Metadone - subutex e...

Mi rivolgo a Voi per un quesito un po' particolare che spero possiate prendere in considerazione. Sono un operaio di 30 anni, in cura da diversi anni presso il SerT della mia città. In passato, infatti, ho fatto uso di droghe, principalmente eroina, e sto portando a termine una terapia a scalare di Metadone (al momento il dosaggio è di 50mg). Dopo diversi anni di tira e molla, finalmente sono riuscito a mettere del tempo tra me e le sostanze; sono infatti "pulito" da più di un anno e le cose sembrano volgere al meglio.
Purtroppo però in questi giorni sono sorti dei problemi, il mio datore di lavoro è venuto a conoscenza della situazione e ha minacciato di allontanarmi dall'azienda qualora le mie condizioni fossero quelle che gli hanno riportato. Naturalmente ho (dovuto) negare la veridicità delle accuse per conservare il posto. Il fatto è che adesso lui vuole farmi fare degli accertamenti e qui nascono i problemi e sorgono i quesiti... che sono i seguenti:

1. Il mio datore di lavoro può pretendere accertamenti medici riguardo la mia "presunta" tossicodipendenza?

2. Dando per scontato che possa farlo, ho assoluta necessità di troncare la terapia metadonica. Mi hanno parlato molto bene del Subutex, Voi che ne pensate?

3. Esistono farmaci o sostanze che permettano al metabolismo di eliminare celermente il metadone dall'organismo? E se si, in quanto tempo?

Spero vogliate rispondermi, sono davvero confuso e preoccupato. Non posso permettermi di perdere il lavoro proprio ora. Grazie a tutti.
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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.6k 389 1
Scusi una curosità, come mai queste domande non le ha rivolte ai colleghi del SERT che la seguono?
Comunque il medico competente in caso di sospetto,se richiesto per una sicurezza del lavoro, può richiedere gli esami specifici(anche perchè se Lei si rifiutasse potrebbe esserle negata l'idoneità al lavoro)
Il subutex è un oppioide che agisce diversamente dal metadone,ma si tratta sempre di un farmaco sostitutivo

Tommaso Vannucchi

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,
il suo datore di lavoro non può cacciarla per una sua condizione di salute, a meno che non ne dimostri l'incompatibilità con lo svolgimento delle sue mansioni. Gli accertamenti devono partire da una motivazione, altrimenti sono gratuite intromissioni nella sua privacy.
A livello terapeutico, le sconsiglio di "stravolgere" una cura che funziona semplicemente per passare dalla condizione di tossicodipendente curato e controllato a quella di tossicodipendente a rischio di ricaduta e non più controllato.
La sostituzione del metadone con il subutex non elimina il rischio urine (in teoria anche il secondo può essere ricercato) e comunque le alternative terapeutiche devono essere decise per ragioni terapeutiche.
Lasci perdere la possibilità di eliminare il metadone celermente: si ricordi che eliminando celermente il metadone subentra una sindrome d'astinenza. Più celermente lo elimina e più "ripida" è. Ma questa procedura avrebbe come risultato quello di farla passare ad una condizione a rischio per la sua salute (cioè la tossicodipendenza non curata).

PS. I colleghi del SerT sapranno darLe un consiglio in questo senso, nonché spiegarle i pro e i contro di queste due alternative terapeutiche (subutex e metadone), non equivalenti tra di loro per tutti i soggetti.
Altra osservazione: la terapia metadonica per la tossicodipenzan non è "a scalare", prevede una fase di mantenimento senza la quale i risultari rischiano di essere persi per effetto di ricadute anche dopo periodi di benessere. La dose attualmente assunta per esempio è sotto la dose media e anche la minima efficace, il che può andare benissimo se è il risultato di un graduale scalaggio nel corso degli anni, mentre in caso contrario vale quanto detto prima a proposito del "togliere" la terapia.

Saluti


Dr.Matteo Pacini
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