questo mi ha detto ;
in realtà il mio umore è sempre lo stesso non è mai migliorato neanche di un pò , perfettamente uguale
l'unica cosa è che mi sono passati i deliri anche se la notte ogni tanto mi capita di sognare situazioni di diavoli etc. cioè cose che mi hanno portato a delrare in passato
e questo secondo me proprio perchè non sto bene , perchè se io starei bene non pensavo affatto a queste scemenze o addirittura sognavo non mi verrebbero proprio per la mente non lo penserei piu, ma siccome ancora non sto bene devo subire questa situazione fino a quando non mi ristabilirò , però io sincerament dottore le dico che a volte perdo la fiducia nel mio dottore perchè il tempo passa ma sto problema non passa mai .
Cmq lo chiederò di nuovo perchè mi è stato dato il lamictal , mi farò spiegare meglio

Anch io pensavo lo stesso , cioè di aumentare le dosi d paroxetina però lui cosi mi ha detto ed io cosisto faendo , mi prendo 10 mg di paroxetina e da oggi ho cominciato le punture , vedremo cosa succederà.....
io saprei molto curioso di sapere quale è il mio reale problema , cioè la depressione , la schizofrenia o altro , come faccio a capirlo? si è creata veramente una situazione molto confusionale .
Fin quando stavo bene e mi era passato tutto , ciò non avrebbe importanza , ma siccome non sto bene vorrei sapere cosa ho per capire appunto come comportarmi .

Per quanto riguarda il disturbo di personalità , io come vi ho detto sono piu di 3 anni che ho convissuto con il problema senza renderemene conto che avevo qualcosa , cioè non mi sentivo come sempre però nè io nè la mia famiglia nè nessun altro poteva riconoscere che io avessi qualche problema , non ci è proprio passato dalla mente , però invece ce l avevo , però non so che tipo di problema avevo per la testa , io studiavo anche , e allora dentro di me pensavo sto bene non ho niente se riesco a studiare , capisce dottore ??
e dopo è scoppiato , io infatti ora sto peggio di prima , perchè ora non vado neanche piu all università , non riesco piu a studiare , vorrei fare la specialistica ma come facio se non me la sento .
Per questo le dico che sto passando proprio un brutto periodo e che mi sento che la vta mi passa davanti , è che questa situazione và risolta il prima possibile perchè non si può vivere cosi .

Per quanto riguarda la cannabis , io la fumavo perchè ero piu piccolo , gli amici mi hanno convolto e poi piano piano ho cominciato a fumarne di piu , ero inconsapevole di tutti i problemi che possono creare , pensavo che erano innoque , come pensano tutti quelli che se le fanno , ed invece io mi sono reso conto che non è cosi , purtroppo dottore non prende a tutti ci sono persone che fumano canne da 10 anni e non li prende niente , è fatto di predisposizione , almeno cosi mi ha detto il mio dottore .
Io esco con i miei fratelli percè loro essendo tali , mi sento piu a mio agio anche sapendo che non sto bene .
Invece non esco con gli amici (e lo so che sbaglio) proprio perchè non mi sento quello di sempre e non mi sento per niente a mio agio quando sto con loro , perchè li vedo a tutti scherzare , ed io invece sto li come un pesce lesso senza dire una parola , e questo proprio non fa parte di me e della mia personalità , io sono l'opposto dello stato cui sto passando ora.
La mia personalità la conosco benissimo , la mia vitalità anche , il mio sorriso anche , e vi posso garantir che oggi tutto questo non c è , mi manca .
Sono sempre stato un ragazzo molto sveglio sia a scuola che in strada .
Però io non riesco a giudicare se il mio è un disturbo di personalità , a mio parere rispecchia molto il mio caso , però io non posso parlare perchè non sono dottore , non ho nessuna esperienza in questo campo.

L'indifferenza da parte della persona che amavo è stata una percezione sconvolgente , però io non posso sapere se la causa è stata l indifferenza oppure le canne , sono solo sicuro che il disturbo che oggi ancora ho , è partito da li da quel preciso momento ; quanto vorrei sapere qual è stata l'effettiva causa , ma come faccio a saperlo?
Cmq in altri contesti non mi è mai capitato di avere una percezione cosi a causa dell indifferenza di qualcuno , non penso di esserne sensibile , però nel caso della persona che amavo si e anche tanto , però la verità non la saprò mai , perchè io non so se tutto ciò è stato causato dalla cannabis.

