Ossessione su disturbo fisico inesistente e tentato suicidio

Gentili Dottori vi chiedo parere riguardo la situazione che in famiglia stiamo vivendo da ormai 8 mesi con nostra madre (68 anni);
Premetto che si tratta di una donna molto ansiosa e tendente in maniera costante al pensiero negativo ultimamente direi molto depressa; Assume TAVOR (recentemente sostituito con LORAZEPAM) quotidianamente da circa 25 anni a seguito di un esaurimento nervoso che fece all'epoca; Veniamo ai giorni nostri; Nel febbraio scorso ha cominciato a lamentare in maniera ossessiva e continua fastidio in bocca, era convinta di avere la bocca foderata da una plastica misteriosa proveniente secondo lei (e ne era molto convinta) da un bite in silicone che aveva comprato per problemi di bruxismo, sosteneva di averlo scaldato troppo e che il silicone si fosse sparso in bocca impiastrando in maniera così tenace bocca denti e palato. A seguito di diverse visite stomatologiche la sua tesi è stata subito esclusa e non è risultato nulla di anomalo in bocca se non delle afte che si è provocata nel tentativo di rimuovere la presunta materia estranea; Ad aprile una notte si è tagliata polsi e incavi delle braccia nel tentativo di suicidarsi (o forse attirare l'attenzione sul suo problema), è stata suturata e in ospedale ha ricevuto la visita dello psichiatra di turno che non ha fatto altro che aggiungere al Lorazepam delle gocce di Levopraid per alleviare lo stato depressivo; Purtroppo a distanza di qualche mese non ha mai smesso di lamentarsi di questo suo fastidio continuando a tamponarsi in bocca per "ripulirla" come dice lei, ora ha spostato la responsibilità di questo inconveniente ad un intervento dentistico nel quale le è stato rifatto un ponte, sostiene che nel ponte vi sia una sostanza plastica che fuoriesce rendendole la bocca sempre contaminata; Tutto ciò secondo i diversi esperti che l'hanno visitata non ha alcun fondamento.
Vi chiedo parere a riguardo in particolare per capire se gli psico farmaci dei quali è consumatrice cronica da tanti anni possano aver indotto questa allucinazione ossessiva focalizzata in bocca e vi chiedo consiglio su come muoverci per tentare di uscire da questa situazione che oltre a lei stessa ha condizionato pesantemente la vita di tutti noi familiari; Lei si rifiuta categoricamente di ipotizzare che il suo problema possa avere origini psichiatriche, per il resto ragiona bene, non ha problemi di memoria, solo questa assurda ossessione.

Grazie per la cortese attenzione
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
La problematica descritta può anche essere sintomo predittivo di patologie demenziali che andrebbero valutate ed indagate.

In evidenza di un sintomatologia francamente psichiatrica il trattamento va considerato adeguatamente non solo con l'uso di antidepressivi ma anche di altre classi farmacologiche.

L'uso di benzodiazepine è invece sempre sconsigliato.

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