Sindrome depressiva in esiti di ictus emorragico

Salve gentili medici, Vi scrivo x parlarvi di mio zio dato ke lui nn e' in grado di farlo. Ha 74 anni e l'anno scorso ha subito una vasta emorragia cerebrale sx da allora ha perso buona parte della memoria e fatica a parlare. Il neurologo gli ha prescritto keppra 1000 mg due volte al di, 20 gc di serenase, 50 gc di trittico. La sorella 86enne con cui vive di sua iniziativa ha ridotto il serenase a 10 gc e il trittico a 35 gc nn c'è verso di convincerla a seguire le indicazioni dello specialista. Da due mesi a qsta parte noi familiari ci siamo accorti ke ha una grave depressione, si sente sempre stanco, gli e' diminuito l'appetito, dorme poco, piange spesso dicendo ke vuole morire e abbiamo notato ke e' mentalmente molto più confuso. Dimenticavo la sorella gli ha ridotto a metà la dose di serenase perché diceva ke faceva le bave. Per la depressione io stessa avevo fissato per qsto venerdì un appuntamento con uno psichiatra ma ieri la sorella mi ha costretta a disdire l'appuntamento anzidetto. Con tutti i limiti ke un
Consulto a distanza comporta Vi prego umilmente di darmi delle indicazioni su come mi devo comportare con qsto povero uomo e con la sorella ke si rifiuta di farlo curare. Sarò pienamente riconoscente a chi di Voi potrà darmi delle valide indicazioni. Buon pomeriggio
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Il limite del consulto on line è di non poter fare variazioni di farmaci senza una visita diretta.

Evidentemente, la variazione che è stata fatta sul paziente può essere responsabile del peggioramento dei sintomi e, quindi, ora la situazione va rivalutata per consentire un ripristino della terapia anche in considerazione dei riferiti effetti collaterali.

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