Disturbi vari

Gentili dottori , mi scuso se disturbo nuovamente ma non riesco ancora a trovare una soluzione o una risposta al mio problema ; a seguito intervento di angioplastica dopo infarto miocardico ho incominciato ad avvertire , a momenti, specie il pomeriggio o a volte la sera disturbi allo stomaco (come un indolenzimento epigastrico, un nodo) che a volte si alternano invece a pressione sul petto nel respiro. Al mattino, dopo una notte di riposo tali sintomi non si presentano mai (a meno che abbia dei pensieri di preoccupazione per qualcosa..) . Dato l'esito ottimo di tutti gli esami cardiaci ed anche gastrici (gastroscopia ove è stato rilevato solo un reflusso cronico) successivi all'intervento mi è stata diagnosticata una ansia post-traumatica da stress e sto curandomi con sertralina (50 mg al dì) e gocce di Alprazolam (10 prima di dormire e 20 al bisogno in caso di disturbo acuto ... e mi è stata consigliata anche una psicoterapia breve chiamata "debriefing" ... è possibile che l'ansia generi questi disturbi e ... c'è un modo per far si che non compaiano mai più .... ? Grazie.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Da quanto tempo assume questa terapia?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
da circa due mesi dottore ....(tra l'altro osservo anche se nei casi acuti di disturbo assumo 20 gocce di alprazolam tali disturbi quasi sempre scompaiono ...)...
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
E' possibile che il dosaggio dello zoloft vada rivisto, alla luce del fatto che quello minimo dopo due mesi di terapia non ha portato una remissione completa dei sintomi. Il fatto che i sintomi scompaiano dopo l'assunzione di un ansiolitico avvalora l'ipotesi della genesi psicogena dei disturbi. Ne parli con il suo specialista per valutare l'opportunità di modificare il regime terapeutico in atto.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Una psicoterapia può essere utile in aggiunta alla terapia farmacologica secondo Lei per "sbloccare" alla radice il meccanismo di somatizzazione che si è innestato dopo l'infarto ?
La ringrazio ancora
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