Dottore io è come se avessi una febbre , però nella testa , ed essa non mi permette di sentirmi me stesso al 100 per 100

Dottore lei comunque è veramente molto gentile la ringrazio di tutto il tempo che mi sta dedicando , attendo nuovamente una sua risposta
Cordiali saluti




[#9]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
scusi il ritardo della mia risposta.

Penso che la nostra corrispondenza è arrivata logicamente alla fine. L'utilità di questo Suo consulto spero che sia nell'averLe Lei dato gli elementi per poterne parlare con il Suo curante, per potere essere Lei più informato e meno soggetto ad accontentarsi di certe spiegazioni, secondo me, non abbastanza congrue.

Ci sono le incongruenze nella diagnosi stessa (benché chi la fa può esprimerla con convinzione), e ci sono le incongruenze fra la diagnosi e la cura (se la diagnosi è la "schizofrenia", allora mi sembra strano che il risperdal sia stato sostituito progressivamente con altri farmaci, allora suppongo che non ci sia solo quella ipotesi). Inoltre, a differenza di un caso già cronico, nel caso di una persona giovane e relativamente all'inizio del percorso di cura (1 anno), sarebbe normale l'osservazione ed il periodico ricontrollo della diagnosi (in teoria, da parte dello stesso specialista), e dire, ad una persona giovane e con la storia dell'uso di cannabis, una volta per tutte e senza ricontrollarlo, che ha la schizofrenia, secondo me, non sarebbe la cosa abbastanza corretta (e questa è un'altra incongruenza), perché le patologie alla Sua età hanno la presentazione diversa rispetto al come si manifestano nell'età più adulta, i quadri sono meno stabili ecc., mentre la cannabis è capace di indurre certi sintomi anche a lungo termine. Se dovesse interpellare ancora un altro specialista (come Le ha consigliato il mio collega fin dall'inizio), a quel punto Le suggerirei di rivolgersi anche al SerT (dove conoscono bene i quadri simili).

un saluto!
[#10]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
dottore è stato gentilissimo la ringrazio tanto cercherò di seguire i suoi consigli

la terrò informato quando saprò altro

Cordiali saluti e grazie di nuovo
[#11]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
salve gentile dottore le vorrei aggiornare la mia situazione

sono andato da un altro psichiatra e non vedendomi per niente bene come io in realtà sto mi ha modificato la terapia , ed ha detto che se la terapia che facevo era giusta io stavo bene , quindi per lui che non sto bene è una questione di terapia.

Raccontandoli la mia storia mi ha spiegato punto per punto cosa ho avuto , ed in pratica nel primo episodio di diversi anni fa che le ho raccontato , cioè che mentre mi fumavo la canna ho notato indifferenza della mia ex ragazza nei miei confronti è stato un delirio di gelosia e la causa è stato il thc dello spinello.
Poi quasi un anno fa quando credevo che ci fossero i diavoli e cose varie ha detto che ho avuto un delirio mistico e distorsioni percettive visive ; fase disforica aggressiva disorganizzazione e confusione .
Questo dottore mi ha detto vedendomi che si nota subito che non sto bene e che devo modificare la terapia
La diagnosi da lui fatta è disturbo bipolare tipo 1

Attualmente non prendo piu ilo risperdal e il lamictal
La mia terapia è trilafon metà la mattina e a pranzo , la sera 1
paroxetina metà a pranzo
Depakin 500 chromo un quarto la mattina e a pranzo , metà la sera per poi arrivare ad 1 la sera tra 9 gg

A questo punto vorrei chiederle un vostro parere , cioè cosa ne pensa lei di questo cambiamento e della diagnosi fatta in base a ciò che le ho spiegato .
E se è giusto in quanto tempo dovrei uscirmene

La ringrazio come sempre attendo vostra risposta
[#12]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
soprattutto, secondo me, Lei ha fatto bene a cercare le risposte, incontrando dal vivo un altro nostro collega e facendosi seguire da lui.

Lei chiede:
<<..A questo punto vorrei chiederle un vostro parere , cioè cosa ne pensa lei di questo cambiamento e della diagnosi fatta in base a ciò che le ho spiegato . E se è giusto in quanto tempo dovrei uscirmene..>>

- E' una diagnosi possibile, la quale traspariva dall'approccio farmacologico anche dello specialista precedente che La seguiva e dall'aggettivo "Affettiva" nella diagnosi precedente (in effetti, fra le ipotesi che ho espresso prima c'era anche il disturbo di umore). Il Disturbo Bipolare di Tipo I è un disturbo di umore, che, nelle fasi acute (depressive o maniacali) può manifestarsi anche con i deliri.

