Cipralex frontal

Salve,
In seguito ad un esame universitario ho avuto nei giorni immediatamente seguenti problemi gastrointerinali (diarrea alternata a stipsi ma senza dolori all'addome ma con meteorismo e gorgoglii vari),quindi mi sono recato dal medico curante il quale mi ha detto che era un problema di colon irritabile. Con il manifestarsi di tale disturbo però vi erano altri che in contemporanea agivano quali una sorta di dolore dietro alla testa, una certa confusione, insonnia con formicolii vari allo stomaco, stanchezza eccessiva. Il dott mi fece fare 3 giorni di normix e mi diede per dieci giorni digerent polifarma. I giorni seguenti intanto notavo piccoli miglioramenti a livello instestinale ma tutto il resto non migliorava perchè avevo ore in cui mi sentivo male con il solito mal di testa e stanchezza spossatezza, poi mi capitava quasi sempre l'insonnia e avevo dei riflessi nervosi fastidiosi quando stavo disteso (del tipo che un braccio all'improvviso si muoveva leggermente da solo) poi mi capitava di uscire e di sentire una forte sonnolenza con tanti sbadigli poi tornavo per dormire e si trasformava in malessere o ansia e non dormivo affatto, a tali stati di malessere nella stessa giornata alternavo benessere ed ero tranquillo e volenteroso come sempre e stavo bene. Nello svolgersi di queste alternanze mi accorgevo che man mano miglioravo fino a quando sono stato alcuni giorni senza sintomi stando bene però mi innervosivo facilmente ed in seguito a un paio di giorni di nervosismo una notte si è scatenato tutto nuovamente con un ansia tremenda che mi ha accompagnato per moltissimi giorni, sudorazioni, insonnia, mal di testa dal mattino alla sera, il tutto senza le solite alternanza con lo stato di benessere come prima. Quindi rivado dal dott. (con il quale mi sentivo spesso e il quale aveva capito già che si trattasse di una sintomatologia depressiva infatti mi disse di vedere come andava altrimenti mi avrebbe prescritto antidepressivi, infatti all'inizio non volevo prenderli perchè non mi sentivo depresso triste o malinconico, mi sentivo solo male, stressato ma con tanta volontà)e mi prescrive cipralex 10mg al mattino e frontal 0.50 per i primi 15 giorni a pranzo e a cena.
Inizio la cura e per i primi giorni il frontal mi abbatteva troppo infatti dissi al medico di prenderlo solo la sera e cosi ho fatto, dopo una prima settimana senza miglioramenti comincio a vedere miglioramenti dalla seconda in cui i soliti mal di testa si alternano a momenti di benessere. Vado con la mia famiglia in vacanza al lago maggiore per 5 giorni (solo il primo giorno soffro di uno sbalzo d'ansia) e va tutto bene , solo in qualche piccolo momento mi viene un po d'ansia ma subito passa. Ritorno a Napoli e soffro di altri giorni di sbalzi con il mal di testa e un po d'ansia e cosi non interrompo il frontal dato che erano passati i 15 giorni poi la situazione si stabilizza nuovamente e sto bene, intanto sono passati i primi 22 giorni di cipralex e sono stato abbastanza bene per una settimana e ho ridotto il frontal a 0,25. Oggi 27 giorno ho avuto uno sbalzo con una notte passata tra ansia e gorgolii alla pancia e quasi insonne.
Detto ciò aggiungo che sento molti miglioramenti e quando ho i soliti sbalzi sono di minore intensità (ovvero sto meno male dei precedenti) rispetto ai precedenti però mi sto preoccupando perchè sono alla 4 settimana di cipralex e vorrei sapere se è normale che dopo una settimana di benessere abbia tali sbalzi.
grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

e' possibile che il trattamento necessiti di qualche altra settimana per la sua completa efficacia.
Oltretutto, dopo l'introduzione di un trattamento e' necessario rivolgersi ad uno specialista in psichiatria che possa inquadrare il problema in modo completo.

