Doc e ansia, e lo psichiatra mi indirizza dallo psicoterapeuta...

Gentili dottori,

vi scrivo per chiedere un consiglio su come comportarsi in una situazione del genere, perchè lo sconforto deriva dopo una visita dallo psichiatra.

Sono uno studente lavoratore di 27 anni e da 4 anni soffro di pensieri intrusivi e di ansia fuori controllo che non mi hanno più consentito di essere lo studente brillante che ero prima. (Per intenderci, prima tutti 30, poi non sono più riuscito a leggere per intero un libro, perchè ad ogni parola avevo il terrore di non ricordare il concetto). Mi mancano 3 esami.

Il tutto in un quadro di sintomi che io chiamerei depressivi (tipo non riesco più ad immaginarmi il mio futuro, dormo 10 e più ore a notte, mi viene da piangere quando sento una buona notizia al TG).

Ho fatto due percorsi di psicoterapia uno sistemico e uno cognitivo comportamentale, durati in totale 3 anni e mezzo. Non vi dico la sofferenza (e il costo!!!) che mi hanno procurato questi percorsi.

E' vero, sono migliorato nel complesso, l'umore è molto più stabile, le ossessioni sono molto più lievi, ma, alla prova dei fatti sono ancora impedenti, tanto che ho rimandato un esame pochi giorni fa, con gran sconforto.

Ho fatto una brevissima cura con Venlafaxina 75mg su prescrizione del medico di base, ma non è andata bene (l'ho sospesa di mia iniziativa, così da un giorno all'altro perchè non mi fido del mio medico di base).

Per concludere, qualche giorno fa vado da uno psichiatra, scelto da me in base all'eccente curriculum. Mi dà un'ottima impressione, mi fa parlare per un'oretta e alla fine conclude che...che sono evidenente aggrovigliato su me stesso e che necessito di aiuto...

Ma mi propone di iniziare con un suo collega una psicoterapia ad indirizzo psicodinamico, dicendo che voglio trovare la strada più breve, la strategia, ma non si può, bisogna andare più a fondo. Poi se ci fosse un peggioramento possiamo provare la via farmacologia.

A me viene la nausea!

Ho fatto 100 e passa incontri di psicoterapia, speso una marea...il risultato è che sti dannati esami non riesco a farli: mi si inceppa la mente, continuo a pensare che non ce la farò mai, e l'attenzione non c'è, non riesco nemmeno a finire una frase.

La domanda è: può un approccio del genere derivare dalla sua formazione?

Posso essere matto io, che evidentemente non ho niente e mi invento di avere pensieri intrusivi? (Lui ha detto che sono fin troppo intelligente)

La (NON)diagnosi non mi lascia tranquillo. Da un lato mi sembra una sfida interessante, dall'altro mi viene nausea a ripensare di iniziare l'ennesimo percorso, quando a me basterebbe togliere sti maledetti pensieri per poter finire quei tre esami che mi restano.

Ho paura anche di provare a sentire un diverso psichiatra.

...perchè quello che ho sentito qualche giorno fa mi ha detto che cerco sempre la soluzione più facile...

Sono davvero confuso...
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Probabilmente sentire un altro psichiatra è l'unica soluzione. Non esiste quasi mai una sola possibilità terapeutica. Lo specialista dovrebbe esporre le diverse strade percorribili, illustrandone i pro e i contro e aiutare il paziente nella scelta di quella più adatta al suo caso in quel determinato momento. Se nel suo caso si tratta di disturbo ossessivo associato ad un abbassamento del tono dell'umore, allora la strada farmacologica dovrebbe essere percorribile. Tuttavia a distanza non è possibile esprimere un giudizio in merito; occorrerà necessariamente rivolgersi ad uno specialista direttamente.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille della risposta dottore!

Il mio rifiuto nasce da diversi fattori e, mi vergogno un po' a dirlo, anche per quello economico.

Ad un rapido calcolo, ho investito circa 8000 euro negli ultimi anni in psicoterapie, che mi sembrano più che sufficienti per dire che ho dato in termini economici oltre che emotivi. Erano i risparmi di una vita di lavoro il finesettimana.

Inoltre mi spaventa il discorso psicodinamico.

Con la precedente psicoterapia, il culmine del malessere depressivo c'è stato con l'avanzare della ricerca.

Non voglio annegare di nuovo!

Posso capire che possa pure essere interessante un percorso di scoperta, ma quando sarò tranquillo, senza scadenze imminenti e più al sicuro.

Di sicuro lo psichiatra avrà pensato di aver davanti un soggetto capace e pieno di risorse...

E poi capirà bene che iniziare un altro percorso significa andare a scardinare certezze e risposte che mi ero dato con gli altri percorsi.

Sono stufo di andare a fondo! Voglio risalire in superficie!

E' comprensibile questo mio desiderio?

Non so nemmeno come pormi con un altro psichiatra...devo dirgli di questa situazione? O devo far finta di niente?

Dicendo che "cercherò la strada più breve" è come se mi avesse bruciato (svalutandole) le mie prossime mosse, diverse da quella che mi ha suggerito lui...

[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Non è ben chiaro se fosse stato esplicitato allo psichiatra il motivo della sua richiesta ed, in particolare, l'esplicita richiesta di una terapia farmacologica sulla base dei sintomi da lei lamentati.