"Se è giusto" non lo posso dire senza la visita, invece lo specialista che L'ha visitato dal vivo ha avuto i mezzi sufficienti per fare una diagnosi corretta. Posso inoltre dire, che, a differenza delle diagnosi precedenti, questa (Disturbo Bipolare di Tipo I) è più chiara dal punto di vista terminologico.

Rimane, però, secondo me, sottovalutata la componente legata all'abuso stesso di Cannabis, ai tratti di carattere che possono starne dietro, e agli effetti della sostanza a lungo termine. Anche di questi ultimi aspetti, al Suo posto, cercherei di avere un'occasione di parlare con il uo nuovo specialista.

La cura corrisponde a quella del disturbo diagnosticato (Disturbo Bipolare Tipo I), ma non è cardialmente diversa da quella che Lei ha seguito prima. Come prima, Lei ha in terapia un antipsicotico (prima: risperdal, ora: trilafon), come prima - uno stabilizzatore di umore (prima: lamictal, ora - il depakin chrono), come prima - la paroxetina, un antidepressivo. Potrei dire, che lo specialista precedente, secondo me, non ha formulato con una sufficiente esattezza la diagnosi, ma ha adottato un approccio farmacologico non molto dissimile da quello che state seguendo ora. Ciò vuol dire che tale approccio farmacologico è stato proposto (a modo suo) già da due specialisti, ed è probabile che sia vicino a quello corretto.

Rimane comunque la questione della Paroxetina, la dose della quale anche il nuovo specialista ha lasciato invariata: Lei può chiedere al Suo nuovo specialista: quale è la sua idea su questo farmaco nel Suo caso ? se, secondo lui, fa bene o fa male al Suo disturbo ? Nel Disturbo Bipolare gli antidepressivi possono aiutare transitoriamente, nelle fassi depressive, ma possono anche peggiorare il disturbo di base, esponendo talvolta di più alle ricadute successive. Quali sono le intenzioni del Suo specialista riguardo a questo farmaco ?

<<..in quanto tempo dovrei uscirmene..>>

E' una bella domanda. Se si tratta del Disturbo Bipolare di Tipo I, è un disturbo cronico, che non si limita solo all'attuale fase depressiva, ma che ha anche le fasi opposte (di tipo maniacale). Bisogna specificare: nel quale fase il Suo curante La trova ora ? (è un'altra domanda a lui). Con un farmaco antidepressivo (ad esempio, la paroxetina), se a dosaggio efficace, si può uscire dalla fase depressiva, ma non dal disturbo di base. Con la terapia antipsicotica (trilafon) - arginare l'ansia o prevenire i sintomi psicotici che possono comparire durante il dato episodio. Ma il Disturbo Bipolare non si esaurisce con una sola fase, è spesso composto dalla successione di fasi di umore diversi, ed è un disturbo cronico che richiede una terapia di mantenimento a lungo termine. La terapia può compensare il disturbo in modo tale che si vive normalmente. Bisogna però lasciare allo specialista curante monitorare la terapia e non cambiare o sospenderela da sola, altrimenti si può ricadere. La terapia a Lei prescritta può essere indicata nel Disturbo Bipolare e adatta. In quanto tempo tale terapia può compensare il disturbo di base non si può dire a priori. Inoltre, probabilmente, i dosaggi dei farmaci sono solo iniziali, e vanno monitorati e, se necessario, modificati dallo specialista.

Alla fine devo dirLe una cosa importante. Lei ha trovato finalmente uno specialista che è riuscito a rispondere alle Sue domande e che ha dato una diagnosi chiara. Abbia fiducia di lui e faccia a lui le domande che ho sollevato e che potranno venire a Lei ora o dopo. Non cerca di "verificare" ogni volta la correttezza delle sue prescrizioni da noi. O c'è un rapporto di fiducia con lo specialista curante o non c'è. Senza la fiducia non si può lavorare: per il paziente - curarsi e per il medico - seguire un paziente. Se Lei avrà dei dubbi, o, se i risultati non saranno soddisfacenti, piuttosto ne parli con il Suo specialista direttamente. Mi sembra che lui è in grado di darLe le risposte e di provvedere, se lo ritiene necessario, alle modifiche.

un saluto
[#13]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
dottore innanzitutto come sempre la ringrazio tantissimo è uno dei dottori piu gentili e chiaro nelle risposte del sito . Ogni sua risposta mi da alementi utili .