https://wa.me/3908251881139
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Guardi, la terapia è pur sempre all'inizio, e lei ha già trovato benefici. L'unico commento extra è che la riduzione delle benzodiazepine è meglio farla quando si è stabilizzati, pena semplicemente un ritorno temporaneo dei sintomi, che se la cura ha ingranato appunto è tempornaeo. In ogni caso per trattare in maniera rapida e specifica i sintomi di somatici gastrointestinali legati agli stati ansiosi (intestino irritabile o sindromi pseudo-gastritiche con nausea e dispepsia) esistono farmaci abbastanza efficaci. Lo psichiatra dovrebbe ovviamente conoscerli, e sapere se lei li può assumere o meno.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
il fatto è che dopo una notte insonne e con ansia il giorno dopo mi scoppia la testa.
Quindi sarebbe meglio tornare a frontal 0.5 per qualche altra settimana?
Il fatto è che io non mi sento affatto così depresso, sento solo sintomi fisici quali il mal di testa e l'ansia. Non ho mai sofferto di niente prima.
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
il fatto è che dopo una notte insonne e con ansia il giorno dopo mi scoppia la testa.
Quindi sarebbe meglio tornare a frontal 0.5 per qualche altra settimana?
Il fatto è che io non mi sento affatto così depresso, sento solo sintomi fisici quali il mal di testa e l'ansia. Non ho mai sofferto di niente prima. In genere in quanto tempo regrediscono i sintomi?
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
E'necessario che questo lo decida con lo psichiatra che le ha prescritto il farmaco. Tenga conto che la risposta al cipralex avviene appunto in 3-4 settimane, quindi ancora i giochi non sono fatti e qualcosa può essere effetto collaterale.

Dr.Matteo Pacini
[#6]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
il fatto di assumere antidepressivi non necessariamente significa essere depressi. Gli antidepressivi, tra cui il cipralex, sono il fondamento della terapia a lungo termine dei disturbi d'ansia. La sua sintomatologia ansiosa dunque necessita di una terapia antidepressiva.La terapia ansiolitica viene associata durante le prime settimane perchè l'antidepressivo richiede tra le 3 e le 4 settimane per iniziare l'effetto terapeutico. dopodichè tale effetto dovrà essere stabilizzato continuando la terapia per diversi mesi. Ad ogni modo, la terapia dovrebbe essere seguita strettamente da uno specialista in psichiatria.
cordialmente

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#7]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
innanzitutto vi ringrazio per le risposte, volevo chiedervi: questa cefalea tensiva (almeno credo si questo il termine giusto) è dovuta principalmente ad uno stato ansioso o depressivo?
[#8]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

oltre che consigliarle ulteriormente di discutere con il suo psichiatra di tutti i suoi sintomi non si puo' andare, altrimenti questo post diventa infinito perche' il suo disturbo la porta continuamente a dover risolvere dei dubbi che non riesce a comprendere in quanto anche il suo trattamento farmacologico non e' attualmente compensante.

Ritorni dal suo psichiatra, o se preferisce vada da un altro, e discuta con lui di queste condizioni.
[#9]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
un ultima osservazione: quando si parla di periodo di latenza si intende il periodo prima del quale non si verificano miglioramenti evidenti o periodo dopo il quale si deve essere al 100 per 100? grazie
[#10]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

forse non ha ben compreso cosa le ho scritto nel consulto di ieri, probabilmente non mi sono spiegato bene.

Qualunque altra domanda che ha bisogno di porre rispetto al suo compenso ed ai suoi sintomi, al suo trattamento farmacologico od altro deve essere discusso con il suo curante.

