Disturbo bipolare: due diagnosi (e cure) diverse

Buonasera a tutti. Soffro di disturbo bipolare e sono seguita da due strutture: un CSM e una clinica universitaria. Attualmente sono in cura in monoterapia con Lamictal 100 ma ho avuto una ricaduta depressiva e mi sono rivolta prima ad una struttura e poi, non soddisfatta, all'altra (che ha in cura mio padre, bipolare psicotico in mania cronica). Ultimamente, oltre ad un umore basso, ho accentuato le paure e le ossessioni (controllo ossessivo del gas, acqua etc) e ho un rapporto non molto equilibrato con il cibo.I due psichiatri che mi curano hanno due filosofie diagnostiche e cure farmacologiche completamente diverse. Per il primo, la diagnosi è disturbo bipolare, doc e dca. E, pertanto, dovrei assumere, oltre al Lamictal 100, Abilify al minimo dosaggio (non sono psicotica), Tolep e Maveral. Per l'altro, la diagnosi è semplicemente disturbo bipolare e le ossessioni o il disordine alimentare altro non sono che manifestazioni delle frequenti oscillazioni umorali. E mi ha prescritto, oltre al Lamictal 100 che già prendo, il Carbolithium 150, per ora, poichè sono molto reattiva ai farmaci, e, semmai, di portarlo a 300 e così mantenerlo. Garantendomi che l'abbinamento di questi due farmaci è il più efficace, per trattare il mio disturbo e farmi condurre una vita normale, Proprio perchè non amo essere "bombardata" dai farmaci, da stasera inizierò l'assunzione del Carbolithium, sperando che possa portarmi giovamento. Mi chiedo come mai, anche tra gli psichiatri, ci siano due linee di pensiero così diverse nelle terapie farmacologiche e nelle rispettive diagnosi. Sapete spiegarmelo? E, altra domanda importante, poichè, appunto, sono molto attenta al controllo del peso. Lo psichiatra mi ha garantito che non avrei preso un etto col Lamictal, e così è stato. E mi ha anche assicurato che anche il Litio, ad un dosaggio bassissimo come il mio (150- massimo 300 al giorno), non comporta aumenti ponderali, come magari, ad esempio,può avvenire col Depakin. E' così?
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
La diagnosi sembra concordare perché entrambe parlano di disturbo bipolare. Sembra che ci sia discordanza sulla valutazione di alcune manifestazioni di tipo ossessivo e alimentare che i due specialisti interpretano diversamente. La terapia farmacologica attuale con lamotrigina e sali di litio é indicata per un disturbo bipolare anche se il litio dovrebbe essere mantenuto ad un dosaggio tale da garantire livelli ematici efficaci che quasi mai si raggiungono con un dosaggio di 300 mg al di. L'uso di aripiprazolo é anch'esso indicato nel caso di disturbo bipolare. L'unico dubbio riguarda la fluvoxamina, ossia il maveral, considerato che in caso di disturbo bipolare gli antidepressivi vanno usati con estrema cautela.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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dopo
Utente
Utente
Dr Vassilis, grazie della sua risposta. La diagnosi è la stessa, db, ma, come dice Lei, probabilmente si tratta di due interpretazioni diverse dei disturbi correlati. Per la clinica universitaria, il doc e il dca, sono parte del disturbo principale, il bipolarismo e devo assumere Carbolithium e Lamictal.Per il CSM, sembrerebbe una "multi-diagnosi" e, pertanto, sono da trattare, visti i farmaci prescrittimi, individualmente anch'essi. Per l'antidepressivo, alla clinica, sono assolutamente contrari, poichè potrebbe portare un viraggio dell'umore in alto (come mi è già successo con un'assunzione troppo prolungata di Zoloft). E, sull'uso del Lamictal abbinato al Tolep, non lo trovano adatto, perchè si tratta di due stabilizzanti della stessa categoria e, pertanto, non avrebbe senso assumerli. Inoltre, per l'Abilify, mi hanno riferito che, a seguito di studi condotti, porta ad un aumento di peso e, nel mio caso, non è necessario prenderlo (sia per il probabile aumento ponderale che per la tipologia del mio disturbo). Il Csm, invece,introdurrebbe il Maveral per ridarmi un pò di spinta, per poi eliminarlo. Entrambe le strutture, però, sono concordi nel non abbinare, al momento e fin quando non sarò stabilizzata, un supporto psicologico perchè potrebbe acuirmi le ossessioni, visto il mio temperamento. Magari, più in là, una rieducazione alimentare. Non mi ha risposto sul Litio. So che ogni medicinale ha effetti individuali, valutabili nel tempo. Ho letto che su alcune persone ha portato ad aumenti di peso e su altri, assolutamente no. E' così?
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
L'effetto sul peso del litio può manifestarsi in alcuni pazienti e non in altri. Come del resto può avvenire anche per aripiprazolo. Purtroppo ancora non é possibile saperlo prima di iniziare la terapia.
Cordiali saluti
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