Comunque lei ha ragione , ha indovinato sul fatto che in questo specialista ho fiducia , perchè mi ha fatto chiarezza sulla diagnosi e mi ha spiegato punto per punto cosa ho avuto nelle varie fasi della mia storia .

Rimane il fatto che dovrò farli ancora qualche altra domanda che lei mi ha consigliato , me lo sono appuntate in modo da chiederle.
Comunque io volevo solo avere un parere de lei visto che è molto disponibile e preciso e mi ispira fiducia .

Poi dottor lunedi dovrei andare a fare il day hospital per 10 gg a pisa all ospedale in cui si trova il mio nuovo specialista per fare alcuni esami e in modo che mi controlli giorno dopo giorno ; cosa ne pensa lei ? a cosa può servire ?

Poi un altra cosa vorrei chiederle , io dottore ho problemi di erezione cioè vengo subito quando faccio sesso ma proprio subito quando invece prima venivo dopo tempi abbastanza lunghi tipo mezz ora TRE quarti d'ora , inoltre non risponde bene agli stimoli cioè se sto vicino ad una ragazza che mi piace non si alza come in passato accadeva.
Questo è un problema che avevo già da prima non è effetto dei farmaci , e non so se è stato causato dall'alcol o dagli spinelli .
Visto che mi sono dimenticato di chiederlo al m io specialista VORREI chiederlo a lei , e possibile risolvere questo problema? e come risolverlo?

Attendo sua risposta gentilissimo dottore

[#14]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
il day hospital può essere utile per monitorare meglio la Sua situazione e, inn particolare, anche la cura.

Le problematiche sessuali alle quali Lei accenna, potrebbero essere legate alle origini psicologiche ed emotive, al Suo complessivo stato psichico, alle attitudini psicologiche, dunque potrebbero avere attinenza al Suo disurbo psichoemotivo di base. Bisogna parlarne con il Suo nuovo specialista anche di questi problemi, della loro origine, delle soluzioni di cura. Se Lei ha dimenticato a chiederglielo questa volta, può chiederglielo la prossima volta.

un saluto
[#15]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
ok dottore la ringrazio molto , piu in là le faro sapere come procede la mia situazione

Cordiali saluti
[#16]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
salve gentilissimo dottore le scrivo perché le vorrei aggiornare la mia attuale situazione .
Attualmente la terapia che prendo è
depakin500 chromo metà mattina metà pranzo 1 sera
abilify5 1 mattina 1 pranzo
trilafon4 1 sera
Lyrica75 1 mattina 1 sera
Laroxyl 4 gocce la sera
Questa è la terapia che sto seguendo , prima di seguire questa terapia avevo spesso dei forti mal di testa , che fino ad oggi non ho più , però comunque il problema c'è sempre , non è passato , mi sento sempre come se avessi la testa annebbiata come se avessi un ombra davanti la testa quasi come una castigazione , non mi sento in ottima forma come lo sono sempre stato , viso inespressivo non rido , insomma dottore non sto bene e non sono il ragazzo di sempre.
Dottore io ogni mattina sto facendo palestra , il pomeriggio sto facendo praticantato presso uno studio commercialista , non so più che fare , io devo uscirmene per forza da questo problema il più presto possibile perché devo continuare i miei studi e la mia vita , devo uscire con gli amici mi devo divertire tutto questo non riesco a farlo mi sento bloccato castigato , prima ero il 1 che voleva sempre uscire e divertirsi , ora la sera quando torno da lavoro mi butto sul letto che mi sento uno la testa uno schifo , il pensiero và sempre li , mi sto impegnando al massimo ma non riesco ad uscirmene , nenache fare ogni giorno palestra mi fa passare questo problema cosa devo fare più?
Gentile dottore vorrei un suo parere al riguardo , sulla terapia attuale senza che si dimentichi che ho fatto precedentemente una terapia di 11 mesi senza risolvere niente , e sulla mia situazione in generale , sulla diagnosi e su tutto ciò che mi può dire .