Credo che a questo punto diventi inopportuno e deleterio risponderle in quanto lei procrastinera' ulteriormente la visita psichiatrica che deve fare.
[#11]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
periodo di latenza si intende il periodo prima del quale non si prevede che l'antidepressivo dia miglioramenti evidenti. Dopo il periodo di latenza è possibile che li dia.
[#12]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
alcuni sintomi sono rientrati altri sono stanno diminuendo ma i borborigmi alla pancia e le feci molli sembrano abbiano un andamento ciclico perchè è una settimana che le ho. Sono anche questi sintomi che rientreranno con il tempo? Dopo quanto tempo l'antidepressivo fa il suo massimo effetto?
Faccio tale ultima domanda perchè mi chiedo se il cipralex sia il migliore contro le somatizzazioni.g
grazie
[#13]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Forse non ha letto con attenzione le risposte o ne ha scordato il contenuto. Ha già avuto la risposta sulla latenza. La domanda sul fatto che i sintomi rientreranno o meno nel tempo mi sembra scontata: credo che nelle generiche intenzioni di chi le dà una cura ci sia il fatto che la cura funzioni sui sintomi che lei ha lamentato. "Il migliore" contro le somatizzazioni non saprei di preciso cosa significa.
Ritorni a leggere le risposte precedenti.
[#14]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
sono quasi alla ottava settimana ma mi sono reso conto che quando scalo (forse troppo drasticamente) il frontal adesso da 0.25 a 5 gocce mi vengono sbalzi di minore gravità rispetto ai precedenti ma pur sempre molto fastidiosi: nervosismo, tensione, un po d'ansia, e leggero mal dietro alla testa. Il medico mi ha detto che cmq lo devo scalare e togliere il frontal. Pensate che sia una riduzione troppo drastica quella che faccio? Il fatto è che come mi sento benissimo subito scalo in questo modo il frontal e mi rivengono questi maledetti sintomi che durano vari giorni per attenuarsi.
grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Il suo medico la sta seguendo in questa sospensione graduale. Non c'è niente di strano che alla riduzione della dose, anche minima, vi siano parziali peggioramenti (e transitori soprattutto però), sia perché il frontal induce il cervello a sentirne la mancanza (ma questo problema poi si risolve da sé), sia perché "sotto" c'è un terreno che produce ansia, quindi siccome non è passato un lungo periodo di stabilità, appena si tocca diciamo che si ha un piccolo movimento. Neanche questo è un problema. Ha ragione il suo medico nel dire che il programma rimane comunque quello di non mantenere a lungo il frontal in terapia.
[#16]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
la ringrazio vivamente
[#17]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Sono 2 mesi e 5 giorni dall'inizio della terapia e volevo chiedervi se è normale (indipendentemente dal frontal) che in alcuni giorni ho come degli sbalzi con i soliti sintomi che non sono proprio ansia ma tipo tensione nervosa "soffusa" che mi da un senso di instabilità dietro alla testa, vampate di calore; mi sebra che tali sbalzi li abbia proprio quando ci sono sbalzi di temperatura come in questi giorni, ovvero quando fa più caldo. Devo dirlo al medico in questi giorni ma secondo voi è legato anche al fatto che il cipralex e di 10mg ed andrebbe alzato tale dosaggio o è proprio il farmaco a provocarmeli? Dopo 2 mesi non si dovrebbe stare al 100%?
[#18]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Esistono tempi entro cui si può valutare quanto e in che misura funziona il farmaco. Il suo psichiatra la riceverà in questi giorni e valuterà se proseguire, aumentare la dose (che è nella fascia "bassa") o cambiare. Esistono casi in cui il detto farmaco funziona, funziona in parte e non funziona. Non esiste alcun farmco che funzioni al 100% e in tutti i casi.
[#19]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
il medico mi ha detto di aspettare dato che c'è stato un miglioramento e mi ha detto che qualche sbalzo è normale infatti gli ho fatto presente che qualche giorno fa avevo scalato a 4 gocce serali il frontal e poteva dipendere anche da questo, mi ha anche detto che se mi accorgo che scalando c'è ancora la componente ansiosa posso ritornare a 5 gocce dato che a questo dosaggio basso non c'è rischio di assuefazione. Inoltre mi ha detto che un eventuale dosaggio in aumento del cipralex andrebbe valutato al 4 mese se la componente ansiosa fosse ancora presente.
Cosa ne pensate ?
[#20]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

pare che lei non abbia troppa fiducia ed affidamento nel suo curante, in quanto chiede poi a noi la conferma che suoi curanti non siamo.
O forse e' anche vero che la sua situazione ansiosa la porta a rimuginare sulle questioni.


