Ansia e possibili sviluppi futuri

Salve dottore, volevo parlarle del disturbo di ansia cronica di cui soffre mio padre da parecchi anni da quando andò in pensione: dispnea sospirosa, respiro affannoso fame d'aria, e tutti i relativi sintomi psicologici che ne derivano, nervosismo, tremore, vertigini, paure inconscie, dimenticanze ecc. lui comunque si è abituato a gestirlo da solo questo suo male con periodi di remissione ma per il resto è diventata un'abitudine, per nostra sfortuna ha rifiutato cure di qualsiasi tipo, complicando in tal modo anche la nostra qualità di vita oltre che la sua, anche se per il resto è fisicamente sanissimo, la domanda che volevo porle è se questo stato di ansia, considerando l'età avanzata di mio padre, quasi 80, potrebbe influire sulle sue capacità cognitive e sviluppare una demenza, in breve: l'ansia è associata allo sviluppo dell'alzheimer? In attesa di una risposta la saluto cordialmente
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

In che senso la seconda serie di sintomi "deriva" dalla prima ?

Che cosa vorrebbe dire "paure inconsce" ? Se uno ha paura è lui che lo dice e lo sa, in che senso inconsce ?

Perché porsi il problema se la cosa debba degenerare in un'altra malattia, secondo quale nesso ? Se ha questi sintomi andrebbe diagnosticato, se è un'ansia nuova, che non ha mai avuto, anche mediante un esame neurologico.

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentile dott. Pacini grazie per la rapidità con cui ha risposto, vede il problema è che mio padre soffrendo di questa forma di ansia generalizzata, prova timori immotivati per qualsiasi cosa accada, in certi momenti comincia ad ansimare per problemi banali, si preoccupa facilmente, se squilla il telefono si agita, se si trova per strada con l'auto e c'è traffico comincia ad agitarsi, ha capogiri, se sente che qualcuno della famiglia deve affrontare un certo problema si innervosisce, ecc. è stato sempre così problematico e nervoso, a volte è anche un pò confuso, il medico di famiglia ha espressamente detto che è un problema di ansia, deve stare calmo, lui però va avanti così, manifestando i disagi di cui sopra e provocandoli in un certo modo anche a noi, questa era la situazione che cercavo di descriverle sopra
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Quindi il medico ha già stabilito che si tratta di un problema di ansia, ma la conclusione "deve stare calmo" direi che non torna: o ha l'ansia, o sta calmo.

Sta assumendo qualche cura per l'ansia quindi ?
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
No dottore, mio padre non ha mai curato l'ansia, è stato così da quando si congedò dai carabinieri, come ho già spiegato più sopra si è adattato a vivere la sua vita in un modo tutto suo, li piace starsene tranquillo e per lo più ritirato a casa con la tv, sporadicamente quando li va esce pure con l'auto per la spesa o un caffè al bar ma portandosi sempre su di sè il disagio di cui sopra, ci sono momenti che è più sereno alternati a situazioni di ansia e va ormai avanti così, quando è più nervoso non riesce a ragionare e ha delle confusioni fino a quando si riprende, il medico conoscendolo da anni li aveva dato quel semplice consiglio, ma lui seguita così
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Sarebbe il caso magari di provarla una cura, ne esistono diverse, adatte anche a persone anziane, tutto sta nel vedere quali può prendere e magari nello spiegare a lui e a voi come funzionano.

Quando dice che non riesce a ragionare quando è nervoso cosa intende esattamente ? Cosa fa ?
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
E' un pò distaccato dalla realtà ma non nel senso che non capisce o non ricorda o non riconosce, è molto distratto e pensieroso di sua volontà e in parte per il suo disagio e questo fa si che sia sbadato e pasticcione ma consapevole una sera che la partita di calcio la osservavamo dal pc, non dal televisore, ad un certo punto che squilla il telefono, lui nella foga e per abitudine prende il telecomando della tv e punta sul pc per abbassare il volume non facendo caso, per distrazione, che è il pc non la tv. Comunque dottore, da quello che le sto esponendo il vero problema di mio padre è un'ansia cronica che lo rende molto nervoso e la conseguenza sono tutte le situazioni che le ho descritto, non è da poco che si è manifestata ma è una condizione di molti anni, lui è sempre lo stesso; tornando alla prima domanda che ho fatto, esiste una correlazione tra ansia e sviluppo di una demenza futura? cioè lo stato d'ansia può essere una causa?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Quello che è interessante è curare l'ansia di suo padre, e inquadrarla meglio, più che fare delle previsioni probabilistiche sui futuri sviluppi.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Giusto dottore, sono daccordo pure io sul fatto che bisogna curare l'ansia, però non mi ha risposto sulla possibilità di sviluppare una demenza, ma i disturbi d'ansia ne sono una causa, o non centrano?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Più che altro è utile sapere se al momento ci sono dei sintomi di demenza. La possibilità in futuro c'è di sviluppare qualsiasi malattia, per questo dicevo che non ha molto senso porsi questo problema in termini operativi.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
No al momento non ci sono sintomi di demenza, so bene anch'io che il futuro è incerto, tutto può succedere, però in questo caso la mia domanda era ben diretta, in breve se tra le cause della demenza, sempre che siano note, fosse coinvolto anche lo stato d'ansia cronica; comunque va bene così, non la disturbo più. Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"No al momento non ci sono sintomi di demenza"

Questo è appunto quello che se mai può misurare il medico, poiché notate che in alcuni momenti sembra non essere consapevole.

Ma se non ritiene ci siano segni di demenza, perché preoccuparsi della demenza ?
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Quello che lei domanda è giusto, ha trovato strano che noi ci preoccupassimo proprio di questo e non di altro, la mia è stata una semplice domanda dovuta al fatto che mio padre avendo questo stato psicologico, sempre per causa del suo stato ansioso/nervoso, in alcuni momenti non è che non sia consapevole, in realtà tiene la testa tra le nuvole, e poi considerando la sua età ritengo che la sua salute in confronto ad altri della stessa generazione sia più che buona dal momento che non soffre di altri disturbi tipici di quell'età (diabete, ipertensione, colesterolo, artrosi,ecc.) dicevo era per fugare un dubbio, cioè a convivere con questa condizione psicologica di nervosismo lui potesse arrivare anche al caso da me citato
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

In termini di continuità sintomatica non c'è un nesso preciso tra ansia e demenza, se mai le due cose vanno seguite separatamente. Una se c'è, va trattata, l'altra è semplicemente un rischio generico legato ad altri fattori (vascolare ad esempio)
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Fattori vascolari cioè cattiva circolazione dovuta a colesterolo, diabete, ipertensione ecc, ma mio padre non ha di questi problemi per fortuna, l'unico suo male è questa ansia che condiziona negativamente la sua personalità a livello familiare, sociale, nei rapporti generali ecc, se lui però accetta di stare così, pur consapevole che non è una buona cosa, noi non possiamo costringerlo ad una cura, ci abbiamo provato ma niente, lasciamolo godere così. grazie delle sue risposte dott.
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