Se lo avesse fatto, è opportuno considerare di fare una visita da un altro specialista in modo da poter avere una prescrizione farmacologica in evidenza di appropriatezza clinica e diagnostica.

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[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

Sì, è stato fatto presente!

Oltre ad aver ripercorso gli ultimi 4 anni è stato fatto presente che al momento non riesco a studiare perché manca completamente l'attenzione, i pensieri intrusivi di fondo rimangono e ho un umore altalenante (tipo mi vien da piangere spesso).

A quanto ho capito io lo psichiatra ha visto nella mia richiesta la richiesta di un ossessivo che vuole una compressa miracolosa che risolva tutto.

Quello che non capisco io è che se afferma che il mio comportamento e la mia richiesta sono frutto del doc, perché non si può trattarlo.

Immagino che ci siano diversi gradi di ossessioni, ma forse è colpa mia perché ho detto di essere migliorato moltissimo... Ma è un discorso relativo a quanto male stavo prima, perché in assoluto non sto ancora bene...
[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,

scrivo per dare un ulteriore aggiornamento.

Oggi ho visto un'altra psichiatra.

La dottoressa, che ho scelto perchè è a capo del servizio psichiatrico pensato specificamente per studenti in situazioni di difficoltà presso una università, ha proposto una terapia farmacologica, poi eventualmente da affiancare a qualche incontro di psicoterapia, ma solo quando il quadro complessivo sarà migliorato.

La diagnosi è disturbo ossessivo compulsivo con presenza di sintomatologia di lieve depressione.

La terapia proposta è

- Zoloft 50 mg, 1/2 compressa a sera per una settimana e poi 1 per due settimane, (con l'obiettivo di superare la dose solitamente utilizzata per la depressione, come da protocollo per il DOC).

- Rivotril 0,5 mg 1 compressa a sera e una alla mattina, con funzione di prevenire eventuale ansia (ma ha specificato che la dose è pediatrica, serve solo come background per l'altro farmaco, che è il principale per ora).

Sono molto soddisfatto di questo approccio: come ha detto la dottoressa ci vorrà un po' di tempo per il DOC (anche perchè parliamo di un disturbo radicato da 5 anni), ma dobbiamo prima migliorare e poi eventualmente indagare con lo strumento della psicoterapia.

Come ha detto lei, prima risaliamo e stiamo meglio, poi si vede che fare.

Mi ha fissato l'appuntamento tra tre settimane per vedere come va.

Questo approccio vi sembra più standard per una situazione come la mia?

grazie

[#6]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
È un approccio corretto.
[#7]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Condivido l'opinione del Collega che mi ha preceduto.
Cordiali saluti
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,

scrivo per un aggiornamento sulla mia situazione.

Dopo 3 settimane di terapia (0,5mg rivotril 2/giorno e due settimane 50mg zoloft dopo una prima settimana a 25mg) ho rivisto oggi lo psichiatra per un controllo.

La diagnosi iniziale era DOC con lieve sintomatologia depressiva.

Come ho riportato al medico in queste settimane la situazione è migliorata: ho iniziato ad avere qualche pensiero positivo, sono diventato contemporaneamente meno rimuginante e un po' più razionale (per intendersi, penso meno a come fare le cose a lavoro, ci penso solo il minimo indispensabile perchè riescano bene).

Sono più attivo (dormo benissimo e mi sveglio di ottimo umore presto la mattina senza sveglia) e mi è pure tornato desiderio sessuale.

La psichiatra mi aveva consigliato di non studiare in queste due settimane di "prova" (il motivo iniziale del consulto era il mio blocco con gli esami), ma io ho provato perchè avevo voglia di far qualcosa.

E ho scoperto che le mie ossessioni in quel campo (tipo non essere in grado di pianificare bene gli esami, con che ordine darli, in che ordine studiare i libri) sono rimaste intatte.


RISULTATO in termini TERAPIA La psichiatra ha detto che non è affatto il caso di aumentare lo Zoloft (50 mg al giorno, che già a mio dire mi ha fatto tornare ad essere il soggetto un po' sopra le righe e vivace che non ero più da tantissimo tempo) e ha aumentato il Rivotril (3 da 0,5 al giorno)

RISULTATO DIAGNOSI La psichiatra ha detto che un miglioramento così veloce indica che il disturbo prevalente è la depressione e non il DOC come pensava all'inizio.

Mi ha fissato la visita tra due settimane, mi ha detto di cominciare a provare a studiare come riesco e poi vedremo come aggiustare la terapia.

La mie domande sono:
- se il problema principale è la depressione (e quindi si resta attorno ad una soglia terapeutica per quel disturbo con lo Zoloft, ben lontana da quella che mi aveva indicato come obiettivo all'inizio (150 mg e oltre) come si agisce in questi casi di solito?

Se il tono dell'umore aumenta velocemente ma le ossessioni rimangono si affianca un altro farmaco specifico per il doc (ma a quanto ho capito sono gli stessi per la depressione in dosi diverse)?

Oppure si aspetta che le ossessioni si "sciolgano" essendo legate strettamente al tono dell'umore?

Grazie mille per l'attenzione e le delucidazioni,

Saluti cordiali
Ansia

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