Le sono state date delle valide indicazioni che deve seguire cosi' come riferito.
Qualora si dovessero presentare nuovamente dei problemi ne puo' parlare liberamente con il suo psichiatra.
[#21]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
io ho fiducia nel mio curante però sono una persona abbastanza precisa e meticolosa quindi mi piace ricevere ulteriori consigli o raffronti.
[#22]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Mi sembrano indicazioni corrette.
[#23]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Sono 3 mesi ed una settimana di terapia. Scalando da 4 a 3 per una settimana e poi successivamente 2 nell'altra settimana cosi dopo 6 giorni che ho scalato a 2 mi riviene il solito sbalzo , sempre di minor entità rispetto ai precedenti ( questa volta è scomparso il fastidio dietro alla testa) ma pur sempre fastidioso perchè dato che stavo bene quando la situazione subisce un peggioramento seppur minimo mi da fastidio lo stesso.
Questo "peggioramento dura in media un paio di giorni oggi al terzo giorno ho ancora una certa ansia frammista a tensione.
Secondo voi trattasi di astinenza o di precoce scalaggio dato che la situazione non è ancora al 100%? Insomma capiamoci bene: sul bugiardino dice che dopo 3 mesi ha la massima efficacia il cipralex, che vuol dire? ke entro tre mesi devi essere senza nessun sintomo e completamente guarito o la sua efficacia continua dopo i 3 mesi e quindi si continua sempre a migliorare?
vi ringrazio e spero di non essere ripetitivo .
[#24]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Vuol dire che il cipralex "ha dato il massimo" dopo 3 mesi in genere. Il che potrebbe anche voler dire che non ha dato niente, ma che non darà di più proseguendolo, questo il senso.
I sintomi da lei descritti sono micro-astinenze.
[#25]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
in un post precedente mi fu indicato di iniziare a scalare le benzodiazepine quando la situazione si fosse stabilizzata, pena un ritorno temporaneo dei sintomi. Cosa si intende per stabilizzazione?
Io purtroppo continuo ad avere problemi anche adesso che ho scalato da 2 ad una gioccia: dopo circa 5/6 giorni ho come una sorta di ricaduta che dura alcuni giorni. Ma è mai possibile? Sono al 4 mese di terapia con il Cipralex e debbo dire che con il tempo la situazione migliora sempre ma come tocco la goccia a scalare inizia lo sgradevole problema.
O la situzione è ancora in itinere e quindi scalando "tolgo la medicazione" su una ferita non ancora completamente rimarginata dal cipralex o è astinenza, ma non peso perchè aspetto circa 20 giorni per togliere una goccia.
grazie
[#26]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,
lei sta facendo una gran confusione tra sintomi perché in queste sue gestioni dei farmaci non è seguito e non ha evidentemente addosso una terapia efficace sull'ansia. Se le è stato indicato che "in generale" è buona norma ridurre i tranquillanti sotto controllo medico, e non da solo, quando la situazione si è stabilizzata, significa semplicemente quando si sta bene da un pò di tempo. Da quello che scrive non sembra stare bene assolutamente. Non vedo perché autogestisce le medicine in una maniera che poi non riesce a seguire. La sua ansia è attiva, non è controllata. Questa è la ragione principale della sua ansia. La riduzione da 2 ad una goccia non credo aggiunga molto a questo problema di fondo. Cerchi uno specialista o ritorni dal suo per l'impostazione di una cura efficace, visto che questa a distanza di un certo tempo non lo sembra. E anche se lo fosse, lei confonde le acque riducendo il tranquillante senza aver ricevuto tale prescrizione.


[#27]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
infatti il medico mi disse quando scalai da 3 a 2 di ritornare a tre anche per 3-4 settimane e poi scalare ogni 15-20 giorni perchè comunque per queste terapie ci vuole tempo. Io non lo seguii e dopo 10 giorni ho scalato ad uno.
Non l'ho seguito per la paura della dipendenza e delle cose che leggo su internet sulle benzo nonostante egli mi avesse rassicurato che per la dipendenza ci vogliono alti dosaggi e per tempi lunghissimi e questo non era il mio caso.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