La ringrazio veramente molto dottore , già poter parlare con una persona competente e di fiducia come lei per me è molto importante perché lei lo sa più di me essendo dottore che in tali casi non puoi parlare con tutti dei tuoi problemi a parte che con i tuoi familiari .
Attendo sua risposta dottore e grazie di nuovo
[#17]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
ogni specialista può avere una visione un po' diversa della situazione del paziente e della Sua terapia, e, sicuramente il Suo specialista, il quale La segue dal vivo, ed io, che La conosco tramite tutt'altro canale di comunicazione, potremo avere impressioni diverse, e, a parte quello, è possibile che abbiamo anche i modi diversi di lavorare. Per cui, senz'altro avrei da dire sulla Sua attuale terapia qualcosa in più.. Ad esempio, che forse il farmaco antidepressivo possa essere sottodosato.. Tuttavia, se si tratta di un Disturbo Bipolare, bisogna muoversi con l'antidepressivo con molta attenzione.. Inoltre, è possibile che non tutto si risolverà con il solo approccio farmacologico. Comunque, il fatto che, anche dopo aver cambiato lo specialista, Lei prosegue a vedere in me il punto di riferimento e vedermi come un medico che può "monitorare" le Sue terapie è una strada assolutamente sbagliata, perché il nostro sito non è un servizio pensato per avere una tale funzione. Secondo me, bisogna iniziare a muoversi verso la conclusione di questo nostro consulto. Iniziare a fare più domande a quel specialista che La segue dal vivo.
[#18]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

concordo pienamente con quanto affermato dal collega.

E' importante non avere come riferimento questo sito ma il suo specialista di fiducia a cui comunicare con trasparenza quanto le sembra più opportuno.

D'altra parte, se lo ritiene, ci tenga informati sul proseguimento della cura.
[#19]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
gentili dottori io non voglio prendere di riferimento voi per monitorare la mia cura però io vorrei capirne un po' di più sul problema visto che non sono io lo specialista ed il problema non si riesce ancora a risolvere ,avere qualche suggerimento in più, mi scuso se ho detto qualcosa di sbagliato però anche voi cercate di capire in che situazione disperata mi trovo e che i vostri suggerimenti e consigli per me sono preziosi

comunque sono andato a fare una visita dal mio dottore specialista che mi segue da nenache 2 mesi e mi ha aggiornato la terapia .
Innanzitutto i miei problemi sono : stato confusionale , mente assente nelle nuvole , mente non schiarita e non limpida non sentirsi quello di sempre non sentirsi in forma viso inespressivo perdita del mio naturale sorriso
Quindi lui mi ha modificato un po' la terapia :
depakin500 crhomo 2 la sera
abilify 5mg 1 matt 1 pranz 1 sera
gabapentin 100 mg 1 matt 1 pranz 2 sera
laroxyl 4 gocce la sera
Prozac 20 mg soluz orale 4 gocce la mattina

Allora all inizio mi ha detto che non può caricarmi di antidepressivi perché senò divento di nuovo psicotico come ha detto il dottor Gukov però mi ha dato Prozac per aiutarmi un po' sul mio stato confusionale e sul fatto che ho la testa nelle nuvole nella minima dose.
Laroxyl me lo ha dato per un forte mal di testa che mi prendeva spesso che mi è passato e dice che non può levarmelo senò ritorna.
Ha detto che il mio cervello si è offeso in segiuto all abuso di cannabis che ho fatto e anche perché sono predisposto, e che la mia quindi non è una malattia naturale ma prodotta da queste sostanze.
Concludendo mi ha detto che tutta la terapia insieme dovrebbe fare effetto è solo una questione di tempo , sempre insieme al mio impegno che ci metto andando in palestra e facendo pratica dal commercialista , ha aggiunto che secondo lui il problema non me lo porterò dietro per anni cioè nel mio caso non si parla di anni ma di mesi però precisamente non mi sa dire quanto.
Secondo voi gentili dottori la terapia è adatta per i problemi che vi ho descritto sopra e per il mio stato?o devo cambiare di nuovo specialista magari ne esiste uno più bravo secondo voi che mi darebbe una terapia migliore? Chiedo un vostro parere dopodiché prosegiurò la terapia e vedrò cosa accadrà nel tempo .
Io ora sono affidato nelle sue mani e sperò che non mi deluda come ha fatto lo specialista precedente .

Grazie che mi ascoltate attendo vostra risposta

[#20]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
ah scusate dottori un altra cosa che mi ha detto è che il mio problema è la cosiddetta sindrome amotivazionale
Secondo voi si sbaglia?
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