Disturbi cognitivi

salve, sono un ragazzo di 23 anni. Scrivo per chiedere un parere sui miei problemi cognitivi che non ho mai avuto il coraggio di affrontare. Praticamente mi succede che quando io parli con una persona non riesco mai a stare attento e concentrato su quello che mi dice e mi perdo sempre. questo perchè sono molto impegnato a controllare tutte le emozioni negative che sorgono nel momento in cui io mi trovi affrontare un incontro sociale. In più ho enormi vuoti di memoria, molte volte dimentico il nome di persone che conosco da una vita, quello che ho fatto poco prima ecc. Non ricordo nulla di tutti i libri che ho letto o i film che ho visto. E' come se non mi rimanesse nulla. Da l'età di 15 anni soffro di forte depressione anche se nessuno specialista ad oggi mi ha mai fatto una diagnosi precisa perchè "non possibile farla". Ho sofferto di attacchi di panico. Negli anni sono stato in terapia prima con antidepressivi SSRI e ora da un anno e mezzo con l'antipsicotico Zyprexa e il Depakin. La domanda è: Come faccio sapere se il mio è un problema prettamente pschiatrico o ci sono dei fattori organici?
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17 20
La domanda non è posta in modo corretto.

A meno di conoscere "patologie metafisiche" ogni patologia psichiatria è necessariamente organica, anche se le nostre conoscenze attuali non ci danno alcuna informazione utile per definirne cause e modalità specifiche.

Siccome non si cura non oggetti fisici come gli psicofarmaci se non il cervello e la sua materia organica, la sua malattia psichiatrica è in questi termini una patologia organica.

Se intende invece se i suoi sintomi dipendono anche da altre cause, diverse da quelle condizioni organiche del cervello che ricadono nella voce psichiatria, la risposta per quanto da lei descritto ha due sottolivelli.

Da una parte alcune modalità descritte sono comportamenti normali che succedono a tutti.

Altri sono invece specifici della sua patologia e non di altre, per come le descrive lei.

Ovviamente online non possiamo che basarci sul poco che ci dice e rassicurarla, se possibile, sul fatto che lei non ha ALTRE patologie organiche, per quanto ce ne narra.

Le consiglio di parlarne però col suo psichiatra al più presto, perché l'eccessiva preoccupazione non diventi angoscia inutile. Parlarne con il suo psichiatra solamente potrà rassicurarsi completamente nel merito e non cercando qua risposte emotive che non si possono scambiare, purtroppo.

AUGURI

Dr. Manlio Converti