se dipendenza significa assuefazione lei è assuefatto a questa minima quantità, ragion per cui c'è necessità di ridurla gradualmente, altrimenti non ci sarebbe questa necessità. Se per dipendenza intende che non si riesce a staccare dall'ansiolitico, questo dipende dal fatto che l'ansia sia o meno controllata di base, mentre se intende tossicodipendenza da ansiolitico, è un evento più raro. In MinForma trova un articolo mio su abuso e dipendenza da benzodiazepine che forse le chiarisce il discorso.
[#29]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Quello che vorrei sapere, da un punto di vista statistico è in quanto tempo mediamente si guarisce dall'ansia con l'utilizzo di un SSRI: quanti mesi ci vogliono? Remissione significa guarigione?
[#30]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Remissione non significa guarigione.
I tempi di risposta sono 4-12 settimane, laddove per risposta si intende riduzione di almeno il 50% dei sintomi.
Quanti in % non ha molta importanza nella pianificazione delle terapie, basta solo che negli studi sia superiore al placebo.
[#31]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
L'emivita di un farmaco può variare da soggetto a soggetto? Si dice che l'emivita dell'alprazolam sia di circa 8 ore, cioè la sostanza si dimezza nel sangue: l'altra metà continua a essere efficace? Perchè io assumendolo solo di sera mi copriva tutto il giorno e invece in genere se ne consiglia 3 al giorno?
[#32]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Perché l'andamento dell'ansia non è uguale nelle 24 ore. L'altra metà continua ad essere efficace ma è metà. E siccome l'efficacia è legata alla dose si parla di emivita per avere un'idea di quando non c'è più la quantità di farmaco che produceva un effetto. Ma questi ragionamenti presuppongono nozioni di farmacologia e di clinica psichiatrica che lei non ha, quindi perché non concentrarsi sul ruolo di paziente che riferisce i sintomi invece che studiare in maniera confusa questi aspetti ? E' un consiglio.
[#33]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Sto riprendendo 0,50mg di frontal la sera posso sapere perchè quando aumento la dose i giorni seguenti mi sento peggio? Sono effetti collaterali? Li per li è efficace ma... Ci vogliono alcuni giorni per calmarmi? in genere quando si assume un ssri si hanno effetti collaterali iniziali , perchè mi succede con il frontal?
[#34]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Guardi, lei continua a fare delle domande che non si capisce perché non possa fare al suo medico. Si crea delle strane idee sui farmaci e poi fa delle domane come se si dovesse giustificare l'ovvio. In questo caso penso si possa sorvolare.
[#35]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
quindi sono effetti collaterali temporanei? Il mio medico non ancora riesco a contattarlo
[#36]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Senta, lei chiede un consulto su una cosa che le succede "ogni volta che aumenta la dose", per cui non vedo cosa è che non le torna. Non comprendo perché chieda se è temporaneo visto che ormai afferma di averlo provato diverse altre volte. Né vedo la necessità di avere questa risposta dal medico che non trova. E non si capisce neanche se sia stato il medico a disporre questo aumento dose. COme ho detto, sorvolerei e rimanderei la discussione alla visita con il medico.
[#37]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Il medico ha deciso di aumentare cipralex a 20mg? Per adesso non sento effetti collaterali (sono al 3 giorno) ma volevo sapere se anche in caso di aumento c'è il periodo di latenza.
I sintomi più antipatici sono al mattino quando mi sveglio perchè è come se avessi una certa sonnolenza con tendenza a sognare ogni volta che chiudo gli occhi poi mi alzo e sento una certa confusione mentale e un certo ritardo nel ricordare cose fatte il giorno prima. Forse è dovuto al fatto che prendo il frontal alle 23,30 e quindi sono ancora stordito?
[#38]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
L'andamento delle cure va discusso con il medico che la segue. Non ha molto senso ripetutamente registrare le variazioni in periodi di tempo brevi. I risultati vanno misurati secondo la tempistica delle visite di controllo. Ed è il medico a darle un parere a seconda di ciò che lei riferisce. Quel che riferisce non deve essere "il tale farmaco mi dà questo effetto", altrimenti si genera confusione. Le variazioni che lei riferisce sono compatibili con l'andamento iniziale di una cura. Per un disturbo che, come dicevamo all'inizio, forse necessità di un inquadramento più completo.
[#39]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Ad aprile ilneurologo mi ha diagnosticato episodio depressivo con aspetti fobico ossessivo e mi ha sostituito la terapia con efexor 150mg (primo mese 75mg mentre scalavo il cipralex 20mg lentamente per non rimanere completamente scoperto) e mi ha mantenuto fronal 0,25 mattina e 0,50 la sera (con mia resistenza ha mantenuto questi dosaggi perchè voleva aumentare dicendo che era bassisimo il dosaggio ma io ho paura della sonnolenza perciò ha detto che ero fobico nei confronti del farmaco e un po ossessionato dal mantenere il controllo in ogni situazione).
Nonostante abbia avvertito che efexor è più incisivo di cipralex soprattutto a livello di somatizzazioni e quindi mi da una copertura maggiore copertura avvertivo comunque delle sorti di ricadute (come per il cipralex) quando andavo sotto stress( università sorattutto e quando scalavo il cipralex o aumentando l'efexor da 75 a 150) che duravano qualche giorno per poi riprendere lentamente a "risalire", poi quando stavo peggio sentivo gli effetti dell'ansiolitoco piùmarcati e quando stavo meglio e senz'ansia non li avvertivo affatto era come se non lo prendessi proprio.
Alla seconda visita do 70 giorni mi ha mantenuto il 150mg di efexor e mi ha sostituito frontal con prazene 10mg la sera e mezza compressa al mattino. Io gli ho detto che sono stufo di questo zig zag anche se la "linea" di copertura va in crescendo" ma lei mi ha detto che bisognava aspettare. Con il prazene ho avvertito maggiore stabilità dell'ansia e meno "mini ricadute" ma comunque ci sono.
Oggi a distanza di 3 mesi dal dosaggiodi 150 mi chiedo è normale che ogni qual volta vada sotto stress ho mini ricadute e perchè la situazione già dal cipralex è sempre come se fosse instabile con continui zig zag, o montagne russe o come altro lo si voglia definire.
E' vero che sono sotto stress per via della tesi di laurea ma dal nuovo antidepressivo mi aspettavo "una linea di copertura crescente senza continui sbalzi di qualche giorno come se il corpo si dovesse adeguare al nuovo stressor (anche se adesso sono di minore frequenza ed intensità). E' normale tutto ciò? o sono ciclotimico? c'è qualcosa che non va?
Sono incazzato nero perchè queste continue variazioni mi stanno stancando perchè io ho tanta voglia di fare e di attuare i miei progetti e non è possibile che ogni tanto mi ritornano ansia (con meno sintomi e somatizzazioni rispetto a cipralex) e nervosismo a fior di pelle.
Cosa ne pensate?
[#40]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Sono incAd aprile ilneurologo mi ha diagnosticato episodio depressivo con aspetti fobico ossessivo e mi ha sostituito la terapia con efexor 150mg (primo mese 75mg mentre scalavo il cipralex 20mg lentamente per non rimanere completamente scoperto) e mi ha mantenuto fronal 0,25 mattina e 0,50 la sera (con mia resistenza ha mantenuto questi dosaggi perchè voleva aumentare dicendo che era bassisimo il dosaggio ma io ho paura della sonnolenza perciò ha detto che ero fobico nei confronti del farmaco e un po ossessionato dal mantenere il controllo in ogni situazione).
Nonostante abbia avvertito che efexor è più incisivo di cipralex soprattutto a livello di somatizzazioni e quindi mi da una copertura maggiore copertura avvertivo comunque delle sorti di ricadute (come per il cipralex) quando andavo sotto stress( università sorattutto e quando scalavo il cipralex o aumentando l'efexor da 75 a 150) che duravano qualche giorno per poi riprendere lentamente a "risalire", poi quando stavo peggio sentivo gli effetti dell'ansiolitoco piùmarcati e quando stavo meglio e senz'ansia non li avvertivo affatto era come se non lo prendessi proprio.
Alla seconda visita do 70 giorni mi ha mantenuto il 150mg di efexor e mi ha sostituito frontal con prazene 10mg la sera e mezza compressa al mattino. Io gli ho detto che sono stufo di questo zig zag anche se la "linea" di copertura va in crescendo" ma lei mi ha detto che bisognava aspettare. Con il prazene ho avvertito maggiore stabilità dell'ansia e meno "mini ricadute" ma comunque ci sono.
Oggi a distanza di 3 mesi dal dosaggiodi 150 mi chiedo è normale che ogni qual volta vada sotto stress ho mini ricadute e perchè la situazione già dal cipralex è sempre come se fosse instabile con continui zig zag, o montagne russe o come altro lo si voglia definire.
E' vero che sono sotto stress per via della tesi di laurea ma dal nuovo antidepressivo mi aspettavo "una linea di copertura crescente senza continui sbalzi di qualche giorno come se il corpo si dovesse adeguare al nuovo stressor (anche se adesso sono di minore frequenza ed intensità). E' normale tutto ciò? o sono ciclotimico? c'è qualcosa che non va?
azzato nero perchè queste continue variazioni mi stanno stancando perchè io ho tanta voglia di fare e di attuare i miei progetti e non è possibile che ogni tanto mi ritornano ansia (con meno sintomi e somatizzazioni rispetto a cipralex) e nervosismo a fior di pelle.
Cosa ne pensate? Il farmaco continuerà ad agire coprendo il tutto? in quanto tempo arriverò a sintomatologia zeo? c'è bisogno di uno stabilizzatore? grazie
[#41]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

lo specialista per i suoi disturbi deve essere lo psichiatra e non il neurologo.
La persistenza della benzodiazepina nel suo trattamento e' solo deleteria.
[#42]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Mi auguravo di ricevere una risposta attinente al problema
[#43]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Mi auguravo di ricevere una risposta attinente al problema
[#44]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
L'ha ricevuta. Se deve chiarire aspetti psichiatrici (una delle possibilità è che vada su e giù perché la diagnosi non è esatta) lo specialista che si intende di questo è lo psichiatra. La benzodiazepina tenuta lì può essere un altra causa della instabilità della parte ansiosa, che è vulnerabile perché il trattamento cronico con benzodiazepine con l'alprazolam peggiora la tolleranza allo stress "extra". E la soluzione ovviamente non è usarne di più.
Per il resto il farmaco che assume non è neanche a dose piena, e se ha tratti ossessivi bisogna anche vedere cosa intende per ricadute, perché un giorno negativo non è una ricaduta, le oscillazioni sotto stress non sono eliminabili nelle persone normali, quindi non deve essere sempre uguale né soprattutto porsi il problema se sta un po' meglio o un po' peggio di giorno in giorno.
Però se il decorso non la soddisfa chieda un parere psichiatrico.
[#45]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
infatti il frontal non lo prendo da un pezzo...prendo questo prazene che sembra più dolce.
Io non mi sentivo depresso figuriamoci adesso che sono già a terapia inoltrata ma l'ansia non è stabile, sono state eliminate delle somatizzazioni l'ansia oggettivamente intesa viene e va.
Mentra sto recuperando e mi sento che tutto sta svanendo, mi sento alcuni giorni benissimo e poi subito dopo (stress o altro) ripiombo nell'ansia così ciclicamente ma sempre quando c'è un evento che il mio corpo percepisce come stressor......
Certo so che si possono avere giornate stressanti con sintomi ma io avverto il tutto con una certq ciclicità quando vado sotto stress.
Mi disse che ero ossessivo perchè avevo paura dell'ansiolitico e odio la sonnolenza e li mi disse che tendevo a tenere tutto sotto controllo ma questo per me non è un problema anzi se questa è un ossessione ben venga: questo è il mio carattere.
Posso avere una piccola risposta dato che il mio medico è in ferie e non ha il cell attivo? Potrebbe essere ciclotimia? ho questo dubbio.............Da tutti i post che ho scritto voi che siete professionisti seri e competenti avreste potuto farvi una impressione.Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
frontal o prazene cambia poco, il discorso è lo stesso. Continua a prendere una benzodiazepina di quel tipo.
Il medico le ha detto che era ossessivo, questo può significare di carattere e può starle bene ma è il motivo principale per cui chiede questi consulti, dico l'ossessività non i singoli problemi. Quindi questa caratteristica è importante che sia considerata, e infatti il suo medico mi sembra l'abbia riconosciuta. Però è inutile che Lei si ponga delle questioni diagnostiche, se vuole un secondo parere lo chieda.

Se vuole far polemica e si arrabbia in merito ad una ipotesi diagnostica probabilmente non è utile che continui a scrivere qui. O scrive per avere pareri o ci da bonariamente dei cretini. Si astenga da ulteriori offese per cortesia.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Guardi io non intendo offendere nessuno ne tantomeno bonariamenti vi do del cretino, ma la finalità di questi sito mi pare siano "consulti" che significa risposte più precise e tecniche di semplici pareri.
Il medico mi ha detto che ero ossessivo perchè per ogni problematica della vita mi studio il modo per risolverla, sono uno curioso caratterialmente ed in ogni campo mi piace leggere e tenermi informato sulle cose cosicchè ho fatto con questo mio problema: non vedeo dove sia questa ossessione.
Comunque tralasciando ciò si può sapere da qualcuno dei medici qui presenti un giudizio un po più approfondito su questo mio problema mi sembra che su ci siano elementi a sufficienza per un giudizio, tanto le cose dettagliate che scrivo qui le dico anche al mio medico e in base a quello che dico fa diagnosi non è che mi fa una tac o altro per capire:solo in base alle mie parole che sono le medesime che riporto qui sopra. Non posso farle al mio medico perchè ha il cell spento altrimenti non avrei scritto su questo sito che reputo quello più professionale.grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Guardi che finché lei prenderà "ossessivo" per una critica negativa cercherà di dare (a noi) una spiegazione da cui si evinca che è nua caratteristica come un'altra e non ha aspetti interferenti. L'impressione io l'avevo avuta, quindi la cosa coincide con il discorso del suo medico. E' una diagnosi, e come vede lei ritiene che servano tac o altro per fare una diagnosi che riguarda un comportamento. Sarebbe come misurare la pressione per sapere se si ha il diabete.
In ogni caso, la sua richiesta presenta effettivamente le caratteristiche della ripetitività refrattaria a ciò che si dice, anzi sembra che salti a pié pari quel che è stato detto e torni sulle sue domande, a cui non troverà risposta per il modo in cui nascono.
Le risposte sono spesso semplici, la profondità è spesso sinonimo di confusione e scarsa conoscenza. Se ci sono mille fattori in una cosa, significa che non si conosce quasi per niente.
Lei si rivolge ad un neurologo per un problema psichiatrico, e la cosa ci sta benissimo, ma quando le si dice di chiedere ad uno psichiatra per avere appunto una diagnosi più specialistica non ritiene che questa sia una cosa ragionevole, e pretende che una diagnosi raffinata fatta in base ad una osservazione diretta sia risolta on line.
I pareri li ha avuti, ma non è che ci sia niente di particolare da aggiungere. Non è la prima risposta che riceve. Se vuole ne tenga conto.
[#49]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
si ma la mia domanda è semplice: perchè dopo 3 mesi di efexor nonostante sia migliorato quando sto "male" questo si ripresenti con ciclicità sotto stress? Non chiedo niente di artificioso o laborioso,voglio solo capire se è la cura adeguata per togliermi dalle scatole questa maledetta ansia.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Scusi ma dovrebbe leggere le risposte. Legga la prima risposta delle 14.15.56, che le ho dato io. Le fornisco due ipotesi possibili in base a quanto mi ha riferito, in risposta a questa domanda che lei adesso mi ripete.
Ora dire che non ha avuto risposta pertinente mi sembra un po' irragionevole.
[#51]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Guardi io sto cercando di capire alcune cose, capisco che lei è costretto a darmi risposte striminzite e generali ma io vorrei sapere cosa SIGNIFICA questo andamento fluttuante ansioso come se fosse un tracciato del cuore. Mentre arrivo a non avvertire ansia e quindi sintomi si ricomincia con una sorta di mini ricadute per poi rimigliorare e poi ripeggiorare: il tutto ogni paio di settimane. Si tratta di ricadute? recidive? o non ancora sono uscito dalla fase acuta e pertanto debbo ancora aspettare perchè 3 mesi sono pochi? E' vero che ho il fardello della tesi di laurea sulla testa ma è solo attribuibile allo stress? QUESTE SONO LE DOMANDE A CUI VORREI UNA RISPOSTA E CORTESEMENTE MI RISPONDA ANCHE QUALCHE ALTRO MEDICO PER SENTIRE PIU' PARERI.

RIPETO: IL MIO MEDICO E' ANCORA IN FERIE E NON POSSO PORGLI QUESTE DOMANDE.

GRAZIE......
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non capisco davvero se lei non legge le cose o crede che siano parole a casaccio. Striminzite sono nella sua mente che evidentemente cerca qualcosa senza guardare cosa trova scritto. Vuole che sul suo caso sia scritta un'enciclopedia o ha l'umiltà sufficiente ad accettare che la risposta possa anche essere meno lunga di mille righe ?
Poi non capisco davvero, continua a ripetere le stesse domande come se non avesse avuto risposta precisa proprio su quelle. L'ha avuta, per cortesia rilegga.
[#53]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Non sono fesso ed ho capito che lei intende che pongo domande ossessivamente anche se non sono daccordo perchè non mi sembra ossessivo uno che fa delle domande su un sito pubblico perchè ha un problema: è preoccupazione.
Io ho fatto una domanda sulle continue oscillazioni e lei non risponde dicendomi che forse è la diagnosi sbagliata, allora mi dica lei che fa tanto il misterioso cosa potrebbe essere questa frequente "ondulazione" quando vado sotto stress.
Comunque non scriverò più su questo sito perchè non mi sembra di completa informazione: se avete accettato di collaborare su questo sito dovete attenervi fino in fondo al vostro compito non rimandare la gente da questo o da quello, mi sembra incoerente tale comportamento. Bye Bye
[#54]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
A me sembra piu' incoerente pretendere una diagnosi on line.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Lei ha elencato le due ipotesi che ho avanzato. La prima la rifiuta in blocco perché naturalmente lei ne sa di più dei medici al punto da non ammetterla nemmeno come ipotesi, nonostante anche il suo medico glielo abbia fatto presente. La seconda ipotesi è che vi sia un fondo dell'umore che oscilla. Non vi sono elementi decisivi a favore dell'una o dell'altra.
Se lo scopo dei consulti è avere una risposta che le piace, le consiglio di non chiedere consulti perché non è nelle condizioni di poterne usufruire. Le risposte che piacciono non servono a niente.
Lei naturalmente si vuol sentir dire che è colpa dello stress, che non significa niente e lo ha già espresso lei. E naturalmente guai ad avanzare il commento sull'ossessività, che nessun ossessivo vero accetta di buon grado perché l'ossessività applicata ai contenuti intelligenti non rende più utile l'ossessività, e peggiora la resa mentale.

Quindi piuttosto che voler insegnare a noi come si risponde ai consulti, che mi sembra un'assurdità, cerchi di accettarli, visto che è libero di non tenerne conto.

Come dicevo, scrivere su questo sito le può essere utile ma se il presupposto è che quando qualcosa non le piace cerca motivi per giustificare il fatto che lo rifiuta in blocco e a priori, non mi sembra le sia utile.
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